Ambiente ed energia, pacchetto di infrazioni mensile.
Ambiente ed energia, pacchetto di infrazioni mensile
12.02.2020 Commissione europea -
Valutazioni dell'impatto ambientale: la Commissione invita l'ITALIA a correggere le norme nazionali.
La Commissione esorta l'Italia ad allineare la legislazione nazionale alla direttiva concernente la valutazione dell'impatto ambientale (direttiva VIA 2011/92/UE). La direttiva garantisce che l'impatto ambientale dei progetti pubblici e privati sia valutato prima del rilascio dell'autorizzazione. Nell'aprile 2014 è stata adottata la nuova normativa dell'UE (direttiva 2014/52/UE), che riduce gli oneri amministrativi, migliora il livello di protezione dell'ambiente e rende nel contempo più solide, prevedibili e sostenibili le decisioni economiche sugli investimenti pubblici e privati. In Italia le carenze nel diritto nazionale riguardano, tra l'altro, le modalità di consultazione del pubblico, le norme che disciplinano le consultazioni transfrontaliere nel caso dei progetti proposti in Italia che potrebbero interessare altri Stati membri, la comunicazione di informazioni pratiche sull'accesso alla giustizia e i sistemi messi in atto per evitare i conflitti di interesse. La Commissione ha pertanto deciso oggi di inviare una lettera di costituzione in mora all'Italia, che dispone di 2 mesi per rispondere e correggere la propria legislazione. In caso contrario, la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato alle autorità italiane.
Efficienza energetica: la Commissione esorta la CROAZIA a rispettare l'obbligo di riferire in merito agli obiettivi di efficienza energetica
La Commissione europea ha deciso oggi di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora alla Croazia per non aver rispettato l'obbligo di riferire in merito ai progressi verso la realizzazione degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.
La Croazia non ha ancora presentato la sua relazione annuale del 2019 sui progressi compiuti, che doveva pervenire entro il 30 aprile 2019, come previsto dalla direttiva sull'efficienza energetica (2012/27/UE). Senza la relazione la Commissione europea non può valutare i progressi conseguiti, individualmente e collettivamente, dagli Stati membri, nella realizzazione degli obiettivi di efficienza energetica dell'UE per il 2020. Il fatto di non disporre di un quadro completo non consente inoltre all'Unione europea di adeguare, se necessario, le proprie politiche e misure per raggiungere gli obiettivi comuni di efficienza energetica, che sono essenziali nella lotta contro i cambiamenti climatici. La Croazia dispone ora di 2 mesi per rispondere alla Commissione; in caso contrario, quest'ultima potrà decidere di inviare un parere motivato.
Per il Pacchetto completo delle infrazioni
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/inf_20_202