Camera dei Deputati - 2-00160 - Interpellanza su iniziative di competenza volte a prevedere una disciplina più stringente circa l'uso della fascia tricolore, anche alla luce della vicenda che ha visto coinvolto un assessore di Scandicci (Firenze). RISPOSTA

Camera dei Deputati - 2-00160 - Interpellanza presentata il 5 novembre 2018.

  Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

l'assessore all'istruzione di Scandicci Djye Ndiaye ha posato per uno spot pubblicitario del marchio Benetton utilizzando nella fotografia la fascia tricolore; ad avviso dell'interpellante, questo modo di «utilizzare» le istituzioni e la fascia tricolore è indegno e dimostra una grave mancanza di senso dello Stato e di rispetto delle istituzioni; il gruppo Benetton è stato al centro del dibattito politico per le concessioni autostradali a condizioni particolarmente agevolate; proprio in questi giorni ricorre il centenario della vittoria della prima guerra mondiale –:

se intenda adottare le iniziative di competenza, anche normative, volte a prevedere una disciplina più stringente dell'uso della fascia tricolore che consenta di evitare situazioni inopportune come quella di cui in premessa.
(2-00160) 

Camera dei Deputati

Martedì 21 luglio 2020

Iniziative di competenza volte a prevedere una disciplina più stringente circa l'uso della fascia tricolore, anche alla luce della vicenda che ha visto coinvolto un assessore di Scandicci (Firenze) 

PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza Donzelli n. 2-00160 (Vedi l'allegato A).

Chiedo al deputato Giovanni Donzelli se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica.

GIOVANNI DONZELLI (FDI). Grazie, Presidente. Ricostruendo brevemente i fatti, nel novembre 2018 un assessore del comune di Scandicci si è prestato a utilizzare la fascia tricolore per una pubblicità a una ditta privata. Detto così ovviamente chiunque si sarebbe scandalizzato, chiunque avrebbe parlato ovviamente di un uso indegno, di un uso inappropriato, di un abuso d'ufficio, di un'offesa al simbolo delle istituzioni, perché ovviamente la fascia tricolore del sindaco non può essere utilizzata per pubblicizzare una ditta privata. Qual è però il fatto?

Il fatto è che si tratta di un assessore nato in Senegal, Ndiaye, che ha posato, fotografata da Oliviero Toscani, per Benetton e ovviamente, a questo punto, davanti a queste tre cose per la sinistra andava benissimo. Per il sindaco di Scandicci era giusto, anzi si è definito orgoglioso di questo gesto. Siamo arrivati a vedere il Partito Democratico, in questo momento partito di Governo della nazione, che osannava il gesto di questo assessore che posava per la ditta privata Benetton fotografata da Oliviero Toscani con la fascia tricolore; quindi, faceva pubblicità a una società privata utilizzando il simbolo delle nostre istituzioni.

Ovviamente, noi presentammo immediata interrogazione parlamentare in seguito alla quale comunque rispose il prefetto di Firenze con una lettera al sindaco confermando i nostri dubbi e dicendo chiaramente che, riguardo al ruolo dell'assessore, non era corretto quanto diceva il sindaco in seguito alle osservazioni alla mia interpellanza che oggi discutiamo. Il prefetto di Firenze diceva anche che l'uso del tricolore, anche per delega dello stesso sindaco, da parte di altri soggetti, seppure incardinati nell'amministrazione comunale, non appare in linea con il dettato normativo come nel caso di specie.

Quindi, questo assessore ha infranto la legge, umiliato il tricolore, umiliato il suo ruolo istituzionale e il partito di Governo della nazione in questo momento, il Partito Democratico che governa il comune di Scandicci, si è detto orgoglioso di questo gesto.

Allora, chiedo al Governo oggi di spiegarci come stanno le cose; se, secondo il Governo, è corretto usare la fascia tricolore per fare pubblicità ai privati tutti; se è corretto da parte di qualunque assessore o se in questo caso piace ed è consentito solo se l'assessore è del Senegal, a fotografare è Oliviero Toscani e la ditta che ne beneficia sono i Benetton.

