Camera dei Deputati- 2-00563 – Interpellanze sulla continuità territoriale marittima tra la Sardegna e la Penisola. RISPOSTA

Camera dei Deputati- 2-00563 – Interpellanze urgenti (ex articolo 138-bis del regolamento) presentata il 19 novembre 2019.

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

il regime di continuità territoriale, per la regione Sardegna, è un elemento imprescindibile al fine di superare agli ostacoli determinati dalla condizione di insularità, colmando le evidenti disparità esistenti tra chi risiede e/o lavora nell'isola e chi nel resto del territorio nazionale;

la continuità territoriale marittima – attualmente disciplinata da una convenzione per l'esercizio del collegamento marittimo in regime di pubblico servizio tra l'Italia continentale e le isole maggiori e minori – riveste un'importanza primaria, sia dal punto di vista sociale, sia da quello economico, e appare necessario garantire un sistema equo, non solo per i sardi, ma per tutti gli italiani;

i servizi di collegamento tra la Sardegna e il territorio extra-regionale, sono esercitati, fino al 18 luglio 2020, dalla compagnia di navigazione Cin, con oneri interamente a carico dello Stato e alcune rotte – tra le quali, ad esempio, Cagliari-Civitavecchia, Cagliari-Napoli, Arbatax-Civitavecchia e Porto Torres-Genova – potrebbero essere ridotte, se non anche cancellate, considerato anche che, ad oggi, risulta possibile prenotare esclusivamente fino al 31 dicembre 2019;

recentemente, da notizie apprese dagli organi di stampa, non risulta avviato, da parte del Ministero interpellato, un confronto con la regione Sardegna, al fine di valutare il rinnovo della convenzione: rinnovo che, peraltro, è stato escluso dall'Autorità garante della concorrenza, e del mercato, che, infatti, ha indicato lo svolgimento di una nuova gara come lo strumento più appropriato per l'assegnazione del servizio;

l'incertezza sui collegamenti marittimi genera preoccupazione, allarme e indignazione tra gli operatori economici per l'impossibilità di programmare le rispettive attività ed in particolare tra quelli del settore turistico, dell'autotrasporto, nonché delle imprese di estrazione della sabbia, le quali, peraltro, hanno denunciato il pericolo della chiusura e della conseguente perdita di 500 posti di lavoro –:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e quali iniziative intenda porre in essere, per quanto di competenza, al fine di assicurare la continuità territoriale marittima tra la Sardegna e la Penisola, nonché al fine di intraprendere, quanto prima, un confronto con la regione Sardegna, per l'avvio della gara pubblica, come previsto dalle normative vigenti.
(2-00563)

Camera dei Deputati

Venerdì 22 novembre 2019

 

 

La seduta è cominciata alle 10:15.

Iniziative di competenza volte ad assicurare la continuità territoriale marittima con la Sardegna

PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Deidda ed altri n. 2-00563 (Vedi l'allegato A).

Chiedo al deputato Salvatore Deidda se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica.

SALVATORE DEIDDA (FDI). Grazie, Presidente, la illustro. Grazie anche al sottosegretario, perché si è preso anche l'onere di tante materie che non sono di sua competenza, rispettando quelle che sono le prerogative dei deputati, anche dell'opposizione. Come sa, la Sardegna è un'isola, e purtroppo per noi la continuità territoriale, sia marittima che aerea, non è tanto un vezzo, ma è una necessità, una necessità che purtroppo da decenni viviamo come un servizio non adeguato per le esigenze dei sardi, ma anche di tutti gli italiani e di chi vive nel continente. Purtroppo, noi viviamo una situazione in cui le famiglie non possono viaggiare tranquillamente, i lavoratori non possono viaggiare tranquillamente, tanto che gli autotrasportatori denunciano, da tempo, che le tariffe sono sempre in aumento, e soprattutto non ci sono gli spazi necessari per gli autotrasportatori sardi che devono raggiungere Livorno o le altre mete.

In più, qual è il problema? Il problema è che a luglio 2020 scade la Convenzione con quello che oggi è il gestore della continuità, questo un consorzio di navigazione Tirrenia e Moby che riceve il finanziamento pubblico per gestire questa tratta secondo le normative europee e secondo quanto prevede anche la normativa nazionale.

