Relazione speciale 18/ 2020, Il sistema di scambio di quote di emissioni dell’ UE.

Relazione speciale 18/2020, Il sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE

Relazione speciale 18/2020, Il sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE: l’assegnazione gratuita di quote doveva essere più mirata – pubblicazione sulla GU UE del 17.09.2020.

Secondo una nuova relazione della Corte dei conti europea, le quote gratuite rappresentano ancora oltre il 40 % di tutte le quote disponibili nell'ambito del sistema di limitazione e di scambio di quote di emissioni (ETS) dell'UE. Queste quote gratuite, distribuite ai settori dell'industria, dell'aviazione e, in alcuni Stati membri, dell'energia elettrica, non sono state opportunamente mirate. Inoltre, la velocità della decarbonizzazione nel settore dell'energia si è significativamente ridotta. La Commissione deve aggiornare e rendere più mirata la procedura per assegnare le quote gratuite, in modo da tener conto dell'accordo di Parigi e degli sviluppi più recenti.

In linea di principio, nell'ambito dell'ETS dell'UE viene stabilito un prezzo per le emissioni di carbonio e i diritti di emissione sono messi all'asta. Gli introiti derivanti da queste aste sono utilizzati anche per azioni legate al clima. L'ETS dell'UE utilizza le quote gratuite per scoraggiare le imprese dell'UE dal trasferire l'attività in paesi non-UE con standard ambientali meno rigidi. Tale trasferimento, noto come “rilocalizzazione delle emissioni", comporterebbe infatti una riduzione degli investimenti nell'UE e un aumento delle emissioni a livello mondiale. Beneficiano di quote gratuite i settori dell'aviazione e dell'industria, a differenza della maggior parte degli operatori nel settore dell'energia elettrica, perché si ritiene che questi ultimi possano trasferire i costi diretti del carbonio sui consumatori. Però, negli otto Stati membri con un PIL pro capite inferiore al 60 % della media UE, il settore dell'energia elettrica ha ricevuto quote gratuite per potersi modernizzare.

Le quote gratuite dovrebbero essere concesse in modo mirato ai settori industriali che sono meno in grado di trasferire i costi del carbonio sui consumatori" ha dichiarato Samo Jereb, Membro della Corte dei conti europea responsabile dell'audit. “Non sempre, però, questo avviene. Settori che rappresentano oltre il 90 % delle emissioni industriali sono anch'essi considerati a rischio di rilocalizzazione delle emissioni e beneficiano di percentuali di quote gratuite costantemente elevate. Se le quote gratuite non sono assegnate in modo più mirato, l'UE non sfrutterà appieno i benefici che l'ETS potrebbe avere sulla decarbonizzazione e sulle finanze pubbliche."

Comunicato stampa: Il sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE: secondo la Corte dei conti europea, le quote gratuite devono essere concesse in modo più mirato

Link al documento sopramenzionato: https://www.eca.europa.eu/Lists/News/NEWS2009_15/INSR_EU-ETS_IT.pdf

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