Camera dei Deputati – 2-00896 – Interpellanza sul progetto di demolizione e ricostruzione del ponte Marino, lungo la S. S. 12 «dell' Abetone e del Brennero» indetto da ANAS. RISPOSTA

Camera dei Deputati – 2-00896 – Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento) presentata  il 4 Agosto 2020.

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, per sapere – premesso che:

il ponte Marino, posto sul canale Fossalta, lungo la strada statale 12 «dell'Abetone e del Brennero», nel territorio comunale di Borgo Mantovano, è utilizzato dall'agosto del 2017, a senso unico alternato per ragioni di sicurezza, a causa del rilevamento di danni nella struttura e dal mese di agosto 2020 sarà del tutto chiuso al traffico pesante;

la strada statale 12 rappresenta un asse strategico di estrema rilevanza per il territorio dell'Oltrepò e per la sua economia per il quale il trasporto di merci è parte fondamentale del processo produttivo;

per la demolizione e la ricostruzione del ponte, Anas, in data 3 settembre 2019, ha indetto conferenza di servizi decisoria per l'approvazione del progetto di demolizione, da tenersi ai sensi degli articoli 14 e 14-bis della legge n. 241 del 1990 in forma semplificata e in modalità asincrona, con indicazione di conclusione del procedimento di acquisizione delle determinazioni dei soggetti interpellati entro il 1° novembre 2019:

 tutti gli enti coinvolti nella conferenza si sono espressi in senso favorevole al progetto, alcuni formulando osservazioni non ostative alla sua realizzazione, tranne la Soprintendenza archeologica per le belle arti e il paesaggio delle province di Cremona, Lodi e Mantova che, in data 31 ottobre 2019, a un giorno dalla scadenza della conferenza, ha comunicato ad Anas il dissenso all'intervento, in quanto il ponte, costruito nel 1932 come opera pubblica di bonifica, si configura quale bene culturale assoggettato a tutela, per intervenire sul quale si rende necessaria la preliminare verifica dell'interesse culturale da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo - direzione generale archeologia belle arti e paesaggio, poiché solo in assenza di interesse culturale sul manufatto si sarebbe potuto procedere alla demolizione e alla ricostruzione del manufatto medesimo;

la Soprintendenza, inoltre, pur indicando la necessità di adire il Ministero in merito all'acquisizione del parere di sussistenza di interesse culturale, si esprimeva comunque nel senso che le caratteristiche costruttive e formali di interesse storico e architettonico avrebbero richiesto una conservazione più attenta che valutasse la possibilità di soluzioni progettuali più rispettose del costruito;

in conseguenza di tale dissenso Anas ha sospeso il procedimento per la parte afferente alla Soprintendenza, in attesa dell'acquisizione del parere del Ministero, pur rilevando, a seguito del parere della Soprintendenza, che la documentazione per la verifica dell'interesse culturale era già parte del progetto trasmesso in prima istanza, che le eventuali integrazioni non avrebbero dovuto gravare sul decorso temporale della pratica e, inoltre, che l'acquisizione del parere da parte del Ministero in quanto competente a livello centrale avrebbe dovuto avvenire per vie interne agli uffici della amministrazione al fine di semplificare l'iter approvativo del progetto;

come da indicazioni della Soprintendenza, Anas ha formalizzato e depositato l'istanza di verifica dell'interesse culturale presso la citata direzione generale in data 10 febbraio 2020;

il 10 aprile 2020, a quanto consta agli interpellanti, l'Anas ha sollecitato l'evasione dell'istanza depositata il 10 febbraio 2020, pur non essendo scaduti i 120 giorni previsti per la risposta, considerate le condizioni del manufatto e la sua inadeguatezza a sostenere i carichi veicolari disposti dalla normativa:

la strada sulla quale si trova il ponte è percorsa da traffico pesante che arriva anche dal nord Europa e la chiusura del ponte ai camion rappresenta un danno di portata estremamente rilevante per il tessuto economico della zona nonché per il distretto del settore biomedicale di Mirandola, già fortemente compromessi dall'emergenza sanitaria;

non è stata ancora individuata e indicata la deviazione che occorrerà fare per aggirare la chiusura della strada ma, considerate le condizioni delle strade e tenuto conto dei divieti che sussistono nella zona, i camion dovranno probabilmente effettuare una deviazione di circa 30 chilometri per il mancato attraversamento di 30 metri di ponte –:

data la situazione di crisi economica in cui versa il Paese e la gravità della situazione del territorio del Desto Secchia Mantovano, se e quando il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo intenda provvedere all'espressione del parere, considerato che le risorse finanziarie per l'intervento sono state già stanziate e che, inoltre, il termine di 120 giorni previsti dalla normativa vigente in materia è già scaduto da settimane.

(2-00896)

Camera dei Deputati

Venerdì 7 agosto 2020

Chiarimenti in merito all'espressione del parere di competenza in ordine all'interesse culturale del ponte Marino, nel territorio comunale di Borgo Mantovano (Mantova) 

PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Anna Lisa Baroni e Gelmini n. 2-00896 (Vedi l'allegato A). L'onorevole Anna Lisa Baroni ha facoltà di illustrare la sua interpellanza.

