Comm.ne Ambiente (VIII) - Audizione di Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori (Aiscat) sull’ individuazione delle priorità nell’ utilizzo del Recovery Fund, del 11 settembre 2020.

Commissione Ambiente (VIII) - Audizione di Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori (Aiscat) sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund, del 11 settembre 2020Sintesi diretta web.

Il Direttore Generale dell'Aiscat, in apertura, ha fatto presente che gli risulta essere già definito l'elenco delle priorità per il recovery fund. Ha lamentato la tempistica e il modo con cui si è proceduto.

Ha detto che il recovery fund costituisce un grande risultato sia per l'Europa intera che per l'Italia, duramente colpita dal coronavirus tanto da aver subito conseguenze rilevanti dal punto di vista economico e del bilancio totale, complice una preesistente debito pubblico tutt'altro che modesto.

Tuttavia il raggiungimento di tale risultato non significa ancora essere Giunti al traguardo per il nostro paese: l'importo complessivo del Piano europeo per la ripresa pari a circa 750 miliardi di euro, si è stimato che all’Italia spetterebbero circa 300 quasi 309 miliardi suddivisi tra 81,4 in sovvenzioni a fondo perduto 127,4 in prestiti, con il 70% delle suddette sovvenzioni che dovrà essere impegnato nella annualità tra 2021/2022 e la restante parte entro il 2023, ciò previa presentazione di apposita piani contenenti le riforme esistente

Assume preminente importanza il piano di impiego delle risorse che il governo dovrà predisporre nelle prossime settimane mirando al rilancio dell’economia dell'impresa e del lavoro. In ciò possono venire in aiuto le indicazioni fornite dalla commissione che ha indicato precise priorità di utilizzo, investimenti in nuove tecnologie e infrastrutture, sostenibilità ambientale nonché riforme organiche del welfare e del mercato del lavoro.

Ha detto che le stesse linee guida per la definizione del PNR considerano tra gli elementi strategici nel settore infrastrutturale lo sviluppo della rete stradale e autostradale ponti e viadotti.

È convinto che occorre andare oltre la semplice elencazione dei settori superando così la logica dell'erogazione di contributi a pioggia e di interventi parcellizzati messi in campo nel corso dei mesi scorsi. A suo avviso, l’intento del settore che rappresenta è quello di contribuire in modo determinante alla costruzione della ripresa forte e tangibile, puntando alla ripartenza delle imprese, dei consumi e in generale del mercato interno.

È preferibile mirare ad un numero limitato di investimenti strategici e concreti da cui possa derivare un rilancio strutturale dell'economia.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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