Camera dei Deputati- 5-03158 – Interrogazione sulla gravissima crisi istituzionale e organizzativa che ha coinvolto il Crea, principale ente di ricerca dedicato alle filiere agroalimentari. RISPOSTA

Camera dei Deputati- 5-03158 – Interrogazione a risposta immediata in Commissione presentata il 19 novembre 2019.

 Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

il Crea è il principale ente di ricerca dedicato alle filiere agroalimentari vigilato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;

la gravissima crisi istituzionale e organizzativa che ha coinvolto il Crea dopo l'arresto dei vertici nel marzo 2019, si è inserita in una fase delicata per l'istituto che ancora non ha adottato il Rof (regolamento di organizzazione e funzionamento). È tuttora in corso, infatti, il processo di riorganizzazione e stabilizzazione del personale ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, che ha previsto disposizioni per stabilizzare circa lavoratori 400 precari;

altre problematiche relative al Crea riguardano inoltre:

il bilancio di previsione 2019, recentemente approvato, che ha subito un taglio di 2,5 milioni di euro di risorse, attuato nel primo trimestre di quest'anno;

l'individuazione di nuove sedi per l'amministrazione centrale e la sede legale dell'ente, per il centro di politiche e bioeconomia, per l'area lodigiana;

la gestione del patrimonio immobiliare che ha portato alla vendita di diversi immobili e che prevede ipotesi di accorpamento o svendita di alcune sedi, che non sarebbe però compatibile con le attuali norme della pubblica amministrazione;

la scarsa promozione dell'attività di ricerca e sperimentazione e una inesistente valorizzazione delle eccellenze scientifiche e tecniche dell'ente;

appare evidente che tali criticità gestionali e di indirizzo, come sostengono anche le associazioni sindacali, possano compromettere l'attività del Crea e il suo ruolo strategico assunto nell'ambito dei processi di supporto al comparto agroalimentare e forestale nazionale;

il 18 aprile 2019 con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri registrato alla Corte dei conti il 6 maggio, con il n. 881, è stato nominato Gian Luca Calvi commissario straordinario del Crea;

nonostante il Ministro interrogato abbia annunciato la proroga del Commissario, non c'è al momento nessun atto o dichiarazione che confermi tale decisione;

non risulta all'interrogante che sia stato emanato il bando per il nuovo direttore generale;

il piano di stabilizzazione del personale, che prevede la conclusione del processo di stabilizzazione e le progressioni di carriera per il personale in ruolo, come confermato dallo stesso Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, la settimana scorsa in commissione Agricoltura, non è stato ancora concluso –:

quali siano gli indirizzi ed i progetti del Ministro interrogato al fine di assicurare al Crea le risorse umane, economiche e strutturali per garantire la piena, continua e proficua attività dell'ente.
(5-03158)

 

Camera dei Deputati

Mercoledì 20 novembre 2019

 

La seduta comincia alle 15.10.

Agricoltura (XIII)

 

  Mercoledì 20 novembre 2019. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe L'Abbate.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

 

5-03158 Cenni: Iniziative volte a garantire la funzionalità del CREA.

Susanna CENNI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Giuseppe L'ABBATE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Susanna CENNI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, dalla quale emerge che, ad avviso dello stesso esecutivo, il CREA svolge un ruolo strategico. Esprime inoltre apprezzamento per l'intenzione manifestata dal Governo di procedere a una stabilizzazione complessiva del personale, procedendo anche ad avviare la procedura per la nomina del nuovo direttore generale. Raccomanda infine al Governo di vigilare, per quanto di competenza, con grande attenzione sulle attività poste in essere dal CREA, in modo da superare le criticità fin qui emerse nella gestione dell'ente ed assicurare la massima coerenza delle scelte dallo stesso operate con gli obiettivi istituzionali dell'ente.

Filippo GALLINELLApresidente, avverte che, su richiesta del presentatore e d'intesa con il rappresentante del Governo, lo svolgimento dell'interrogazione n. 5-03157 Nevi è rinviata ad altra seduta.
Dichiara infine concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

 

Interrogazione 5-03158 Cenni: Iniziative volte a garantire la funzionalità del CREA.

TESTO DELLA RISPOSTA

Stiamo seguendo con attenzione la situazione del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) in quanto siamo ben consci del ruolo strategico di tale Ente che si atteggia come il principale Ente di ricerca italiano con competenze scientifiche nel settore agricolo, ittico, forestale, nutrizionale e socioeconomico.
L'attività di «ricerca istituzionale» svolta dall'Ente a richiesta dal MIPAAF e di altre Amministrazioni pubbliche, si pone come supporto di conoscenze per la programmazione delle politiche settoriali, grazie alla raccolta e all'analisi di dati statistici e di attività di certificazione, con consulenza scientifica finalizzata all'implementazione della legislazione nazionale ed internazionale.
Per quanto riguarda la situazione del personale, secondo quanto riportato dal CREA, cui questo Ministero ha richiesto l'acquisizione di dati mirati, risulta che alla data del 2 gennaio 2019, anche a seguito delle assunzioni disposte all'esito della procedura di stabilizzazione, ai sensi dell'Art. 20, comma 1, Decreto legislativo n. 75/2017, nel CREA sono presenti 1928 dipendenti a tempo indeterminato.
Per quanto specificatamente concerne lo stato di avanzamento della procedura di stabilizzazione del personale precario e l'utilizzo dello stanziamento previsto dalla Legge n. 205/2017, articolo 1, comma 673, il CREA rappresenta che sono state assunte 406 unità di personale a decorrere dal 1o gennaio 2019.
Aggiungo inoltre che, è attualmente in itinere presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il decreto di proroga del Commissario dell'Ente.
Per quanto attiene invece al Direttore generale, con Decreto commissariale n. 7 dell'11 giugno 2019, è stato disposto il «Ritiro degli atti della procedura di cui all'Avviso di ricerca di professionalità per l'incarico di Direttore Generale del CREA», pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 10 agosto 2018 e in pari data sul sito istituzionale dell'ente.
Conseguentemente, con Decreto commissariale n. 47 del 3 settembre 2019, è stata indetta la nuova procedura comparativa per la ricerca di professionalità per l'incarico di Direttore Generale del CREA.
Per quanto attiene ai processi di supporto al comparato agroalimentare e forestale nazionale, il CREA rappresenta che si sta procedendo al completamento delle attività già avviate, dando stabilità alla struttura organizzativa e coordinando le attività di ricerca.
L'intendimento è quello di sviluppare maggiormente un ruolo atto a veicolare la ricerca con la finalità di coinvolgere maggiormente quanti possano fruire - anche a livello non accademico - delle competenze che i Centri di ricerca possiedono, valorizzando anche le attese del mondo produttivo, sempre ferma restando la centralità della ricerca.
Per quanto sopra evidenziato, questo Ministero, si sta già adoperando per verificare le condizioni atte a consentire il regolare funzionamento di questo strategico Ente di ricerca e la risoluzione delle criticità evidenziate.

La seduta termina alle 15.30.

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