FINCO - PREOCCUPANTE PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO SULLE LINEE GUIDA ANAC PER GLI AFFIDAMENTI IN HOUSE.

COMUNICATO STAMPA FINCO

PREOCCUPANTE PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO SULLE LINEE GUIDA ANAC PER GLI AFFIDAMENTI IN HOUSE

"Non c'è niente da fare, quando si parla di concorrenza in questo Paese vengono alzate barriere anche in luoghi inaspettati. Ma che sia il Consiglio di Stato, addirittura in via preventiva, a voler “depotenziare” le Linee Guida Anac è davvero preoccupante" - così Carla Tomasi Presidente FINCO con riferimento al Parere (vedi sotto) del suddetto Consiglio che sospende il giudizio sulle Linee Guida sugli affidamenti in house di contratti aventi ad oggetto lavori, servizi o forniture disponibili sul mercato in regime di concorrenza ai sensi dell'art. 192, comma 2, del Codice dei Contratti.

"E poi ci chiediamo - continua Carla Tomasi - perchè non si riesce a fare la Legge annuale sulla concorrenza. Confidiamo nel Presidente del Consiglio che si è sempre dimostrato pro-concorrenza”.

Ora, fino a quando ad essere contrarie alla concorrenza sono le aziende dei servizi pubblici locali e le Amministrazioni proprietarie, è cosa comprensibile anche se non certo giustificabile, ma quando mostra di esserlo di fatto il principale Consesso giuridico della Nazione è un segnale dirompente.

"Questa idiosincrasia per la concorrenza - prosegue la Presidente FINCO - danneggia tutta la vicenda economica del Paese, con grave nocumento peraltro della qualità progettuale e realizzativa delle opere in ambito PNRR, ma in particolare danneggia le piccole imprese, colonna della Nazione , e lo affermo senza timore di enfasi retorica" .

Secondo il Consiglio di Stato - poichè l'Istituto giuridico di cui trattasi parrebbe piuttosto "stabilizzato nell'elaborazione giurisprudenziale" e visto che sia la Corte di Giustizia che quella Costituzionale "non sembrano aver evidenziato problematiche talmente rilevanti da indurre inevitabilmente all'introduzione urgente di indirizzi non normativi ampliativi del campo applicativo dell'obbligo motivazionale" - non ci sarebbe motivo di intervenire sul tema della concorrenza in questo Paese.

La Sezione del Consiglio di Stato che sospende la pronuncia del Parere nelle more degli approfondimenti richiesti ipotizza di chiedere anche il Parere del MIMS e della Presidenza del Consiglio. Quanto tempo ancora perderemo su un tema così urgente e delicato?

Confidiamo che Anac per parte sua vorrà controdedurre quanto prima e ci mettiamo da subito a completa disposizione, come Federazione, per corroborare le preoccupazioni dell'Autorità che le nostre 17 mila imprese vivono sulla propria pelle.

In un momento come questo si tratta di un episodio - purtroppo non marginale - che reca una posizione assunta da soggetti che non hanno evidentemente conoscenza della reale vicenda economica nel nostro Paese - conclude Carla Tomasi ”.

Cons. St., sez. atti norm., 7 ottobre 2021, n. 1614 - Pres. Carbone, Est. Carpentieri

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