Camera dei Deputati – 5-05141 – Interrogazione sul cosiddetto programma «cashback», il quale prevede un rimborso per acquisti effettuati con carte e app di pagamento. RISPOSTA

Camera dei Deputati – 5-05141 – Interrogazione a risposta immediata in Commissione presentata il 9 dicembre 2020.

Al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione. — Per sapere – premesso che:

dall'8 dicembre 2020 è attivo il cosiddetto programma «cashback» che prevede la possibilità di ottenere un rimborso fino ad un massimo di 150 euro a sessione per acquisti effettuati con carte e app di pagamento;

la finalità di tale progetto, oltre a quella di natura fiscale di rendere tracciabili il maggior numero di transazioni commerciali, è quella di diffondere il più possibile la cultura della digitalizzazione e il ricorso a strumenti digitali da parte dei cittadini;

nel corso della giornata del 7 dicembre 2020, come riportato da organi di stampa e come ammesso da Pago Pa spa, società che gestisce la app Io, si sono registrati notevoli problemi per la registrazione delle carte di pagamento sulla app messa a disposizione per effettuare la procedura prevista;

a seguito dell'alto numero di richieste di accesso in un lasso di tempo relativamente ristretto, si è verificato un blocco del funzionamento della App Io che ha impedito ad un gran numero di persone di registrare le proprie carte di pagamento;

non è la prima volta che si registrano stalli nel funzionamento di applicazioni e misure digitali richieste per l'accesso a misure di vantaggio ampiamente pubblicizzate dal Governo e, conseguentemente, molto attese dai cittadini, come si è verificato nel caso delle registrazioni informatiche per accedere al cosiddetto bonus biciclette, oppure nel caso del sito Inps per l'accesso alle indennità da seicento euro;

i continui e ripetuti malfunzionamenti delle piattaforme digitali per l'accesso a misure che impongono una registrazione rischiano di produrre una dannosa sfiducia da parte dei cittadini nei confronti della diffusione della digitalizzazione che invece il Governo, anche con la nomina di un ministro ad hoc, vuole diffondere;

l'elevato numero di accessi che si registrano in tali occasioni non può essere considerata una giustificazione, sia perché l'ampiezza della platea è ampiamente preventivabile, sia perché, come nel caso dell'app IO è stata creata un'apposita società pubblica come Pago Pa Spa –:

quali iniziative di competenza intenda assumere il Ministro interrogato al fine di garantire l'efficiente funzionamento degli strumenti digitali con i quali i cittadini debbono interfacciarsi per accedere a misure e servizi messi a disposizione dal Governo, eliminando i disservizi che si sono verificati da ultimo con la app IO, e quali iniziative specifiche intenda assumere in materia di digitalizzazione nel settore specifico dei trasporti.
(5-05141)

CAMERA DEI DEPUTATI

Giovedì 10 dicembre 2020

Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 10 dicembre 2020. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA. – Interviene la Ministra per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano.

La seduta comincia alle 13.

5-05141 Mulè: Ripetuti malfunzionamenti delle piattaforme digitali per i cittadini e iniziative per la digitalizzazione nel settore dei trasporti.

Giorgio MULÈ (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

La ministra Paola PISANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Giorgio MULÈ (FI), replicando, esprime apprezzamento per le parole espresse dalla ministra, che ha quantomeno cercato di scusarsi per i gravi disservizi relativi al funzionamento dell'applicazione IO, apprezzando lo sforzo e sottolineando come ben diverso sia in genere l'atteggiamento del Presidente del Consiglio. In ogni caso si dichiara insoddisfatto della risposta fornita, evidenziando come, a causa dei malfunzionamenti del sistema, i cittadini corrano il rischio di perdere i benefici del cashback nello stringente limite temporale previsto. Nel segnalare inoltre numerose difficoltà anche per l'ottenimento dell'identità digitale, auspica quindi il governo voglia valutare la proroga del termine di conclusione del periodo sperimentale al fine di assicurare a tutti cittadini, a parità
di condizioni, di accedere ai benefici previsti.

La seduta termina alle 13.35.

5-05141 Mulè: Ripetuti malfunzionamenti delle piattaforme digitali per i cittadini e iniziative per la digitalizzazione nel settore dei trasporti.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Il 7, 8 e 9 dicembre rallentamenti nella raccolta di adesioni al programma denominato «Cashback», che prevede rimborsi su acquisti senza pagamenti in contanti, hanno riguardato una componente del cosiddetto «pay management» di Sia. La Società per azioni Sia è l'azienda che gestisce la sezione «Portafoglio» dell'applicazione «Io» nel rispetto dello standard «Payment Card Industry» per la sicurezza dei dati dei titolari di carta di pagamento. La componente in questione era commisurata a gestire flussi importanti e tuttavia in misura non sufficiente rispetto all'enorme carico di traffico ricevuto. I disagi si sono verificati nell'inserimento delle carte di credito sui circuiti internazionali legati a limiti infrastrutturali del Partner tecnologico Sia con il quale stiamo lavorando per risolvere queste limitazioni. I rallentamenti non sono dovuti a componenti dell'app «Io».
È dettaglio da non trascurare che ciò sia avvenuto all'inizio della fase compresa tra 8 e 31 dicembre definita «sperimentale» dal decreto 24 novembre 2020, n. 156 che ha istituito il «Cashback». Ciò comunque non ha indotto certo a non dare peso ai disagi affrontati dagli utenti. Fonti di Palazzo Chigi hanno informato i giornalisti dei lavori che erano in corso per eliminare disservizi e rivolto scuse agli utenti. Ad oggi il TOTALE UTENTI CASHBACK è 3.232.912 mentre le CARTE caricate nell'applicazione sono 2.701.893.
Il programma «Cashback» è uno dei progetti più innovativi, estesi e complessi sin qui realizzato in Italia e in Europa nel settore dei pagamenti. Si tratta di un'infrastruttura che consentirà molteplici utilizzi di interesse pubblico, come la fatturazione automatica, con benefici per la collettività.
Quanto accaduto ci ricorda una situazione che segnalo da tempo, e sulla quale ho chiesto e chiedo, il contributo proficuo anche di forze dell'opposizione, le quali, per le precedenti esperienze di governo, non possono non esserne consapevoli.
Nel nostro Paese la domanda di digitalizzazione sale e le strutture dello Stato devono aggiornarsi per soddisfare questa richiesta. Il Governo è impegnato in un percorso che per motivi oggettivi – limitatezza delle disponibilità finanziarie, stratificazioni di normative in parte desuete e tuttavia vigenti e perciò da rispettare, complessità della macchina pubblica – sarebbe illusorio se definissimo breve e rettilineo. Occorre andare avanti. Oggi sono oltre otto milioni le persone dotate dell'app «Io». Prima dell'aprile scorso l'app non esisteva.
Ben venga il confronto ma nella consapevolezza comune di dover superare inerzie e ritardi accumulati dal nostro Paese. I finanziamenti che verranno assegnati dall'Unione Europea all'Italia con piano Next Generation Eu vanno impiegati per superarli. Agisco e agirò affinché le prossime fasi del confronto parlamentare segnino, su questo, convergenze.
Sui programmi esaminati con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che apprezzo, affiderei a chi lo rappresenta risposte più circostanziate in materia.

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