Camera dei Deputati - 5-05290 - Interrogazione sull'accesso al mercato degli operatori del servizio europeo di telepedaggio (SET) per la fornitura del servizio sulla rete nazionale.RISPOSTA

Camera dei Deputati - 5-05290 - Interrogazione a risposta in commissione presentata il 20 gennaio 2021 in Commissione VIII (Ambiente)

 – Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Per sapere – premesso che:

l'Unione Europea, al fine di garantire l'interoperabilità dei sistemi di telepedaggio sull'intera rete stradale urbana e interurbana dell'UE, ha emanato due direttive ed una decisione;

la direttiva 2004/52/CE stabilisce le condizioni necessarie per garantire l'interoperabilità dei sistemi di telepedaggio nell'Unione prevedendo la creazione di un servizio europeo di telepedaggio (SET);

la Decisione 2009/750/CE definisce che un Service Provider deve proporre ai propri clienti un servizio di telepedaggio interoperabile attraverso cui si possa procedere al pagamento in tutta Europa;

la Direttiva 2019/520/CE, semplifica gli obblighi incombenti al fornitore del SET in relazione ai requisiti tecnologici per i veicoli leggeri, allo scopo di agevolare l'attuazione del SET nell'UE;

l'insieme di queste norme ha stabilito il quadro giuridico per il rapporto contrattuale tra gli esattori di pedaggi e i fornitori del servizio di telepedaggio nell'UE che si basa sul principio di «accesso non discriminatorio» e ha, liberalizzato il settore caratterizzato in Italia da un operatore unico cui si affiancano marginalmente due operatori stranieri;

nessun fornitore del SET, ad oggi, opera in Italia. Telepass, è il solo fornitore di servizi di pedaggio per il sistema nazionale e fornisce servizi agli utenti nei settori sottoposti a pedaggio non in qualità di fornitore del SET, bensì quale fornitore nazionale del servizio;

si apprende, dal sito della Commissione, che il 3 dicembre la stessa ha inviato all'Italia una lettera di messa in mora per non aver ottemperato agli obblighi previsti dalla direttiva 2004/52/CE e decisione 2009/750/CE;

la Commissione ritiene che l'Italia non stia adottando le misure necessarie per garantire l'accesso non discriminatorio dei fornitori del SET a causa, della lentezza ingiustificata dell'iter contrattuale per la conclusione della procedura di accettazione, e alla differenza rispetto al fornitore nazionale e alla natura discriminatoria dei requisiti tecnologici da soddisfare;

alle considerazioni della Commissione si aggiungono altri elementi che attestano che il principio dell'«accesso non discriminatorio» dei nuovi fornitori al servizio di telepedaggio presenta rilevanti limitazioni insite nelle differenze esistenti rispetto al fornitore nazionale che, attualmente, opera di fatto in regime di monopolio –:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei ritardi nella conclusione dei contratti con gli operatori del SET e quali azioni, per quanto di competenza, intende adottare per garantire l'accesso non discriminatorio degli operatori del SET e accelerare il processo di liberalizzazione.
(5-05290)

CAMERA DEI DEPUTATI

Mercoledì 20 gennaio 2021

Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 20 gennaio 2021. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene, da remoto, il Sottosegretario di Stato alle infrastrutture e trasporti, Roberto Traversi.

  La seduta comincia alle 15.32.

5-05290 Pezzopane: Accesso al mercato degli operatori del servizio europeo di telepedaggio (SET) per la fornitura del servizio sulla rete nazionale.

Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo (vedi allegato 2).

Il Sottosegretario Roberto TRAVERSI, da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), replicando, pur apprezzando la disponibilità del ministero, non si ritiene completamente soddisfatta della risposta, dal momento che la problematica relativa ai tempi non solo non viene risolta ma dalla risposta del sottosegretario emergono al riguardo ulteriori difficoltà. Nella risposta si legge che «le concessionarie autostradali hanno da tempo reso disponibili percorsi di accreditamento per i service provider di telepedaggio europei, condividendo un contratto tipo», che non è chiaro se sia accessibile o abbia avuto evidenza pubblica. I ritardi vengono ascritti alla compatibilità dei dispositivi proposti con i sistemi informatici di esazione disponibili da parte di ciascun concessionario autostradale, ma questo rappresenta, a suo avviso, un possibile conflitto di interessi, giacché l'unico operatore di telepedaggio operante sul territorio nazionale è di proprietà di uno dei principali concessionari autostradali.
Ricorda che la lettera di messa in mora dell'Europa all'Italia interviene proprio sui ritardi che l'Italia ha accumulato rispetto all'accesso degli operatori stranieri al mercato nazionale e pertanto invita il Ministero affinché vengano compressi i tempi di conclusione delle procedure di accreditamento, al fine di aumentare la competitività del settore.