In teoria, noi vorremmo sapere - ci sono gli appelli della regione Sardegna, ci sono gli appelli di diverse entità economiche - perché intorno a tutta questa vicenda c'è il silenzio. Addirittura non si può prenotare per il prossimo anno, ci sono delle industrie, tipo quella delle cave di sabbia, che hanno paura e denunciano che il settore potrebbe perdere cinquecento lavoratori, perché non hanno la certezza di come trasportare la materia prima in continente; ma soprattutto, le strutture alberghiere non possono programmare il proprio calendario turistico, perché non è possibile prenotare o programmare quello che succederà nella prossima estate, da giugno fino ad agosto e settembre.

Ma parliamo anche delle famiglie, parliamo di quelle sarde: in Italia ci sono centinaia di migliaia di emigrati sardi che dovrebbero rientrare nei propri Paesi d'origine con l'auto. Denunciano che è più facile andare in Francia, raggiungere la Corsica e poi giungere in Sardegna che invece fare la tratta più comoda, quella Genova-Porto Torres, Livorno-Olbia, Civitavecchia-Cagliari, che a volte raggiunge prezzi inaccessibili per le tasche di una famiglia normale. È possibile continuare così? No.

Abbiamo usato lo strumento dell'interpellanza urgente perché noi non abbiamo mai avuto risposte da parte del Governo. Ci sono state interrogazioni da parte di altri colleghi che non hanno ricevuto risposta, la regione Sardegna non ha mai ricevuto risposta per essere convocati ad un tavolo, ed è per quello che noi, come Fratelli d'Italia, abbiamo usato questo strumento per avere un segnale dal Governo.

Cosa succede nel prossimo anno? Ci sarà una nuova gara; a quanto pare, l'Autorità sulla concorrenza esclude che ci possa essere una proroga del servizio. Allora, se c'è bisogno di una nuova gara, cosa si aspetta a convocare la regione Sardegna per capire se questo modello va bene?

Esiste un modello francese, che viene utilizzato in Corsica, dove non c'è l'IVA, ovviamente sui biglietti, ma dove si dimezza il prezzo del 50 per cento a chi è ovviamente residente in Corsica, ma anche agli altri, che ricevono un rimborso su quella che è la compagnia di navigazione.

Ma c'è il modello spagnolo, che funziona, che funziona sicuramente di quello che oggi vige in Italia; ed è per questo che noi ci appelliamo ancora una volta perché sia convocato un tavolo con la regione Sardegna e ci sia finalmente chiarezza su quello che è il modello di continuità marittima. Mi sarei aspettato, ovviamente, una risposta del Ministero dei Trasporti, che sia nella continuità marittima che nella continuità aerea, sta lasciando da sola la Sardegna. Questo è un fatto inaccettabile perché, ribadisco, per noi è un servizio fondamentale; da lì passa il vivere bene di chi è residente in Sardegna, passa la nostra economia: l'economia turistica, l'economia dei trasporti, l'economia dei mezzi, l'economia di chi vuole cercare di commerciare con la nostra isola; già il nome stesso: siamo un'isola, soffriamo di questo isolamento, dovuto a un sistema che non funziona, è costoso perché, ripeto, se costa di più venire in Sardegna che andare in Grecia o in Corsica o in qualunque altro Stato estero, allora vuol dire che lo Stato ci sta veramente abbandonando.

PRESIDENTE. Approfitto per salutare studenti e insegnanti dell'Istituto comprensivo “Dionigio Romeo Chiodi”, di Roma, nonché gli studenti e gli insegnanti della scuola elementare paritaria “Asisium”, di Roma, che assistono ai nostri lavori (Applausi). Oggi, all'ordine del giorno ci sono le risposte del Governo alle interpellanze, quindi sono presenti in Aula esclusivamente i deputati interpellanti. A lei la parola per la replica, sottosegretario Morassut. Prego.

ROBERTO MORASSUT, Sottosegretario di Stato per l'Ambiente e la tutela del territorio e del mare. Presidente, onorevole Deidda, la competente Direzione generale per la vigilanza sulle Autorità portuali, infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo per vie d'acqua interne rappresenta quanto segue. Per l'esercizio dei trasporti marittimi in regime di pubblico servizio con le isole maggiori e minori è attualmente vigente la Convenzione n. 54, stipulata il 18 luglio 2012 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e la Compagnia Italiana di Navigazione, per la durata di otto anni, con scadenza al 18 luglio 2020. L'articolo 7 della succitata Convenzione individua il corrispettivo per i servizi sovvenzionati svolti dalla Compagnia Italiana di Navigazione in circa 72,68 milioni di euro all'anno, per ciascuno degli otto anni di durata della stessa Convenzione.

