Camera - 4-04769 – Interrogazione sulla vicenda di Radio Capodistria e sulla regolamentazione delle radiofrequenze confinarie tra Italia e Slovenia. RISPOSTA

Camera - 4-04769 – Interrogazione a risposta scritta presentata il 19 febbraio 2020

 — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

Radio Capodistria è una emittente radiofonica regionale della RTV Slovenija, ente radiotelevisivo pubblico della Repubblica di Slovenia, dedicato alla comunità nazionale italiana in Istria (Cni) e nelle regioni italiane limitrofe; essa ha sede a Capodistria, sul litorale sloveno, e trasmette in lingua italiana;

fin dalla sua fondazione nel lontano 1949, Radio Capodistria si è distinta quale espressione della comunità italiana rimasta in Istria e quale mezzo di unione dell'intera comunità giuliana, tanto da essere a pieno titolo riconosciuta dalla legge sull'emittenza pubblica radiotelevisiva in Slovenia quale mezzo di attuazione del diritto all'informazione pubblica nella propria lingua madre ed ai contatti con la Nazione madre, riconosciuto alla minoranza italiana dalla Costituzione slovena;

la Radio in questione trasmette in onde medie e Fm stereo, in particolare sulla storica frequenza 103.1 Mhz mediante il ripetitore sito sul Monte Nanos (in territorio sloveno), che garantisce la ricezione del segnale in Slovenia, nel Friuli-Venezia Giulia, nell'Istria occidentale e nel Veneto Orientale;

da fonti di stampa si apprende della volontà del Governo sloveno di togliere la frequenza 103.1 Mhz a Radio Capodistria, nell'ambito del contenzioso italo-sloveno sulla regolamentazione delle radiofrequenze lungo il confine;

per l'emittente in questione perdere la sua frequenza radio più importante equivale, in pratica, al suo spegnimento nel contesto transfrontaliero, al suo oscuramente, al suo allontanamento dalla Nazione madre e dai suoi numerosi ascoltatori;

va considerato l'importante valore storico e culturale proprio di Radio Capodistria –:

se il Governo intenda fornire maggiori delucidazioni rispetto a quanto rappresentato in premessa, anche con riguardo al più ampio tema della regolamentazione delle radiofrequenze confinarie tra Italia e Slovenia.

(4-04769)

Camera dei Deputati

Giovedì 22 ottobre 2020.

Sulla vicenda di Radio Capodistria e sulla regolamentazione delle radiofrequenze confinarie tra Italia e Slovenia. Interrogazione n. 4-04769, presentata il 19 febbraio 2020. 

Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.

Gli interroganti fanno riferimento alla possibilità che «Radio Capodistria» perda delle frequenze di trasmissione.

Radio Capodistria è una storica emittente radiofonica a carattere regionale appartenente alla Radio Televizija (RTV) Slovenija, ente radiotelevisivo pubblico della Repubblica di Slovenia. I suoi programmi sono dedicati alla Comunità nazionale italiana in Istria (CNI) e nelle regioni italiane limitrofe, a tutela del diritto costituzionale della minoranza italiana all'informazione pubblica nella propria lingua, nonché allo sviluppo della propria identità culturale e religiosa.

Le frequenze attualmente utilizzate dalla stazione radiofonica in parola sono le frequenze 97.7 MHz, 103.1 MHz e 103.6 MHz nella banda in F.M., raggiungendo alcune aree territoriali di servizio del Friuli-Venezia Giulia, Veneto, l'Istria occidentale, fino ad estendersi ad alcune aree appartenenti a regioni del nord e del centro Italia.

Il coordinamento internazionale delle frequenze per i servizi di radiodiffusione è regolato dagli atti finali delle conferenze di pianificazione svolte in ambito dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (Itu), agenzia dell'Onu specializzata nel settore delle telecomunicazioni, che ha quali membri 193 Stati, fra cui l'Italia. Le principali conferenze in materia sono state la Conferenza di Ginevra del 1975 per la radiodiffusione sonora analogica AM, la Conferenza di Ginevra del 1984 per la radiodiffusione sonora analogica FM e la Conferenza di Ginevra 2006 per quanto riguarda la radiodiffusione televisiva e radiofonica in tecnica digitale.

Nella banda in questione, ossia la banda 87,5 – 10-8 MHz, la normativa internazionale di riferimento è costituita dall'Accordo di Ginevra del 1984 (GE84).

Sulla base delle normative internazionali di riferimento, le Amministrazioni di Italia e Slovenia, territorialmente confinanti tra loro, sono tenute a coordinarsi per stabilire le rispettive assegnazioni ed utilizzo di frequenze destinate al servizio di radiodiffusione sonora.

La questione sollevata dagli interroganti, tuttavia, esula dalle materie oggetto degli accordi internazionali e/o transfrontalieri. Essa, infatti, ha a che fare con la prospettiva che l'Agenzia delle frequenze estera Akos possa ricorrere, per motivi di riassegnazione di frequenze già attribuite all'Amministrazione slovena, al ricollocamento della frequenza 103.1 MHz ad altro nuovo operatore radiofonico al termine naturale del periodo previsto dalla concessione rilasciata all'emittente Radio Capodistria da parte dell'Autorità competente slovena.

Pertanto, per quanto di competenza, si rappresenta che sono in corso le dovute valutazioni politiche per stabilire una regolamentazione delle radiofrequenze confinarie tra Italia e Slovenia, al fine di garantire un pieno ed effettivo diritto all'informazione pubblica.

Il Ministro dello sviluppo economico: Stefano Patuanelli.

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