Comm.ne Affari Costituzionali (I) –Audizioni informali nell’ ambito delle proposte di legge C. 196 Fregolent, C. 721 Madia e C. 1827 Silvestri, in materia di disciplina dell'attività di rappresentanza di interessi, del 30 giugno.

Commissione Affari Costituzionali (I) Audizioni informali nell’ambito delle proposte di legge C. 196 Fregolent, C. 721 Madia e C. 1827 Silvestri, in materia di disciplina dell'attività di rappresentanza di interessi, del 30 giugno 2020. Sintesi diretta web.

Audizioni informali dei rappresentanti:

  • di Cui Prodest;
  • di Value Relations;
  • di Federazione relazioni pubbliche italiana (Ferpi).
  • Audizione di Cui Prodest

Il direttore generale della società Cui Prodest,  dopo aver ringraziato il Presidente e i Commissari per aver accettato la richiesta di fornire il loro contributo, ha ricordato che Cui Prodest è una società che svolge l’attività di rappresentanza degli interessi in Italia da oltre 10 anni come emanazione di un gruppo internazionale, il principale a livello europeo, nato 23 anni fa.

Ha fatto presente che, sin dall’inizio, le loro riflessioni si sono concentrate su alcuni punti deboli del Registro dei rappresentanti di interessi fornite agli onorevoli questori nel momento in cui veniva istituito il Registro.

Ha evidenziato che, a loro avviso, la regolamentazione del lobbying così come ipotizzata tende a colpire o a zavorrare buona del mercato ricordando che non si registrano scandali di corruzione e fatti di malcostume riconducibili alle società di lobbying. È l'uomo grigio, quella figura un po' strana del faccendiere, che difficilmente svolge questa professione sotto forma di società. Si tratta, dunque, di fenomeni di tipo personale, di un sottobosco che non si può tenere in considerazione poiché sfugge ad ogni tipo di controllo.

In questo contesto, il Registro dei lobbisti non risolve tali problemi anzi ne pone di altri. Uno su tutti la pubblicità dei contratti con i clienti i quali, per una serie di fattori che attengono al tipo di business model, sono da considerarsi confidenziali. Una pubblicità, peraltro che non viene richiesta nessun altro tipo di professionista (oncologi, psichiatri, psicologi, ecc.). Ha sottolineato dunque che, il rapporto che hanno con i loro clienti, è un rapporto fiduciario e in questo senso ha fatto presente sarebbe preferirebile consegnare alle Istituzioni l'elenco completo dei clienti piuttosto che renderlo pubblico.

Ha sottolineato, inoltre, che l'attuale regolamento sul Registro dei rappresentanti degli interessi produce poca trasparenza poiché viene richiesto alla società di lobbying di depositare un contratto e questa deposita, così, il contratto meno prezioso e complesso tra quelli che ha nel portafoglio clienti. Conseguenza di ciò è che le Camere non hanno contezza di quali interessi vengono rappresentati nel momento in cui il lobbista entra in Parlamento.

In questo quadro, ha proposto oltre la creazione di un Registro, l’imposizione alle società di lobbying di comunicare alle camere dell'elenco completo, anche mensile, dei clienti assistiti ma, rigorosamente confidenziale in quanto tale informazione, a suo avviso, è utile alle stesse camere e non all'opinione pubblica.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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