Farmaci e Strategia Ue, dal parere Itre salta il punto sulle lobby.

Farmaci e Strategia Ue, dal parere Itre salta il punto sulle lobby

4.10.2021 - BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La commissione Industria e ricerca del Parlamento Ue (Itre) ha approvato mercoledì scorso il parere sulla strategia farmaceutica europea, proposta dalla Commissione Ue, all’esame della commissione di merito Ambiente e salute (Envi). Secondo quanto riportano fonti parlamentari è però saltato il punto sulla trasparenza nelle relazioni con le lobby farmaceutiche.

Il testo, di cui è relatore l’europarlamentare della sinistra Marc Botenga (Gue-Ngl), è stato adottato con 36 voti a favore, 14 contrari e 24 astensioni. La relazione sarà sottoposta al voto della plenaria presumibilmente a novembre, insieme a una relazione collegata che sarà discussa in commissione Envi.

Secondo le fonti, la bozza finale del testo è ancora in via di definizione, dati i numerosi emendamenti. La relazione riguarda questioni come i diritti di proprietà intellettuale dell’industria farmaceutica, i brevetti, i prezzi dei medicinali più accessibili, la trasparenza sulle informazioni, la trasparenza nei rapporti con le lobby, l’istituzione del centro Hera per la ricerca e l’innovazione per prevenire nuove epidemie.

Nella bozza finale della relazione sulla strategia farmaceutica Ue approvata dalla commissione Itre, le fonti parlamentari confermano, in particolare, la rimozione del punto voluto da Sinistra e Verdi per chiedere più trasparenza nelle relazioni con le lobby farmaceutiche. L’articolo è stato sostituito da un emendamento presentato dall’europarlamentare del gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), Patrizia Toia.

L’articolo, nella bozza originale, indicava come l’Europarlamento deplorasse “l’eccessiva influenza dei gruppi d’interesse dell’industria, che è dannosa per le organizzazioni di salute pubblica, dei pazienti, dei consumatori e dei sindacati”. Mentre l’emendamento approvato nel testo finale riporta che il Parlamento europeo “incoraggia il coinvolgimento attivo delle organizzazioni e delle società di salute pubblica, delle associazioni di pazienti e di consumatori e dei sindacati”.

Nei mesi scorsi, secondo le fonti parlamentari, ci sono state diverse pressioni da parte delle Big Pharma sui legislatori Ue su questo testo. Recentemente, su Twitter, era sceso in campo il direttore degli Affari Ue di Pfizer, Andrea Chiarello, che aveva scritto: “Eccessiva influenza delle lobby dell’industria sulle politiche Ue per la salute, Marc Botenga? Davvero?”.

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