La continuità territoriale con la Sardegna è garantita dalle linee passeggeri/merci di Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia, Cagliari-Palermo, Civitavecchia-Cagliari-Arbatax e Napoli-Cagliari. I collegamenti sono attualmente in regolare svolgimento e la Compagnia accetta prenotazioni a tutta l'estate 2020. La scadenza contrattuale del 18 luglio 2020 ha richiesto l'attivazione, da parte del Ministero, delle procedure per la riassegnazione dei servizi di trasporto marittimo con le isole maggiori e minori, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale. Il 20 giugno del 2019 il Ministero ha comunicato alla società esercente Compagnia Italiana di Navigazione l'avvio della procedura di riaffidamento del nuovo servizio e quindi la cessazione della convenzione alla scadenza contrattuale. Ai fini della pubblicazione del bando di gara deve essere effettuata una specifica attività istruttoria, in corso di svolgimento, che tenga conto sia del contenuto della delibera dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti n. 22/2019 – che ha, per la prima volta, disciplinato la singola fase dell'affidamento – sia della normativa europea (Disciplina 2012/C 8/03 - Decisione 2012/21 sui servizi di interesse economico generale).

A seguito delle diverse interlocuzioni con il Ministero, la Commissione europea ha già assegnato un codice di pre-notifica al caso, al fine di verificare l'assenza di aiuti di Stato nella procedura in atto. Analoghe interlocuzioni sono in corso con l'ART, l'Autorità di Regolazione del Trasporto, trattandosi, come detto, della prima applicazione della delibera n. 22/2019. Come indicato dalla stessa delibera, l'assegnazione dei servizi di trasporto marittimo deve infatti inseguire quattro macro-fasi: 1) fase propedeutica di verifica del mercato; 2) procedura di imposizione di obblighi di servizio pubblico; 3) fase di gara per l'assegnazione in esclusiva del servizio; 4) fase di stipula della convenzione e gestione della stessa nella fase esecutiva.

La fase propedeutica, numero uno, per l'affidamento del servizio è volta ad accertare, in base ai principi comunitari sulla liberalizzazione del cabotaggio marittimo, la sufficienza dei servizi di trasporto regolare (comunicazione sull'interpretazione del Regolamento CEE).

La Direzione generale del MIT ha già concluso l'analisi dei dati dell'offerta, relativi al traffico delle merci e di persone nei porti di origine e destinazione delle linee attualmente esercite, sulla base delle informazioni acquisite tramite le Autorità di sistema portuale competenti, le direzioni marittime, le capitanerie di porti e le società operanti.

Inoltre, da più di un anno è in corso un costante confronto con i competenti uffici della regione autonoma Sardegna per analizzare la domanda di mobilità marittima e per l'individuazione delle rotte. Le regioni, infatti, saranno parte attiva dei complessi passaggi per la definizione del quadro dei servizi marittimi e sono già programmati appositi incontri con la regione Sardegna per acquisire elementi per la verifica del mercato. Questa verifica, che consiste nel mettere a consultazione pubblica le analisi dei dati relativi alle esigenze del servizio pubblico individuata, deve appurare la distribuzione temporale e spaziale della potenziale domanda e rilevare le motivazioni di viaggio, le caratteristiche socio-economiche, demografiche e comportamentali; ciò al fine di verificare la sussistenza di un interesse economico degli operatori di mercato alla fornitura del servizio nella sua dimensione ottima minima di produzione in libero mercato. Si procederà, quindi, ad acquisire le manifestazioni di interesse da parte delle imprese che posseggono i requisiti per l'esercizio dei servizi previsti e che siano nelle condizioni di presentare un'offerta con riferimento, in particolare, alla proprietà e disponibilità dei mezzi navali richiesti. Dalla verifica scaturiscono tre possibili scenari, previsti dalla delibera dell'Autorità di regolazione del trasporto: 1) la piena disponibilità degli operatori ad assicurare il servizio in regime di libero mercato senza contributo; 2) la parziale disponibilità degli operatori ad assicurare il servizio in regime di libero mercato con necessità di sovvenzione per mantenere l'equilibrio economico-finanziario; 3) l'assenza di offerte a svolgere il servizio in mancanza di sovvenzione pubblica. Solo in caso di esito negativo della manifestazione di interesse, il MIT dovrà procedere all'imposizione di obblighi di servizio o all'assegnazione del servizio con contratto di servizio pubblico attraverso l'espletamento di una gara pubblica. Per quanto detto, la procedura, che non consiste nella sola pubblicazione del bando di gara, è già stata avviata.

PRESIDENTE. Il deputato Salvatore Deidda ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.