ANNA LISA BARONI (FI). La ringrazio, Presidente. Questa interpellanza riguarda una infrastruttura importante del mio territorio, del territorio della provincia di Mantova, e non deve sembrare strano che sia interpellato il Ministro per i Beni culturali perché è in corso un procedimento per l'acquisizione di un parere sull'interesse storico e culturale di questa infrastruttura. Il ponte Marino è un ponte di una lunghezza limitatissima, soltanto di 30 metri, ma che insiste su un'infrastruttura fluviale del mio territorio e si trova situato sulla statale 12, dell'Abetone e del Brennero, oggetto di rilevante flusso di traffico, importante per tutti i traffici economici di questo territorio. Essendo questo ponte danneggiato, l'ANAS ha disposto il traffico alternato già dall'estate del 2017, e il traffico alternato su questo ponte determina grossi problemi alla fluidità del traffico nel territorio.

L'ANAS ha anche portato a termine il progetto, nel corso degli ultimi anni, della demolizione e ricostruzione di questo ponte, il progetto è già in fase esecutiva, e ha convocato la conferenza di servizi nei primi giorni del mese di settembre 2019, per poter arrivare, attraverso il procedimento semplificato della legge n. 241 del 1990, all'acquisizione di tutti i pareri delle autorità, degli istituti e delle istituzioni competenti, per poter poi procedere alla demolizione e ricostruzione. Va detto che, nel corso del procedimento, tutte le istituzioni coinvolte hanno dato un parere favorevole al progetto presentato dall'ANAS, quand'anche hanno presentato delle osservazioni, ma che non erano osservazioni ostative alla modalità della demolizione e della ricostruzione del ponte. Soltanto la sovrintendenza per i beni culturali competente per territorio, l'ultimo giorno prima del completamento dello spirare del termine per la fase di conferenza di servizi, ha fatto avere un parere negativo all'ANAS, dicendo che dal punto di vista della sovrintendenza non vi era rispetto delle modalità di costruzione che erano state quelle nei primi anni del Novecento di questo ponte, che è un'infrastruttura di bonifica - nel mio territorio sono numerosissime le infrastrutture di questo tipo -, e che la modalità di demolizione e di ricostruzione avrebbe dovuto essere più rispettosa delle modalità del costruito, facendo riferimento a quell'epoca storica. La sovrintendenza dice anche che è necessario, a suo parere, acquisire un parere dalla direzione competente del Ministero in ordine all'importanza storica di questo manufatto e alle modalità di demolizione e di ricostruzione.

L'ANAS, pur non condividendo questa impostazione della problematica da parte della sovrintendenza, facendo presente, peraltro, che attraverso canali interni al Ministero la sovrintendenza avrebbe potuto acquisire, all'interno del procedimento della conferenza di servizi, il parere del Ministero e che tutta la documentazione presente in atti avrebbe potuto determinare il Ministero nell'espressione del parere, sempre per un principio di semplificazione burocratica e di speditezza del procedimento amministrativo questo, segnalato dall'ANAS.

L'ANAS però, rispettosa delle indicazioni poste dalla sovrintendenza, ha sospeso il procedimento e ha chiesto al Ministero il parere. Questo, in base alle informazioni a nostra disposizione, è avvenuto nei primi giorni del febbraio 2020, e il Ministero ha 120 giorni a disposizione per l'emanazione del parere.

Data la situazione complessa di tutta quella parte del territorio, sulla quale insistono numerose infrastrutture, numerosi ponti, quasi tutti in condizioni critiche, l'ANAS a metà aprile ancora nelle more del procedimento, quindi a termine non spirato, ha segnalato al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, al gabinetto del Ministro, l'esigenza di una speditezza e di un eventuale parere precedente allo spirare del termine di 120 giorni, in considerazione della situazione nella quale si trova il territorio; anche perché nel frattempo l'infrastruttura ovviamente non migliora le proprie condizioni, sono in atto continui lavori di osservazione e anche di rafforzamento della struttura, che si teme possano portare alla chiusura del traffico dei carichi pesanti durante il corso del presente mese di agosto.

Questa infrastruttura, va segnalato, è estremamente importante per diverse ragioni. L'ho già detto, è importante per quanto riguarda la fluidità del traffico, del traffico delle merci; unisce due parti di territorio, unisce parti di territorio, tra le quali per esempio il distretto medicale di Mirandola, che sono molto importanti. Su questa infrastruttura spesso si trovano a transitare dei carichi eccezionali, che per la loro altezza possono trovare la possibilità di percorso e di raggiungere un'area rispetto ad un'altra senza trovare infrastrutture e ponti che possano impedire il traffico. Ecco quindi l'importanza di acquisire velocemente il parere del Ministero rispetto a questa infrastruttura, ed ecco la ragione fondamentale di questa interpellanza, con cui si chiede se il Ministero intenda dare questo parere, anche tenuto conto della circostanza che il termine dei 120 giorni è già spirato.