Ricordo poi in tutto questo che ovviamente è facile oggi dire “ma no, non c'è, i Benetton, non è mai stato fatto un regalo su Autostrade”: si regala addirittura il proprio assessore a posare con la fascia tricolore per fare pubblicità alla ditta privata dei Benetton e poi ci stupiamo che gli avete regalato Autostrade sulla pelle dei cittadini italiani.

Quindi, siamo a chiedere al Governo di spiegarci cosa intende fare per difendere l'uso della fascia tricolore in tutti i comuni anche se, ahimè, chi si trova a infrangere la normativa è un assessore nato in Senegal, fotografato da Oliviero Toscani che pubblicizza per i vostri amici Benetton (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'Interno, Matteo Mauri, ha facoltà di rispondere.

MATTEO MAURI, Sottosegretario di Stato per l'Interno. Grazie, Presidente. Onorevoli deputati, con l'interpellanza all'ordine del giorno l'onorevole interpellante Donzelli richiama l'attenzione sul tema del corretto uso della fascia tricolore da parte degli amministratori comunali.

Al riguardo, ricordo che l'articolo 50 del testo unico degli enti locali stabilisce che distintivo del sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune. Con circolare del Ministero dell'Interno del 4 novembre 1998 indirizzata ai prefetti è stato inoltre evidenziato come l'uso della fascia tricolore da parte del soggetto che rappresenta la comunità locale si caratterizza per il suo alto valore simbolico. L'alto ruolo istituzionale svolto dal sindaco impone pertanto un uso corretto e conveniente della fascia tricolore.

Secondo la circolare viene attribuito ad un elemento simbolico una specifica funzione che è distintiva, siccome finalizzata a rendere palese la differenza tra il sindaco e gli altri titolari di pubbliche cariche e che, nel contempo, sottolinea l'impegno che il sindaco si assume nei confronti dello Stato e della comunità locale.

Nel predetto atto di indirizzo viene anche precisato che, nell'uso corrente si è affermata la consuetudine che il sindaco indossi la fascia in tutte le occasioni ufficiali in qualunque veste intervenga.

Restano validi poi gli utilizzi stabiliti da esplicite previsioni normative come quelle di cui all'articolo 60 del decreto del Presidente della Repubblica del 3 novembre 2000 ove, in ragione della particolarità delle funzioni espletate, si prevede che l'ufficiale dello stato civile nel celebrare il matrimonio e nel costituire l'unione civile deve indossare la fascia tricolore.

In relazione al fatto specifico richiamato nell'interpellanza si rappresenta che il sindaco di Scandicci ha comunicato che, nel giugno 2018, l'assessore Diye Ndiaye, cittadina italiana di origine senegalese, ha ricevuto una proposta per la partecipazione ad una campagna di comunicazione dedicata al tema dell'integrazione come valore. Detta campagna prevedeva il ritratto di un gruppo di persone affermatesi in ambiti quali la medicina, l'avvocatura, le forze dell'ordine, la pubblica amministrazione.

Il sindaco ha riferito di aver giudicato opportuna tale partecipazione perché relativa ad un'iniziativa culturale di cui condivideva i contenuti, per la necessità di testimoniare i valori positivi dell'integrazione e per l'immagine di un'Italia che cambia e si arricchisce di persone e di storie diverse, che si adattano, convivono, interagiscono e contribuiscono direttamente alla guida politica, amministrativa e professionale di intere comunità di cittadini.

