Camera - 5-03635 – Interrogazione Sulla nomina di Daniela Saitta, già rappresentante degli obbligazionisti di Atlantia spa, a commissaria dell'Asp di Cosenza e degli altri commissari governativi.

Camera - 5-03635 – Interrogazione a risposta in Commissione presentata il 19 febbraio 2020

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

dopo l'emergenza conseguente anche a illegalità diffuse, la sanità calabrese è commissariata per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo;

di recente Daniela Saitta, professore nell'Università La Sapienza di Roma, commercialista con studio nella capitale e già rappresentante degli obbligazionisti di Atlantia spa, è stata nominata commissaria dell'Asp di Cosenza, ma nel suo curriculum non figura il possesso di esperienza in materia di organizzazione e gestione sanitaria, precipuamente richiesto per codesto ruolo dal decreto-legge n. 35/2019 come convertito;

tale nomina è stata contestata pure dall'Ordine dei medici della provincia di Cosenza;

insediatasi alla direzione dell'Asp cosentina, con determinazione n. 15/2020 del 17 gennaio 2020 recante «Costituzione segreteria ufficio del Commissario» e previa selezione intuitu personae, Saitta ha affidato incarico di collaborazione ad un commercialista, già in rapporti professionali con azienda del gruppo iGreco, proprietario di cliniche convenzionate con l'Asp medesima, e a un avvocato, entrambi estranei all'organico dell'azienda sanitaria in predicato, con la motivazione di destinare alle originarie mansioni il personale della stessa Asp, «rimasto sottratto agli uffici di originaria appartenenza», benché per effetto del Dca n. 117/2017, di approvazione dell'atto aziendale dell'azienda medesima, tra gli uffici di diretta collaborazione del direttore generale sia previsto l'ufficio di segreteria, composto da personale interno;

nella summenzionata fattispecie si potrebbe dunque, profilare, ad avviso dell'interrogante, danno all'erario;

con propria deliberazione, n. 199/2020 del 14 febbraio 2020, la stessa Saitta ha conferito alla figlia, sua collaboratrice presso il proprio studio commerciale, un incarico di collaborazione all'interno dell'Asp di Cosenza;

la suddetta deliberazione è stata subito ritirata in autotutela, con il che di fatto Saitta ha riconosciuto il proprio errore;

stando alla deliberazione n. 199/2020, pare che la commissaria Saitta continui a esercitare la libera professione di commercialista, benché il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 31 maggio 2001 abbia stabilito che il rapporto di lavoro del direttore generale – cui anche dall'Anac è assimilato quello di commissario aziendale come da deliberazione della stessa autorità, n. 66 del 2 settembre 2015 – di un'azienda pubblica della salute è esclusivo;

con nota del 20 gennaio 2020 del deputato Francesco Sapia, è stato richiesto ai commissari alla sanità calabrese di annullare la riferita determinazione n. 15/2020, al momento senza risposta –:

se il Governo non ritenga necessario e urgente, anche come indubbio segnale di legalità, adottare le iniziative di competenza per la sostituzione del commissario dell'asp di Cosenza e dei commissari governativi per l'attuazione del piano di rientro del disavanzo sanitario calabrese.
(5-03635)

Contenuto pubblico