Camera dei Deputati- 5-02941 – Interrogazione sulla sperimentazione del progetto «Inps PER tutti». RITIRATA

Camera dei Deputati- 5-02941 – Interrogazione a risposta in Commissione presentata il 21 ottobre 2019.

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

con messaggio n. 3449 del 24 settembre 2019, l'Inps ha avviato la sperimentazione del progetto cosiddetto «Inps PER tutti», la cui idea «nasce dalla volontà di rendere più accessibili e, dunque, effettive, concrete ed esigibili tutte le prestazioni cui gli utenti abbiano diritto»;

stante il messaggio «L'intento dell'istituto è, dunque, quello di promuovere azioni mirate, raggiungendo i soggetti più poveri ed emarginati, recandosi nei luoghi di lavoro in cui gli stessi si trovano, in modo da poter offrire loro supporto, individuare i loro bisogni e le eventuali prestazioni a loro spettanti, sino a raccogliere le relative domande in perfetta coerenza con quanto previsto dal decreto-legge n. 4 del 2019, (...) che ha istituito, (...) il Reddito di cittadinanza (...) L'originalità dell'iniziativa (...) sta nel fatto che (...) non sono i cittadini a cercare l'istituto, ma è l'Inps a raggiungerli»;

la sperimentazione vedrà coinvolte, in prima battuta, le sedi Inps di Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino, dove, stante il Messaggio Inps, l'istituto «intende promuovere, da subito, iniziative in favore dei cittadini senza fissa dimora, allo scopo di consentire la diffusione del Reddito di cittadinanza e delle altre prestazioni erogate dall'Inps. (...) Nell'ambito del progetto (...) i potenziali beneficiari Rdc o di altre prestazioni assistenziali saranno intercettati direttamente nei luoghi in cui tipicamente sono soliti ritrovarsi (ad esempio, nelle mense, nelle stazioni e terminali di viaggio delle principali città italiane)»;

a parere degli interroganti le finalità ed il modus operandi di tale progetto Inps sono di una gravità inaudita in quanto a rischio di trasformare il reddito di cittadinanza e tutte le prestazioni assistenziali erogate dall'istituto in misure assistenziali per immigrati clandestini, con l'aggravante che sia l'Ente previdenziale italiano a farsene promotore;

il progetto, a giudizio degli interroganti, appare come una «S-vendita a domicilio» di una misura intesa, nella ratio del legislatore, quale strumento di politica attiva dei lavoro configurandola – di fatto – quale misura assistenziale tout court;

ad oggi sono già stati registrati diversi episodi di cronaca sulle criticità che ruotano intorno al reddito di cittadinanza e sui percettori che ne beneficiano indebitamente (secondo quanto pubblicato su Il Sole 24 Ore del 24 settembre 2019, medesima data del messaggio Inps, un'operazione delle fiamme gialle ha dimostrato come circa il 60/70 per cento dei soggetti beneficiari nei fatti non avesse diritto ad ottenerlo);

peraltro, a tutt'oggi, il Reddito di cittadinanza si configura esclusivamente come misura assistenziale, considerato che il sistema delle offerte di lavoro non è neanche partito, a danno di chi cerca concretamente di inserirsi nel mercato del lavoro –:

quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato circa il Messaggio Inps citato in premessa, considerato anche che, per gli interroganti, il relativo progetto appare, di fatto, come la risposta dell'Inps alla dichiarazione del Presidente del Consiglio dei ministri alla kermesse 5 stelle «daremo lavoro a migliaia di africani».

(5-02941)

Sulla sperimentazione del progetto «Inps PER tutti» - Interrogazione a risposta in commissione n. 5-02941 presentata  il 21 ottobre 2019, ritirata il 5 novembre 2019.

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