PRESIDENTE. La sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Lorenza Bonaccorsi, ha facoltà di rispondere.

LORENZA BONACCORSI, Sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e per il turismo. Signora Presidente, in riferimento all'interpellanza in oggetto e al rilievo di inerzia dell'amministrazione avanzata da ANAS Spa, si rappresenta che la società ANAS, delegata dal Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po, non ha correttamente concluso la procedura di richiesta di verifica dell'interesse culturale, ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo n. 42 del 2004 sul sistema beni tutelati, né tantomeno sino ad oggi risulta pervenuta presso il competente segretariato regionale la necessaria documentazione cartacea. Pertanto il relativo procedimento non risulta avviato.

Più in particolare si rappresenta che in data 13 gennaio 2020 la società ANAS ha richiesto alla Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio il rilascio di nuove credenziali di accesso ai fini della formalizzazione dell'istanza di verifica dell'interesse culturale. In ottemperanza a tale richiesta, in data 23 gennaio 2020 il segretariato regionale per la Lombardia competente al rilascio ha fornito ad ANAS nuove credenziali di accesso per il sistema beni tutelati, al fine di procedere alla formalizzazione dell'istanza stessa. Tuttavia, come già detto, la richiesta di verifica sul sistema applicativo non è mai stata correttamente conclusa dall'ente: di conseguenza, il relativo procedimento non risulta ancora avviato. Si fa presente infatti che, come stabilito dai decreti del 6 febbraio 2004 e del 25 gennaio 2005, riportati anche sulla pagina “verifica dell'interesse culturale” del sito www.benitutelati.it, per avviare il procedimento di verifica è necessario che l'ente proceda in primo luogo all'invio informatico, nel caso di specie non effettuato, e successivamente che stampi dal sistema web gli elenchi e le schede descrittive e li trasmetta al segretariato regionale e per conoscenza alla sovrintendenza competente. Inoltre il segretariato regionale della Lombardia riferisce che nessuna risposta è stata fornita da ANAS alle diverse e-mail inoltrate all'attenzione del responsabile per le comunicazioni di rito.

In ogni caso gli uffici competenti del Ministero e del segretariato regionale e della sovrintendenza sono a disposizione per fornire tutto il supporto necessario di cui la società ANAS possa aver bisogno al fine di concludere con successo la procedura in questione.

PRESIDENTE. L'onorevole Baroni ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.

ANNA LISA BARONI (FI). Presidente, non sono assolutamente soddisfatta. Verrebbe da dire: quousque tandem abutere patientia nostra, veramente, perché in questo caso si sta parlando di una mancanza di formalità, quando - sono certa di quello che ho scritto nella mia interpellanza - vi sono state comunicazioni ufficiali inviate al Ministero tramite la forma di PEC, e anche a metà aprile le richieste che sono state avanzate dall'ANAS nei confronti del Ministero, sono state avanzate attraverso comunicazioni ufficiali che sono assolutamente pervenute al Ministero.

I cittadini mantovani si trovano in una situazione nella quale, peraltro, svariate infrastrutture del loro territorio, tra le quali per esempio il ponte di San Benedetto sul Po, che è danneggiato e che è in fase di ricostruzione e c'è un contenzioso gravissimo tra la provincia di Mantova e l'impresa che si è resa appaltatrice delle opere, il ponte sul Po di Revere, che avrebbe anche bisogno di essere completamente ricostruito… Ecco, in questo caso si tratta di un ponte, come ho detto, di 30 metri, e ci si viene a dire in Aula oggi che non è stata correttamente presentata la domanda da parte di ANAS? Non mi risulta che vi siano state e-mail nei confronti di ANAS per chiedere chiarimenti, e comunque andrò a fondo rispetto a questa informazione che il sottosegretario ha dato questa mattina.

In questa situazione gli unici che vengono danneggiati gravemente sono i cittadini di un territorio, dei quali io mi faccio portavoce, i quali devono scegliere forse tra la propria incolumità e il mettere in ginocchio economicamente il proprio territorio? Si ricordi che questo è un territorio che è già stato danneggiato dal sisma del 2012, che non aveva colpito solo l'Emilia-Romagna, nel quale peraltro ci sono state gravissime perdite umane. Sono stata nel mio precedente incarico elettivo come consigliere regionale della Lombardia sub-commissario alla ricostruzione nominata dal governatore Maroni all'epoca, e quindi posso dire la fatica che queste popolazioni hanno compiuto per risollevarsi, ed oggi la ricostruzione da quel sisma è quasi all'85 per cento, quella di carattere privato, civili abitazioni e imprese. Mancano nettamente tutte le infrastrutture di questo territorio.

Ecco, io ritengo, e mi faccio portatrice verso il Ministero, che non si possa venire in Aula, non si possa dire che l'ANAS non ha correttamente uploadato o caricato la procedura o non ha formalmente svolto in maniera perfetta la propria procedura, quando ci sono le prove della richiesta di una sollecitazione al Ministero. Quello era il momento di mettersi in comunicazione gli uni con gli altri, quello era il momento di dare delle risposte nell'interesse dei cittadini italiani.

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