Camera dei deputati – 2-00715 – Interpellanza sulle misure adottate per garantire processi decisionali ed operativi più snelli, rapidi e più adeguati per le imprese e la PA nella fase post emergenziale.

Camera dei deputati – 2-00715 – Interpellanza urgente presentata il 7 aprile 2020.

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per la pubblica amministrazione, per sapere – premesso che:

il 31 gennaio 2020 il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza al fine di contrastare e contenere la diffusione del Covid-19;

mentre il Paese è, giustamente in via prioritaria, impegnato ad affrontare l'emergenza sanitaria, è fondamentale predisporre tutti gli strumenti necessari per consentire al sistema produttivo del Paese di innescare, nella fase successiva, una ripartenza capace di superare i rischi di crisi e di recessione;

fondamentali sono certamente le misure di ordine economico che il Governo ha già adottato e che sta tuttora adottando, ma altrettanto importante sarà garantire la rapidità e la speditezza dei processi, sia decisionali che operativi nella fase post emergenziale;

oggi sull'attività della pubblica amministrazione, sui poteri di presidenti di regione e sindaci, sulle opere pubbliche, sulle infrastrutture, sulle attività economiche e produttive delle imprese, grava il peso di vincoli e iter burocratici che, se da una parte sono certamente garanzia di sicurezza e trasparenza, dall'altra, non piccola, possono tradursi in un rallentamento dei processi decisionali e, in definitiva, in un pesante onere in termini di costi;

il 31 maggio di ogni anno scade il termine fissato dall'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, (cosiddetta Bassanini) per la presentazione del disegno di legge di semplificazione annuale in base al quale, il Governo, seguendo un programma di priorità di interventi, definito in relazione alle proposte formulate dai Ministri competenti, sentita la Conferenza unificata, presenta al Parlamento, un disegno di legge per la semplificazione e il riassetto normativo, volto a definire, per l'anno successivo, gli indirizzi, i criteri, le modalità e le materie di intervento, anche ai fini della ridefinizione dell'area di incidenza delle pubbliche funzioni con particolare riguardo all'assetto delle competenze dello Stato, delle regioni e degli enti locali;

tale legge annuale, negli anni, ha avuto un'applicazione via via diversa rispetto al modello disegnato originariamente fino ad arrivare a non essere più adottata a cadenza periodica. Il risultato è che non è venuto meno l'obiettivo della semplificazione che, sia pure nelle sue molteplici e diverse accezioni, continua a essere presente in alcune scelte legislative, ma lo strumento che avrebbe dovuto garantire invece una certa stabilità nelle politiche in materia;

gli strumenti normativi vigenti consentono, quindi, già di intervenire in materia di semplificazioni amministrative;

si ritiene pertanto fondamentale intervenire in modo tempestivo e risoluto su questo annoso problema, utilizzando al meglio questo tempo in cui l'attività è ridotta alle funzioni essenziali per consentire alle imprese e alla pubblica amministrazione di trovarsi, al momento della ripartenza, con processi decisionali ed operativi più snelli, rapidi e più adeguati a far fronte alle difficoltà di questa fase; occorre approntare con somma urgenza «un'Agenda per la semplificazione», come prevista anche dal decreto-legge n. 90 del 2014, da condividere con il Parlamento, tutti i ministeri, le regioni e gli enti locali con l'obiettivo di dare un contributo decisivo per sbloccare gli investimenti, liberare risorse per la ripresa e la crescita;

alla fase di predisposizione normativa dovrà poi necessariamente seguire una fase di verifica circa l'avvenuto cambiamento dei comportamenti quotidiani delle amministrazioni, dell'organizzazione, delle modalità di cooperazione, dell'uso delle tecnologie e dell'utilizzazione delle piattaforme telematiche –:

se intenda adottare iniziative, con la massima tempestività, sulla base anche delle disposizioni legislative vigenti, per definire urgenti misure, articolate e puntuali, anche di carattere normativo, di snellimento, riduzione e semplificazione di tempi, vincoli e iter burocratici vigenti.
(2-00715)

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