Commissione europea, Pacchetto infrazioni di aprile: decisioni principali,

Commissione europea, Pacchetto infrazioni di aprile: decisioni principali

Lettera di costituzione in mora

Sicurezza aerea: la Commissione invita la SPAGNA ad applicare correttamente la legislazione dell'UE

La Commissione ha deciso oggi l'invio di una lettera di costituzione in mora alla Spagna (INFR(2022)2001) per la non corretta applicazione del regolamento (UE) 2018/1139 sull'aviazione civile e sull'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea, e del regolamento (UE) n. 1178/2011 che riguarda gli equipaggi dell'aviazione civile. Per la concessione di una base permanente in Spagna, tale Stato impone la reimmatricolazione nel paese degli aeromobili già immatricolati in altri Stati membri o in paesi terzi, anche se sono disciplinati dal regolamento (UE) 2018/1139 che dispone il riconoscimento delle dichiarazioni e dei certificati emessi nel rispetto delle sue condizioni. Il regolamento (UE) n. 1178/2011 specifica i requisiti degli aeromobili utilizzati dalle organizzazioni di addestramento al volo. L'obbligo di reimmatricolazione imposto dalla Spagna per quanto riguarda determinati aeromobili costituisce una prescrizione aggiuntiva, che è di ostacolo all'armonizzazione necessaria per garantire un livello uniformemente elevato di sicurezza dell'aviazione civile nell'Unione, oltre a violare il diritto degli operatori di aeromobili immatricolati in altri Stati membri o in paesi terzi di basare tali aeromobili in Spagna. La Spagna dispone ora di 2 mesi per rispondere alle argomentazioni formulate dalla Commissione, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.

Pareri motivati

Trasporto su strada: la Commissione invita BULGARIA, CIPRO, CECHIA, UNGHERIA e SVEZIA a recepire le norme sugli obiettivi per i veicoli puliti

La Commissione ha deciso in data odierna di inviare pareri motivati a Bulgaria (INFR(2021)0378), Cipro (INFR(2021)0386), Cechia INFR(2021)0393), Ungheria (INFR(2021)0437) e Svezia (INFR(2021)0501) per l'omessa comunicazione delle rispettive misure nazionali di recepimento delle norme dell'UE sugli appalti pubblici per veicoli puliti (direttiva (UE) 2019/1161). La direttiva sulla promozione dei veicoli puliti fissa obiettivi nazionali per gli appalti pubblici di veicoli puliti, stabilendo una percentuale minima di tali veicoli rispetto al numero totale di veicoli oggetti di appalto pubblico in uno Stato membro durante i periodi di riferimento 2021-2025 e 2026-2030. Esistono obiettivi distinti per autovetture, furgoni, autocarri e autobus, compreso un obiettivo secondario specifico per gli autobus a emissioni zero; la direttiva lascia agli Stati membri piena flessibilità di decidere come ripartire l'implementazione all'interno del loro territorio. Gli Stati membri erano tenuti a recepire la direttiva nel diritto nazionale entro il 2 agosto 2021. I paesi interessati dispongono ora di 2 mesi per rispondere ai pareri motivati, trascorsi i quali la Commissione potrà deferirli alla Corte di giustizia dell'UE.

Trasporto marittimo: la Commissione invita AUSTRIA, CIPRO, PAESI BASSI, POLONIA e SVEZIA a recepire le norme riguardanti i rifiuti delle navi

La Commissione ha deciso oggi di inviare pareri motivati all'Austria (INFR (2021)0138), a Cipro (INFR(2021)0174), ai Paesi Bassi (INFR(2021)0311), alla Polonia (INFR(2021/0322)e alla Svezia (INFR(2021/0347)per l'omessa comunicazione delle rispettive misure nazionali di recepimento delle norme dell'UE sugli impianti portuali di raccolta per il conferimento di rifiuti delle navi (direttiva (UE) 2019/883). La direttiva sugli impianti portuali di raccolta è finalizzata ad impedire l'inquinamento marino causato dalle navi, garantendo che i rifiuti prodotti a bordo non siano scaricati in mare bensì raccolti nei porti, che devono essere dotati di impianti per il trattamento di vari tipi di rifiuti in modo che sia possibile gestirli correttamente. Le disposizioni riguardano l'adeguatezza degli impianti, i tipi di rifiuti da raccogliere, i piani di raccolta e di gestione dei rifiuti che tutti i porti devono redigere, come anche l'obbligo di ispezionare il 15 % delle navi che fanno scalo nei porti di ogni Stato membro. Gli Stati membri erano tenuti a recepire la direttiva nel loro ordinamento interno entro il 28 giugno 2021. Detti Stati membri dispongono ora di 2 mesi per rispondere ai pareri motivati, trascorsi i quali la Commissione potrà deferirli alla Corte di giustizia dell'Unione europea.

Sicurezza aerea: la Commissione invita la DANIMARCA a rispettare le norme sugli aeromobili immatricolati all'estero

La Commissione ha deciso oggi di inviare un parere motivato alla Danimarca (INFR(2020)4056) invitandola a non imporre più la reimmatricolazione in Danimarca degli aeromobili utilizzati a fini non commerciali, rientranti nell'ambito di applicazione del regolamento (UE) 2018/1139 e già immatricolati in altri Stati membri o paesi terzi, affinché questi possano avere una base permanente in Danimarca. L'obbligo di reimmatricolazione di tali aeromobili pregiudica la libera prestazione di servizi sancita dall'articolo 56 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e la libera circolazione delle merci sancita dall'articolo 34 TFUE, entrambi tutelati anche dal regolamento (UE) 2018/1139. Il regolamento (UE) 2018/1139 facilita la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali in relazione all'aviazione civile. A tal fine, esso impone il riconoscimento delle dichiarazioni e dei certificati rilasciati in base alle sue condizioni. Il regolamento si applica agli aeromobili immatricolati nell'Unione, nonché agli aeromobili immatricolati in un paese terzo ma impiegati da un operatore stabilito, residente o avente il luogo principale delle attività in un territorio cui si applicano i trattati. La Danimarca ha acconsentito a modificare le proprie prassi amministrative per quanto riguarda gli aeromobili immatricolati in altri Stati membri dell'UE. Tuttavia la base giuridica nazionale di tali prassi non è ancora stata modificata, circostanza che costituisce una violazione in corso. La Danimarca persevera nell'applicare tali prassi restrittive per quanto riguarda gli aeromobili immatricolati in paesi terzi. La Danimarca dispone ora di 2 mesi per rispondere alle argomentazioni formulate dalla Commissione, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'UE.

Maggiori info qui https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/inf_22_1769

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