Il sindaco ha poi chiarito di aver scelto l'assessore Diye Ndiaye nella sua veste di assessore della città di Scandicci per la fiducia che riponeva in lei e per il messaggio che avrebbe potuto veicolare ai bambini e ai ragazzi delle scuole tramite la sua persona, la sua storia, le sue competenze. Il sindaco ha reso noto di aver ricevuto assicurazioni sul fatto che la citata campagna, che sarebbe stata motivata dal valore esclusivamente simbolico e non avrebbe previsto ovviamente alcun tipo di compenso, non sarebbe stata connotata da pubblicizzazione a fini commerciali ma caratterizzata dalla quotidianità dei protagonisti, con i loro abiti abituali, e pertanto ha espresso il proprio assenso alla partecipazione dell'assessore. Sulla questione è intervenuto il prefetto di Firenze, che ha ricordato al sindaco di Scandicci, con apposita comunicazione, le regole che disciplinano la materia, in particolare il contenuto della circolare ministeriale cui ho fatto riferimento in precedenza. Nella circostanza, il prefetto ha anche ricordato che, ai sensi della legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001, per le autonomie locali vi è anche possibilità di disciplinare, con normazione regolamentare, l'utilizzo di propri segni distintivi, anche a scopi di rappresentanza, senza ricorrere all'uso della fascia tricolore.

PRESIDENTE. Il deputato Giovanni Donzelli ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.

GIOVANNI DONZELLI (FDI). Presidente, sono gravemente ferito dalla risposta che mi è arrivata dal Governo, perché il Governo non ha risposto, ha rielencato i fatti, non ha preso le distanze dal sindaco e ha confermato quello che ha detto il prefetto. Cioè, ricapitolando brevemente, perché magari ci siamo distratti: l'assessore al comune di Scandicci posa per una ditta privata per fare una pubblicità a una ditta privata con la fascia tricolore, portando quindi un vantaggio economico a una ditta privata utilizzando la fascia tricolore, che è chiaramente non consentito dalla legge! Cos'è che invece piace a questo Governo sinistro che ci troviamo davanti e che viene anche oggi a difendere il sindaco di Scandicci, sempre del Partito Democratico? Piace tutto questo, perché l'assessore in questione è nata in Senegal, l'assessore in questione è stata fotografata da Oliviero Toscani, che passa le sue giornate ad offendere Giorgia Meloni - perché allora va bene se è fotografata da Oliviero Toscani -, e pubblicizza Benetton. Eccolo qua, col simbolo di una ditta commerciale (Il deputato Donzelli mostra una foto), che troviamo nei supermercati, nei negozi di abbigliamento. Si pubblicizza…

PRESIDENTE. Deputato Donzelli, abbiamo visto la foto, adesso la riponga, cortesemente, perché non è consentito esibire cartelli, foto, lei lo sa bene, perché ormai ha una certa esperienza.

