Camera dei Deputati- 2-00584 – Interpellanza sul caso della giornalista Milena Gabanelli e sulle ingerenze di esponenti del Governo nel conferimento di incarichi nella Rai. RITIRATA

Camera dei Deputati- 2-00584 – Interpellanza presentata il 6 dicembre 2019.

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per sapere – premesso che:

come riportato dalle maggiori fonti di stampa, sembrerebbe che la giornalista Milena Gabanelli abbia avuto un colloquio con il capo politico, Luigi Di Maio, proprio nei giorni precedenti alle nomine dei direttori di rete e delle figure apicali in Rai;

la giornalista, con estrema chiarezza, ha così commentato l'incontro citato: «Di Maio mi ha chiesto un incontro per conoscere la mia disponibilità ad un eventuale ritorno in Rai» aggiungendo «non mi ha proposto di candidarmi ad alcunché, né io sarei interessata»;

le dichiarazioni rilasciate da una giornalista come Milena Gabanelli delineano una situazione allarmante e, ad avviso dell'interpellante, un clima da regime antidemocratico, che continua ad imperversare nella tv pubblica con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale che, senza legittimazione alcuna, svolge incontri al fine di procedere ad assunzioni all'interno dell'azienda pubblica di viale Mazzini;

ad avviso dell'interpellante, con la vicenda appena riportata, a conferma di quanto già accaduto con il caso che ha coinvolto la giornalista Maria Giovanna Maglie, si ha l'ennesima riprova di una «lottizzazione» spregiudicata della Rai la quale, al contrario di quanto dichiarato a più riprese dagli esponenti del Governo, risulta dai fatti palesemente vincolata alle indicazioni provenienti dalla maggioranza;

a ciò si aggiunga che sulla vicenda che ha coinvolto la giornalista Maria Giovanna Maglie, il Governo ha fornito una risposta del tutto inadeguata e insufficiente all'interpellanza urgente (n. 2-00414) presentata dal sottoscritto il 28 giugno 2019;

la dichiarazione della Gabanelli, tra l'altro, è stata rilasciata in giorni piuttosto delicati per la Rai, bloccata, ad avviso dell'interpellante, da una situazione a dir poco assurda, nella quale le nomine dei nuovi direttori di rete e di altre figure apicali, previste per il 28 novembre 2019, sono state rinviate all'ultimo momento;

la Rai sembrerebbe, dunque, paralizzata, da un lato, dalla situazione delle nomine dei nuovi direttori di rete e di altre figure apicali, determinata proprio da uno stallo politico, ovvero la mancata convergenza tra le forze politiche di maggioranza sui nomi e, dall'altro, dai plurimi annunci del Governo di tagli alle risorse dell'azienda pubblica che, ove attuati, non permetterebbero la realizzazione del piano industriale 2019-2021;

la vicenda riportata è soltanto la punta dell’icerberg di una serie di eventi che continuano a perpetrarsi in Rai in palese violazione dei principi che devono guidare l'azione della tv pubblica che, ad avviso dell'interpellante, offre ai cittadini contribuenti un'informazione tutt'altro che obiettiva e imparziale;

i canoni di equilibrio, pluralismo e imparzialità sono, ad avviso dell'interpellante, stematicamente violati dalla Rai attraverso interviste degli esponenti del Governo senza alcun tipo di contraddittorio: in tal senso, non si può sottacere il caso più eclatante dell'intervista rilasciata – senza il benché minimo contraddittorio – dal Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, al quale, durante uno speciale del Tg1 sulla guerra di Erdogan, è stato consentito di trattare unilateralmente argomenti del tutto estranei a quelli oggetto del servizio –:

se il Ministro interpellato non intenda smentire le dichiarazioni rilasciate dalla giornalista Milena Gabanelli al fine di escludere ingerenze di esponenti del Governo nel conferimento di incarichi nella Rai.

(2-00584)

 

Camera dei deputati - Interpellanza n. 2-00584 presentata il 6 dicembre 2019, ritirata il 10 dicembre 2019.

 

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