Camera dei Deputati - 5-04310 - Interrogazione sull'adozione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee. RISPOSTE

Camera dei Deputati - 5-04310 - Interrogazione a risposta immediata in commissione presentata l'8 luglio 2020.

 — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

il decreto-legge n. 135 del 2018, cosiddetto «Decreto semplificazioni», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, all'articolo 11-ter, prevede l'adozione di un piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI), volto ad offrire un quadro definito di riferimento delle aree idonee allo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale;

in particolare il piano – quale strumento normativo di riferimento per la programmazione delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi condiviso con regioni, province ed enti locali – intende valorizzare la sostenibilità ambientale e socio-economica delle diverse aree, annullare gli impatti derivanti dalle attività upstream e accompagnare il processo di decarbonizzazione;

la sua adozione semplifica l'individuazione delle aree idonee per lo svolgimento delle attività da parte degli operatori del settore, tenendo conto di tutte le caratteristiche territoriali, sociali, industriali, urbanistiche, morfologiche, dell'impatto sull'ecosistema delle rotte marittime e indicando tempi e modi di dismissione e ripristino degli impianti che avranno cessato la loro attività;

l'articolo 12, comma 4-bis, del decreto-legge n. 162 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 8 del 2020, ha prorogato, attraverso la modifica del comma 1 dell'articolo 11-ter del citato decreto-legge n. 135 del 2018, al 13 febbraio 2021 il termine per l'adozione – con decreto del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, previa valutazione ambientale strategica – del PiTESAI; in caso di sua mancata adozione, ai sensi del comma 8, sesto periodo, del citato articolo 11-ter del decreto-legge n. 135 del 2018, i procedimenti sospesi concernenti il conferimento di nuovi permessi di prospezione o di ricerca proseguono nell'istruttoria ed i permessi di prospezione e di ricerca sospesi riprendono efficacia;

inoltre, ai sensi del comma 8 dell'articolo 11-ter, così come modificato dall'articolo 12, comma 4-bis, del decreto-legge n. 162 del 2019, nelle aree non compatibili con le previsioni del piano, entro sessanta giorni dall'adozione del piano stesso, il Ministero dello sviluppo economico avvia i procedimenti per il rigetto delle istanze relative ai procedimenti sospesi concernenti il conferimento di nuovi permessi di prospezione o di ricerca e avvia i procedimenti di revoca, anche limitatamente ad aree parziali, dei permessi di prospezione e di ricerca in essere –:

quali siano, per quanto di competenza, l'iter e la tempistica connessi all'adozione del piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI).
(5-04310)

Camera dei Deputati

Giovedì 9 luglio 2020

Attività produttive, commercio e turismo (X)

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 9 luglio 2020 — Presidenza del vicepresidente Luca CARABETTA. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo Sviluppo economico Alessia Morani.

  La seduta comincia alle 14.25.

5-04310 Sut: Sull'adozione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee.

Luca SUT (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

La sottosegretaria Alessia MORANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Luca SUT (M5S), replicando, si dichiara non completamente soddisfatto della risposta fornita dalla rappresentante del Governo. Al riguardo, pur giudicando positivo l'accordo risalente ad ottobre 2019, unitamente al cronoprogramma citato nella risposta, teme si possa addivenire ad un'ulteriore proroga dell'adozione del Piano. A tal proposito, sottolinea che per il Movimento 5 Stelle il tema oggetto dell'interrogazione è prioritario ed è inserito nel programma di governo.

La seduta termina alle 14.55.

5-04310 Sut: Sull'adozione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee.

TESTO DELLA RISPOSTA

Come richiamato dall'Onorevole Interrogante, la legge 11 febbraio 2019, n. 12, di conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135 (Decreto Semplificazioni 2018) ha previsto l'approvazione, entro diciotto mesi dalla sua entrata in vigore, del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI), finalizzato all'individuazione di un quadro definito di riferimento delle aree ove è consentito lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale.
Successivamente, la legge 28 febbraio 2020, n. 8, di conversione del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, ha prorogato di sei mesi il termine per l'approvazione del Piano in parola.
Pertanto, come ricordato, ai sensi della normativa attualmente vigente, il Piano sarà approvato entro il 13 febbraio 2021, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Giova evidenziare che tale Piano sarà adottato previa valutazione ambientale strategica e, con riferimento alle aree su terraferma, d'intesa con la Conferenza unificata. Qualora tale intesa non sia raggiunta entro sessanta giorni dalla prima seduta, la Conferenza unificata è convocata in seconda seduta su richiesta del Ministro dello sviluppo economico entro trenta giorni e, in caso di mancato raggiungimento dell'intesa entro il termine di centoventi giorni dalla seconda seduta o di dissenso motivato della Conferenza unificata, il PiTESAI potrà essere adottato limitatamente alle aree marine.
Voglio sottolineare, in questa sede, che i lavori per la predisposizione del Piano sono iniziati subito dopo l'entrata in vigore della richiamata legge e che presso i competenti uffici del Ministero dello sviluppo economico sono state organizzate varie riunioni per la definizione delle attività e dei ruoli dei vari soggetti coinvolti nella redazione del piano (MiSE, MAATM, ISPRA, OSE, RSE).
Sono stati, altresì, creati vari gruppi di lavoro per meglio gestire la definizione dei contenuti e sono state effettuate specifiche elaborazioni al fine di poter produrre il Rapporto Preliminare Ambientale ed attivare quanto prima la procedura di VAS (Valutazione ambientale strategica). A tal riguardo, sono stati avviati i lavori per predisporre il quadro conoscitivo in merito agli aspetti ambientali e socio-economici, nonché la rassegna normativa ed è stato identificato lo scenario «senza piano» ad alcune preliminari valutazioni sugli impatti ambientali.
Parallelamente, è stata svolta l'attività di ricognizione dei dati cartografici necessari, la relativa richiesta alle istituzioni interessate (MIBAC, MIPAFFT, MIT, DIFESA) inclusi MATTM e MiSE, nonché uno studio preliminare sulla vincolistica esistente. I dati raccolti sono organizzati in un sistema «WebGIS PITESAI» organizzato dal Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINA) dell'ISPRA.
Un altro lavoro significativo intrapreso è lo studio delle aree con interesse geominerario in Italia. Infatti, attraverso i dati storici in possesso degli uffici MiSE e del Servizio Geologico dell'istituto superiore
per la protezione e la ricerca ambientale, è stato possibile ricavare l'indicazione di zone di scarso interesse.
Il 17 ottobre 2019 è stato approvato l'Accordo di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico, MATTM e ISPRA, in cui sono esplicitate le aree di reciproca collaborazione ed è stato previsto lo specifico cronoprogramma di riferimento per le attività da effettuare e le relative tempistiche, che saranno seguite in modo da garantire il rispetto dei termini previsti.
Si evidenzia, dunque, che la data di approvazione definitiva del PiTESAI è subordinata a due fattori: la procedura VAS presso il MATTM (che dovrebbe essere attivata al più tardi entro il prossimo mese di ottobre) e l'intesa della Conferenza Unificata, con riferimento alle aree in terraferma.
In conclusione, il Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito delle proprie competenze, dedicherà la dovuta attenzione affinché si raggiunga in tempi brevi l'atteso e importante obiettivo che dovrà contemperare il raggiungimento delle esigenze ambientali richieste, tenendo conto tra l'altro degli aspetti socio-economici coinvolti, anche al fine di garantire tutti i lavoratori del comparto produttivo interessati.

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