GIOVANNI DONZELLI (FDI). Presidente, fa parte della mia replica, perché siccome il Governo ha detto in questo momento che non c'era nessun vantaggio commerciale per la ditta in questione, il vantaggio commerciale, Presidente, lo illustro, perché qua c'è il simbolo della ditta che vende abbigliamento e che ha avuto un vantaggio - la ditta Benetton - da una pubblicità grazie all'assessore di Scandicci. Ma perché piace tanto a questo Governo sinistro e alla sinistra italiana? Perché salta il meccanismo, c'è un mix che li fa innamorare: si prende una nata in Senegal, si prende un fotografo che fa finta di essere buonista ma insulta chi è di destra, si prende la ditta amica da sempre del Partito Democratico, che lucra sulle spalle degli italiani massacrando le autostrade, a cui si è regalata una convenzione che ha creato i danni, come abbiamo visto, del ponte di Genova, e poi gliel'ha confermata ovviamente anche nel tempo, questa convenzione, e allora va benissimo, allora si può infrangere la legge, perché il mix: nata in Senegal, Oliviero Toscani e Benetton, allora va bene, e per il Governo sinistro si può offendere la fascia tricolore e i comuni. Ciò nonostante quello che ha detto il prefetto, perché il Governo ha riletto le parole del prefetto di Firenze, ma non ha stigmatizzato e non ha detto una parola contro il sindaco, che si è definito orgoglioso. Anzi, ha riportato le parole del sindaco come se fossero corrette. Questo è il senso delle istituzioni e di legalità di questo Governo sinistro. È indecente! Voi, intanto dovresti farvi eleggere, ma anche una volta che vi avesse scelto qualche cittadino italiano, dovreste comunque rispettare questa nazione, perché questa nazione, con i suoi simboli, è sacra. Lo so che per voi è difficile, visto che vi inginocchiate qui dentro senza rispettare nemmeno quest'Aula per i fatti avvenuti in America, ma l'Italia ha una dignità, e la dovete rispettare, e non si può passare soprattutto per i vostri interessi di partito, per aiutare i Benetton, Oliviero Toscani o perché l'assessore è nata in Senegal. Non è dignitoso per le nostre istituzioni, non va bene per l'Italia, non va bene per quello che rappresentate. Vi ricordo che voi, in queste istituzioni, come tutti noi, siete dipendenti dell'Italia, non è l'Italia al vostro servizio, siete voi che dovete essere al servizio dell'Italia. E non potete prestarvi a questi giochini per dei biechi interessi, perché è chiaro che è il mix che vi ha fatto impazzire: l'assessore è nata in Senegal, il fotografo è Oliviero Toscani, si fa un favore ai Benetton, allora le leggi si possono infrangere. Non è così! Le leggi devono essere rispettate, anche se vi piace il mix che vi fa innamorare. Dobbiamo difenderlo il nostro tricolore, dobbiamo difendere le istituzioni, a prescindere da chi ne trae un vantaggio. E io reputo vergognoso che i Benetton, che hanno lucrato sulle autostrade italiane per anni, a cui avete riconfermato la convenzione e raccontato che facevate la revoca, e la revoca non l'avete fatta, possano avere un vantaggio pubblicitario grazie al vostro assessore che con la fascia tricolore posa in questo modo vergognoso e inadeguato, come le stesse istituzioni dicono tramite il prefetto di Firenze. Ma a voi va bene, perché ne avete un vantaggio ideologico, perché ne avete un vantaggio forse di altro genere, non so, nei vostri rapporti con i Benetton. Ma comunque sia, non è quello che serve all'Italia (Commenti del sottosegretario Mauri). Ho detto “non so”. Ho detto che non so se avete un altro vantaggio. Sicuramente, Benetton ha avuto un vantaggio da questa pubblicità.

PRESIDENTE. Scusi, sottosegretario, sta parlando un deputato, e non mi pare abbia offeso nessuno.

GIOVANNI DONZELLI (FDI). Si agita, sottosegretario. Sottosegretario, lei si agita, ma se imparate a rispettare la legge italiana, forse, se imparate a rispettare queste istituzioni, se imparate a rispettare… (Commenti del deputato Sensi)… Presidente, lo so che… sono in tre in Aula in questo momento ma fanno confusione per trenta. Io ho diritto di fare la mia replica, anche se a loro non piace.

PRESIDENTE. Deputato Sensi, deputato Sensi, lasci parlare il suo collega. Quando sarà il suo turno parlerà lei prendendo la parola in maniera regolare, come sta facendo il deputato Donzelli. Le cose che si ascoltano, e se non sono ingiuriose, se non sono insulti, se non sono violenze, sono libere opinioni.

GIOVANNI DONZELLI (FDI). Sono in tre in quest'Aula e non mi stanno consentendo di parlare, ma possono (Commenti del deputato Sensi)… Non mi state consentendo di parlare. In tre in quest'Aula state… È questa la vostra democrazia, che vi piace solo se l'assessore posa per Benetton fotografata da Oliviero Toscani e un parlamentare eletto dal popolo che difende l'Italia non lo fate parlare? Vorrei capire qual è il vostro criterio, qual è il vostro rispetto (Commenti del sottosegretario Mauri). No, lei è ospite qui, mi lasci parlare! Lei è ospite, lei rappresenta il Governo, è ospite qui, mi lasci parlare!