La seduta termina alle 15.58.

5-05290 Pezzopane: Accesso degli operatori del servizio europeo di telepedaggio (SET) per la fornitura del servizio sulla rete nazionale.

TESTO DELLA RISPOSTA

 In relazione alle misure necessarie per garantire l'accesso non discriminatorio dei fornitori (c.d. service providers) del Servizio Europeo di Telepedaggio (S.E.T.) ai settori sottoposti a pedaggio nel territorio nazionale, di cui alla direttiva europea 2004/52, evidenzio che il MIT è costantemente impegnato nell'assicurare una rapida e capillare diffusione dei sistemi di telepedaggio, nel rispetto dei principi di concorrenza, di non discriminazione e di parità di trattamento.
  Per la procedura di accreditamento, in Italia è stata consentita ai Service Providers l'adozione di due distinti percorsi:

1. quello dedicato al SET con utilizzo degli apparati di bordo prescritti dalla citata direttiva europea e dalla decisione 2009/750/CE;

2. quello dedicato al servizio per i mezzi pesanti, a livello nazionale (Servizio SIT-MP), che prevede l'uso di un modulo di bordo le cui caratteristiche devono ottemperare alle indicazioni delle normative europee.

Nelle more dell'accreditamento al servizio SET, il cui termine è fissato entro il 2027, l'Italia rappresenta ad oggi l'unico Stato membro che consente l'ingresso al mercato di operatori esteri mediante il mero accreditamento al sistema SET-MP: ciò a conferma dell'apertura al mercato e del rispetto del principio di concorrenza.
Le due procedure differiscono solo per gli apparati previsti e per il fatto che, mentre nel caso del SET il candidato Service Provider deve solo esibire evidenza documentale della sua registrazione come tale, nel caso del SIT-MP viene richiesto di esibire una documentazione che permetta alle concessionarie di esaminare l'idoneità del Service Provider e delle tecnologie che esso intende utilizzare.
Le concessionarie autostradali hanno da tempo reso disponibili i percorsi di accreditamento per i Service Providers di telepedaggio europei, condividendo un «contratto tipo» che disciplina il rapporto con il Service Provider.
Le procedure di accreditamento vengono espletate dall'AISCAT esclusivamente secondo l'ordine cronologico di presentazione delle richieste da parte dei Service Providers, siano esse SET o SIT-MP.
Con riguardo alle istanze presentate, evidenzio, relativamente al servizio SIT-MP, che ad oggi due Service Providers, la tedesca DKV e la francese Axxes, hanno in corso una sperimentazione con la clientela reale del servizio; la sperimentazione, che riguarda un migliaio di clienti, si concluderà presumibilmente entro il mese in corso per DKV ed entro i primi mesi del 2021 per Axxes; al termine della sperimentazione, che si configura come apertura del servizio, i Service Providers potranno aprire il servizio alla totalità dei propri clienti. La società Axxes sta anche seguendo il percorso di accreditamento SET, con richiesta avanzata solo successivamente a quella per il SIT-MP, e si prevede che l'inizio della fase di sperimentazione con clientela reale possa partire nei primissimi mesi del 2021.
Anche la società Telepass sta seguendo i medesimi percorsi di accreditamento, sia per il SET che per il SIT-MP, e la sua posizione è in esame alle medesime condizioni applicate a tutti gli altri soggetti.
Inoltre, percorsi di accreditamento sono stati avviati da altre società, sia italiane che estere.
Circa i tempi di conclusione delle procedure di accreditamento, rappresento che occorre verificare la compatibilità dei dispositivi
proposti con i sistemi informatici di esazione disponibili da parte di ciascun concessionario autostradale; il rilevante numero di concessionari autostradali presente in Italia, superiore rispetto a quello riscontrabile in altri Paesi europei, comporta un onere aggiuntivo di verifica che si riflette inevitabilmente anche sui tempi di rilascio dell'accreditamento.
Considerata la complessità delle procedure e i molteplici profili tecnici da verificare, i tempi per la conclusione dell'iter di accreditamento risultano mediamente superiori ai 18 mesi.
Concludo evidenziando che l'Italia è tra i primi Stati membri, insieme a Spagna e Portogallo, a consentire l'accesso al SET anche ai veicoli leggeri, anticipando l'attuazione della misura, prevista dalla Direttiva 2019/520/UE, in relazione alla quale è fissato il termine di recepimento del 19 ottobre 2021.

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