Camera dei Deputati - 3-02043 – Interrogazione sul bando di gara relativo alla realizzazione dei padiglioni dei centri di vaccinazione.

Camera dei Deputati - 3-02043 – Interrogazione a risposta orale presentata il 25 gennaio 2021.

Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

secondo quanto riportato nell'edizione del quotidiano Il Tempo di domenica 24 gennaio 2021 per i centri di vaccinazione il commissario Arcuri ha stanziato 8 milioni e 599.500 euro. «Ognuno dei 21 padiglioni – si spiega – dovrà avere la stessa dimensione: 315 metri quadrati. Il costo al metro quadro non dovrà superare i 1.300 euro. Calcolatrice alla mano, quindi, ciascuna di queste strutture verrà a costare 409.500 euro». Secondo quanto riportato i padiglioni potrebbero persino rimanere irrealizzati e rischiano di essere l'ennesimo spreco. Alla gara per realizzarli potranno partecipare solo poche aziende: il commissario Arcuri ha deciso di escludere tutte quelle che non si sono già aggiudicate forniture da almeno 154 milioni e 791 mila euro nello scorso triennio. «È evidente che, così, la platea dei candidati si assottiglierà notevolmente. – scrive Il Tempo – Anche perché chi vuole presentare un'offerta ha poco tempo a disposizione. Il progetto per costruire tutti i 21 padiglioni, uno in ogni capoluogo di regione, dovrà essere inviato alla struttura commissariale entro mercoledì 27 gennaio. Con l'impegno di “realizzarli tutti entro 30 giorni dall'avvio dell'esecuzione del contratto”. Una volta scaduto il termine di presentazione delle offerte, verrà nominata una commissione giudicatrice che sceglierà il progetto vincitore. Quindi, a meno che non si verifichino altri ritardi, i soli 21 padiglioni attualmente previsti dovrebbero vedere la luce a marzo. Ad andare su tutte le furie sono gli imprenditori che lavorano nel settore degli eventi. Si sentono inspiegabilmente ed arbitrariamente esclusi da Arcuri. Fanno parte di un settore pesantemente colpito dalle restrizioni del Governo, “totalmente fermo da marzo 2020 e senza ristori”, denunciano. Adesso scoprono che non possono nemmeno dare una mano nella lotta al COVID-19. L'associazione che li riunisce, la Filiera eventi unita (Feu), parla di “un bando accessibile a pochi, dai criteri inarrivabili e dai costi esorbitanti per la realizzazione ex novo di strutture che poi finiranno chissà dove”. Invece, queste aziende ricordano che hanno le strutture necessarie “già pronte e ferme nei magazzini a cifre assolutamente convenienti e adeguate a consentire la vaccinazione di massa”. Il presidente Adriano Ceccotti non comprende, ad esempio, per quale motivo sia stato inserito il criterio della pianta circolare: “Le installazioni commerciali rettangolari e quadrate non andavano bene? Non c'è bisogno di tensostrutture fighette, non serve una primula, ma solo un luogo adeguato dove vaccinarsi”» –:

se trovi conferma la notizia sui costi e sui criteri per l'aggiudicazione della gara per i suddetti padiglioni;

quali criteri il commissario abbia seguito per selezionare la platea di imprese realizzatrici e per quali ragioni si sia stabilito di escludere quelle che si sono aggiudicate forniture inferiori a 154 milioni e 791 mila euro nello scorso triennio;

quante e quali imprese in regola con il bando di gara abbiano partecipato;

come si intenda procedere nel caso in cui la gara di aggiudicazione vada deserta;

se e quando si intenda bandire la gara per i restanti 1.479 padiglioni promessi.
(3-02043)

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