PRESIDENTE. Sottosegretario, lei non può interloquire con il deputato Donzelli. Ha dato la sua risposta, ha avuto tutto il tempo per farlo, se la voleva articolare meglio lo avrebbe potuto fare.

GIOVANNI DONZELLI (FDI). Io voglio utilizzare il mio tempo senza essere interrotto dal Governo e dai pochissimi esponenti del Partito Democratico presenti in Aula, che stanno difendendo l'indifendibile impedendomi di parlare. È un mio diritto! È un mio diritto, e la prego di farlo rispettare (Commenti del deputato Sensi)!

PRESIDENTE. Deputato Sensi! Deputato Sensi, lei non può disturbare l'oratore! Quindi, prenda posizione se vuole stare qui e ascolti, questo lo può fare, non può disturbare il suo collega che sta svolgendo l'interpellanza come è nel suo diritto. Prego, prosegua Donzelli (Commenti del deputato Sensi).

GIOVANNI DONZELLI (FDI). Se smette di blaterare cose strane il collega, che continua a dire “sinistri”, “Senegal”… Certo, l'assessore è del Senegal e siete di sinistra!

PRESIDENTE. Deputato Donzelli, lei si deve rivolgere alla Presidenza…

GIOVANNI DONZELLI (FDI). Mi rivolgo a lei, Presidente.

PRESIDENTE. …e la stessa cosa vale per altri eventuali interlocutori: non c'è un colloquio diretto tra chi è presente in Aula.

GIOVANNI DONZELLI (FDI). Lo dica anche a chi cerca di impedirmi di parlare, ma l'ha appena detto, di questo la ringrazio.

PRESIDENTE. Già l'ho fatto. Prego, prosegua.

GIOVANNI DONZELLI (FDI). Credo che sia indecente: questa gazzarra creata oggi in Aula conferma che hanno la coscienza non serena, perché conferma che davanti a queste vicende sanno di sbagliare e hanno la consapevolezza di mentire sapendo di mentire, perché sanno che la legge non consente quello che ha fatto l'assessore di Scandicci. L'ha detto il prefetto, ma loro continuano a difendere l'indifendibile, e si agitano quando uno dice che da tutto questo ne traggono vantaggio i Benetton. Si agitano anche se sono in due, fanno una gazzarra come se fossero in trenta. Ne hanno avuto un vantaggio economico i Benetton perché dal loro gesto i Benetton hanno avuto una pubblicità, con un assessore che ha posato gratuitamente con la fascia tricolore per far avere un vantaggio economico ai Benetton, e a loro va bene, perché l'assessore è nata in Senegal e quindi ha una storia che rappresenta l'integrazione. Non mi interessa in questo caso qual è il motivo per cui Oliviero Toscani l'ha fotografata: qui non c'è scritto “integrazione”, qui c'è scritto “Benetton”! È una pubblicità ai golfini di Benetton! È troppo comodo fare i buonisti sulle spalle degli italiani che vengono uccisi dalle autostrade e dai ponti che crollano. È troppo comodo! È troppo comodo fare i buonisti e difendere i padroni quando giocano alle spalle degli italiani e poi dirsi di sinistra! Non funziona così in Italia, non può funzionare così! Presentatevi agli elettori e dite che per voi la legge si rispetta tranne che se si deve fare un favore pubblicitario ai Benetton o tranne che se a posare è un assessore nata in Senegal e non in Italia o tranne che se a fare il fotografo è Oliviero Toscani! Dite questo agli elettori, e vediamo se si rimettono al Governo! Troppo comodo stare al Governo con gli inciuci di palazzo e non stare a difendere l'Italia!

Qui il vostro ruolo è difendere l'Italia e anche se vi agitate qui dentro, lo dovete fare perché questo è il vostro ruolo. E lei ha giurato, sottosegretario, ha giurato in difesa dell'Italia e non in difesa di Benetton, se lo ricordi (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

Contenuto pubblico