SALVATORE DEIDDA (FDI). Grazie Presidente, continuando a ringraziare il sottosegretario Morassut per la disponibilità a leggere e rappresentare il Governo in questa difficile materia, avrei però preferito parlare, senza nulla togliere al sottosegretario, con chi è della materia dei trasporti. Dico ciò perché noi non riusciamo a parlarci con il Ministero dei Trasporti, con il Ministro dei trasporti. Su una materia così delicata, come la continuità marittima, che lede un diritto sacrosanto di noi sardi e di tutti gli italiani che vogliono essere collegati con la Sardegna o che vogliono venire in Sardegna, non ci si può nascondere dietro la grande burocrazia europea sulla libera concorrenza.

Su questa convenzione in essere, di fatto, c'è un monopolio che è dettato dalle compagnie di navigazione, Tirrenia e Moby, che appartengono ad un unico proprietario. Modificare una condizione che non rende così vantaggioso usufruire di quel servizio di navigazione o offrire un servizio di navigazione da e per la Sardegna, quindi obbligare lo Stato a investire una somma per incentivare le compagnie ad offrire un servizio pubblico. Si sa che c'è bisogno di una modifica; lo studio di un nuovo modello di continuità marittimo, come ho detto poi si potrebbe copiare il modello francese. Per chi è in Italia, nel continente italico, è più conveniente, a volte, andare in Francia, raggiungere la Corsica e poi andare in Sardegna, cioè fare in estate un giro di gran lunga molto più lungo e più economico che venire da Civitavecchia, Civitavecchia-Olbia o da Genova-Porto Torres. Noi non sappiamo niente di cosa sta facendo il Ministero, in Sardegna non si ha notizia.

Non è vero ciò, in quanto se l'assessore ha più volte dichiarato, anche pubblicamente e senza poi essere smentito, che sta provando a parlare con il Ministro o sta provando a interfacciarsi con il Ministro, allora - se ciò non viene smentito e nella stampa più volte è stato rimarcato - vuol dire che qualcosa di vero c'è, cioè che non sta venendo contattato, che non riesce a contattare il Ministero. Soprattutto, perché è impossibile imporre un modello di continuità senza che i sardi abbiano la minima conoscenza di quel sistema, visto che ne sono i fruitori principali. Dobbiamo cercare un attimo di avere chiarezza su quello che sarà il nostro destino, perché, lo ripeto, una compagnia che tratta le sabbie per le ceramiche di tutta Italia ha già denunciato che non può lavorare il prossimo anno senza sapere che modello di continuità ci sarà e ha già annunciato di mettere in mobilità o in pericolo 500 posti di lavoro. Le strutture alberghiere non possono prenotare per luglio o per agosto perché non ci sono i biglietti e i pacchetti del turismo vanno preparati adesso per preparare la stagione in maniera adeguata. Soprattutto, non si possono applicare gli sconti, perché, come succede nelle compagnie low cost, se prenoti prima magari risparmi qualcosa, ma adesso è impossibile farlo.

Allora, noi a quale santo dobbiamo appellarci affinché il Ministero consideri la regione Sardegna? Non lo sappiamo più perché, anche in termini di risposta all'interpellanza urgente, l'unico modo per avere una risposta certa visto che le interrogazioni a risposta scritta sono ignorate dal Governo, purtroppo ci è arrivato un dettagliato elenco di tutta quella che è la questione burocratica ma non una risposta politica per dirci: noi abbiamo in mente questo modello di continuità. Si continua con il vecchio sistema, ma non sappiamo ad oggi che cosa succederà domani, non sappiamo cosa succederà quest'estate.

Allora, devo dire che, purtroppo, dovremo mobilitare tutti i sardi, perché non è una questione ideologica, non è una questione di maggioranza e di opposizione, ma questa è una battaglia dove tutti i sardi devono reclamare chiarezza, devono reclamare i propri diritti e devono reclamare sicuramente la pari dignità di potersi muovere senza avere un cappio al collo di tipo economico. Oltretutto, a volte - anzi, molto spesso - le navi che vengono utilizzate per il servizio non sono proprio il massimo del comfort e, lo ripeto, ci sono dei lavoratori, degli autotrasportatori, che spesso non trovano posto, perché vengono privilegiati anche e soprattutto trasportatori che sono stranieri o provenienti da altre regioni d'Italia.

Quindi, per cortesia, gli esponenti del Governo segnalino ai colleghi dei trasporti che se non sono in grado di offrire e dare udienza ai rappresentanti della Sardegna, forse è meglio che lo dicano chiaramente senza nascondersi e senza fuggire dal confronto.

 

La seduta è terminata alle 11:45.

 

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