Camera dei Deputati - 4-06296 -Interrogazione sul divieto di utilizzo delle cappelliere preposte al deposito del bagaglio a mano imposto dall’ENAC, ed i disagi ai musicisti professionisti.

Camera dei Deputati - 4-06296 -Interrogazione a risposta scritta presentata il 13 luglio 2020.

 — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

l'Enac, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale e a seguito delle indicazioni fornite dal Ministero della salute e dal Comitato tecnico-scientifico per la gestione dell'emergenza, ha assunto iniziative di carattere straordinario e urgente finalizzate a garantire misure di flessibilità atte a mantenere un livello adeguato di sicurezza nel settore dell'aviazione civile;

tra le varie misure adottate, l'Ente per l'aviazione civile ha disposto il divieto assoluto, sui voli dove non venga effettuato il distanziamento sociale a bordo, di utilizzo delle cappelliere preposte al deposito del bagaglio a mano e posizionate nella fusoliera dell'aereo;

questa limitazione ha comportato notevoli disagi a tutti i passeggeri, ma ha penalizzato, in particolare, i musicisti professionisti. Questi soggetti, infatti, sono soliti trasportare proprio nel bagaglio a mano gli strumenti musicali dei quali si avvalgono per lo svolgimento della propria attività professionale;

il musicista, come noto, non si separa mai dal proprio strumento, cui riconosce un valore incommensurabile. Per meglio comprendere il legame tra l'artista e il proprio attrezzo, basti pensare che molti suonatori, per tutta la propria carriera, utilizzano il medesimo strumento musicale;

in adempimento alla disposizione, questi soggetti si sono così inizialmente trovati a imbarcare nella stiva dell'aereo la propria attrezzatura, con il rischio concreto di vederla danneggiata o, peggio, di non trovarla una volta giunti a destinazione, subendo un danno irreparabile;

successivamente, per evitare i pericoli che comportava il deposito dei beni nella stiva, gli artisti hanno provveduto ad acquistare per ogni volo un ulteriore biglietto aereo, esclusivamente dedicato al trasporto dello strumento musicale. Appare evidente come, dopo mesi di totale inattività, questi professionisti non possano essere gravati di una spesa così onerosa ed evitabile;

per ovviare alla problematica basterebbe, infatti, che si occupasse il personale di bordo, al momento del check-in aeroportuale, di prendere in consegna gli strumenti musicali e di disporli nelle cappelliere prima dell'ingresso dei passeggeri, per poi recuperarli non appena dall'aereo siano nuovamente scese tutte le persone;

dalla disposizione in questione risultano poi particolarmente colpiti i musicisti e gli organizzatori di eventi residenti in Sardegna, che sono praticamente costretti a usare il trasporto aereo per lavorare nel resto del territorio nazionale e, attualmente, sono penalizzati rispetto ai loro colleghi che lavorano sulla penisola, che possano ovviare spostandosi con mezzi diversi –:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per evitare il disagio, anche di natura economica, creato ai musicisti che utilizzino il trasporto aereo per i propri spostamenti professionali;

quali iniziative di competenza intenda intraprendere per evitare che i musicisti professionisti e gli organizzatori di eventi residenti in Sardegna risultino penalizzati rispetto a chi lavora nel settore della musica e degli spettacoli dal vivo nella penisola.

(4-06296)

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