Comm.ne Affari Esteri (III) - Indagine conoscitiva sull’ azione internazionale dell’ Italia per l’ attuazione dell’ agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e sull’ efficacia del quadro normativo nazionale e del sistema italiano di cooperazione svolge - Audizione del direttore generale per la crescita sostenibile e la qualità dello sviluppo del ministero dell' Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, del 14 gennaio 2021.

Commissione Affari Esteri (III) - Indagine conoscitiva sull’azione internazionale dell’Italia per l’attuazione dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e sull’efficacia del quadro normativo nazionale e del sistema italiano di cooperazione svolge - Audizione del direttore generale per la crescita sostenibile e la qualità dello sviluppo del ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Oliviero Montanaro, del 14 gennaio 2021 – Sintesi diretta web.

Il Presidente della Commissione ha fatto presente che in vista della Conferenza Nazionale sullo sviluppo sostenibile, l'audizione serve anche a fornire un focus specifico sul contributo e il ruolo del Ministero dell'Ambiente nell'attuazione degli impegni internazionali assunti dall'Italia per l'attuazione dell'agenda 2030 e rispetto alle politiche nazionali in tema di aiuto pubblico allo sviluppo, anche nel contesto applicativo della Legge 125/2014. Infatti la Direzione generale per la crescita sostenibile e la qualità dello sviluppo si occupa dei seguenti ambiti:

  • strategia di sviluppo sostenibile in sede nazionale e internazionale e verifica della sua attuazione in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'agenda 2030 e degli altri strumenti internazionali;
  • programmi e progetti per lo sviluppo sostenibile e la cooperazione internazionale ambientale anche mediante le risorse per la locazione dei permessi di emissione dei gas serra;
  • promozione delle iniziative e degli interventi in materia di Green Economy.

In particolare tramite l’audizione si potranno conoscere anche le iniziative che il Ministero dell'Ambiente ha già avviato o intende avviare in vista della prossima COP26, che si terrà a Glasgow dal 1 al 12 novembre 2021 e sarà presieduta da Italia e Regno Unito. A questo proposito ha fatto presente che si tratta di un appuntamento internazionale decisivo nella strategia di lotta al cambiamento climatico (obiettivo n. 13 dell'agenda 2030), anche in considerazione del Piano presentato dalla Commissione Europea il 17 settembre scorso, finalizzato a ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell’UE di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, per arrivare alla neutralità carbonica entro il 2050. Obiettivo assai ambizioso a cui l’Unione dedica una parte rilevante del suo investimento ed impegno.

Inoltre ha ricordato che queste sono tematiche su cui la nuova amministrazione statunitense ha preso posizione, nella prospettiva di un rientro degli Stati Uniti negli accordi di Parigi. La partnership tra l'Unione europea e gli Stati Uniti sarà decisiva anche i fini del monitoraggio sull'attuazione degli impegni assunti dagli altri partner internazionali, a partire dalla Cina che intende raggiungere la neutralità carbonica entro 2070.

Il direttore generale per la crescita sostenibile e la qualità dello sviluppo del ministero dell'Ambiente, in premessa ha fatto una breve illustrazione di quello che è il quadro di riferimento delle attività di cooperazione a livello internazionale svolte alla luce e in base alla Legge 125/2014.

Ha evidenziato che l'azione del Ministero dell'Ambiente ha conosciuto una svolta e una crescita considerevole a partire dall'anno 2015, in relazione all'approvazione dell'agenda delle Nazioni Unite per il 2030, dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e del relativo piano di azione di Addis Abeba sulla cooperazione internazionale. Questi tre accordi internazionali, infatti, hanno segnato una notevole accelerazione alle attività di cooperazione dell'Italia, in particolare del ministero dell’ambiente. Questa attività si è anche potuta giovare dell'utilizzo delle risorse provenienti dalle vendite delle quote dei sistemi di emissione ETS dell'Unione Europea.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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