Comm.ni riunite Ambiente e Trasporti (VIII - IX) - Audizione della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, sull’ individuazione delle priorità nell’ utilizzo del Recovery Fund, del 23 settembre 2020.

Commissioni riunite Ambiente e Trasporti (VIII - IX) - Audizione della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund, del 23 settembre 2020 – Sintesi diretta web.

La Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha detto che il Coronavirus ci ha messo davanti a una sfida di dimensioni storiche, tanto che dall'Ue è arrivato uno sforzo senza precedenti. con un pacchetto di grande portata con il Next Generation Eu. In questo quadro di risorse, l'Italia riceverà circa 208 miliardi, la quota maggiore tra tutti i paesi membri. Una parte sarà a titolo di sussidi, a cui si aggiungerà una restante parte a titolo di prestito.

Il Governo ha predisposto le linee guida per la definizione del PNRR che verrà sottoposta all’attenzione del parlamento e che si basa sulle direttrici comuni per tutti i piani nazionali: contribuire alla transizione ambientale, alla resilienza, alla sostenibilità sociale, alla transizione digitale, all’innovazione e alla competitività.

Ha detto che gli assi principali su cui si baserà il Piano nazionale sarà la transizione verde e digitale del Paese a cui sarà attribuita gran parte delle risorse disponibili (37% per transizione verde, 20% per quella digitale).

Il Pnrr italiano prevede nelle linee guida che il governo ha inviato al Parlamento sei missioni. Le missioni rappresentano aree tematiche strutturali di intervento e sono: Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per la mobilità; Istruzione, formazione, ricerca e cultura; Equità sociale, di genere e territoriale; Salute.

Il piano raccoglierà le proposte formulate da tutte le amministrazioni degli enti territoriali selezionandole secondo criteri atti a consentire il conseguimento delle missioni fondamentali.

I progetti infatti dovranno rispondere ad una serie di condizionalità affinché possano essere ritenuti eleggibili: la piena coerenza con gli obiettivi strategici e i macrosettori del Piano nazionale, un significativo impatto positivo sulla crescita del PIL potenziale e dell'occupazione, i costi e gli impatti economici ambientali e sociali dovranno essere quantificabili motivati e ragionevoli, la coerenza con le riforme le politiche di supporto, l'indicazione della tempistica e le modalità di attuazione con target intermedi e anche finali, la chiara identificazione dei soggetti attuatori.

Infine a questi progetti si affiancheranno politiche e riforme di contesto orientato ad affrontare a rafforzare il sistema imprenditoriale, a ridurre gli oneri burocratici agevolando gli investimenti pubblici e privati per la produttività del paese.

Sotto il profilo del metodo il recovery Plan, proposto in sede governativa dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, prende origine dalla definizione degli obiettivi strategie che definiscono la vision di medio-lungo periodo verso cui far convergere la politica nazionale delle infrastrutture e dei trasporti che sono contenuti nell'allegato al DEF 2020 Italia veloce approvato dal Consiglio dei Ministri nel mese di luglio.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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