Camera dei Deputati - 2-00622 - Interpellanza sul tratto autostradale A16 Napoli- Canosa, «Autostrada dei due mari», gestito da Autostrade per l' Italia spa, interessato da continui interruzioni e restringimenti della carreggiata. RISPOSTA

Camera dei Deputati - 2-00622 - Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento) presentata il 28 gennaio 2020.

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

la gestione della rete autostradale è disciplinata da un corpo normativo costituito da norme di legge, decreti, delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), oltre che, ovviamente, dalle clausole convenzionali relative ai singoli rapporti concessori;

in via preliminare, si segnalano le principali normative: la legge 21 maggio 1955, n. 463, che stabilisce la disciplina generale delle concessioni per la costruzione e gestione di tratte autostradali; l'articolo 11 della legge 23 febbraio 1992, n. 498, che, tra l'altro, assegna al Cipe la competenza ad emanare direttive sulla revisione delle concessioni autostradali ed in materia tariffaria; la legge 24 dicembre 1993, n. 537, che ha avviato il processo di privatizzazione del settore ed ha introdotto l'obbligo per i concessionari di pagare un canone annuo sui proventi netti da pedaggio; il decreto legislativo 26 febbraio 1994, n. 143, che ha stabilito compiti e poteri spettanti alle società concedenti e la delibera Cipe n. 319 dei 20 dicembre 1996, che ha fatto del piano finanziario l'elemento di verifica del servizio ed ha aggiornato le modalità di adeguamento tariffario;

in particolare, l'articolo 2, comma 83, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, e successivamente modificato dall'articolo 1, comma 1030, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, alla lettera «a», statuisce «la determinazione del saggio di adeguamento annuo delle tariffe e il riallineamento in sede di revisione periodica delle stesse in ragione dell'evoluzione del traffico, della dinamica dei costi nonché del tasso di efficienza e qualità conseguibile dai concessionari»;

ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 72 del 2014, le strutture del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti svolgono le seguenti funzioni: selezione dei concessionari autostradali e relativa aggiudicazione; vigilanza e controllo sui concessionari autostradali, inclusa la vigilanza sull'esecuzione dei lavori di costruzione delle opere date in concessione e il controllo della gestione delle autostrade il cui esercizio è dato in concessione; approvazione dei progetti relativi ai lavori inerenti alla rete stradale e autostradale di interesse nazionale, che equivale a dichiarazione di pubblica utilità ed urgenza ai fini dell'applicazione delle leggi in materia di espropriazione per pubblica utilità; proposta di programmazione del progressivo miglioramento ed adeguamento delle autostrade in concessione; proposta in ordine alla regolazione e variazioni tariffarie per le concessioni autostradali; predisposizione degli atti necessari per la trattazione del contenzioso relativo alle materie di competenza; vigilanza sull'attuazione, da parte dei concessionari, delle leggi e dei regolamenti concernenti la tutela del patrimonio delle autostrade in concessione nonché la tutela del traffico e della segnaletica; vigilanza sull'adozione, da parte dei concessionari, dei provvedimenti ritenuti necessari ai fini della sicurezza del traffico sulle autostrade medesime;

tramite i competenti uffici il Ministero svolge pertanto le funzioni di concedente compresa la vigilanza sull'intero settore autostradale e si evidenzia che è deputato prioritariamente ad individuare e contrattualizzare, tramite le nuove convenzioni o tramite il riaffidamento di concessioni già scadute, la gestione delle nuove tratte autostradali mediante procedure di gara o affidamento tramite l'istituto del project financing, nonché all'aggiornamento dei nuovi piani economico-finanziari. Gli ambiti operativi maggiormente significativi afferiscono ai seguenti aspetti: espletamento delle procedure concorsuali per l'individuazione dei nuovi concessionari; aggiornamento/revisione convenzioni vigenti e piani economico-finanziari; verifica del rispetto degli obblighi concessori sotto l'aspetto gestionale, amministrativo, tecnico e finanziario; verifica tecnica dello stato dell'infrastruttura concessa; verifica del mantenimento della funzionalità delle infrastrutture concesse, attraverso la manutenzione e la riparazione tempestiva delle stesse; controllo amministrativo e tecnico sui lavori, nonché monitoraggio sull'attuazione dei programmi d'investimento e delle manutenzioni; controllo tecnico sulla progettazione dei lavori autostradali; sistema di erogazione di sanzioni e penali; sistema di contabilità regolatoria; individuazione di un benchmark ai fini dell'ammissibilità dei costi operativi; valutazioni e analisi delle stime di traffico;

negli ultimi tempi, il tratto autostradale A16 Napoli-Canosa, detto anche «Autostrada dei due mari», gestito da Autostrade per l'Italia spa, è stato interessato da continue interruzioni e restringimenti della carreggiata, che hanno fortemente rallentato la circolazione degli automezzi, arrecato disagi agli utenti e favorito situazioni di pericolo. Ciò è avvenuto anche a causa di lavori in corso da molto tempo (ed è il caso, ad esempio, delle opere effettuate sul ponte all'altezza dello snodo di Castel del Lago). Si evidenzia inoltre il ripetersi di episodi particolarmente gravi, come l'incidente stradale avvenuto sul viadotto di Acqualonga avvenuto il 28 luglio 2013, nel quale perirono quaranta persone –:

se, alla luce di quanto esposto, il Ministro interpellato, intenda valutare la possibilità di effettuare, attraverso gli organismi competenti, un monitoraggio sul tratto autostradale A16 Napoli-Canosa, al fine di chiarire lo stato di avanzamento dei cantieri e individuare i punti maggiormente critici, causa di rallentamenti e restringimenti di carreggiata;

se intenda valutare la possibilità di adottare le iniziative di competenza per disporre, in forza delle succitate normative ed attraverso le competenti strutture ministeriali, la sospensione o, in alternativa, la riduzione delle tariffe del pedaggio sulla stessa autostrada A16 Napoli-Canosa.
(2-00622)

 

Camera dei Deputati

Venerdì 31 gennaio 2020

La seduta è cominciata allle 9:30.

Chiarimenti in merito allo stato di avanzamento dei lavori sul tratto autostradale A16 Napoli-Canosa e iniziative di competenza volte alla sospensione o alla riduzione delle tariffe del relativo pedaggio autostradale

PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Maraia ed altri n. 2-00622 (Vedi l'allegato A).

Chiedo al deputato Maraia se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica.

GENEROSO MARAIA (M5S). Grazie, Presidente, procedo all'illustrazione. La gestione della rete autostradale è disciplinata da un corpo normativo costituito da norme di legge, decreti, delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), oltre che, ovviamente, dalle clausole convenzionali relative ai singoli rapporti concessori. In via preliminare, si segnalano le principali normative: la legge 21 maggio 1955, n. 463, che stabilisce la disciplina generale delle concessioni per la costruzione e gestione di tratte autostradali; l'articolo 11 della legge 23 febbraio 1992, n. 498, che, tra l'altro, assegna al CIPE la competenza ad emanare direttive sulla revisione delle concessioni autostradali e in materia tariffaria; la legge 24 dicembre 1993, n. 537, che ha avviato il processo di privatizzazione del settore e ha introdotto l'obbligo per i concessionari di pagare un canone annuo sui proventi netti da pedaggio; il decreto legislativo 26 febbraio 1994, n. 143, che, inoltre, ha stabilito compiti e poteri spettanti alle società concedenti e la delibera CIPE n. 319 del 20 dicembre 1996, che ha fatto del piano finanziario l'elemento di verifica del servizio e ha aggiornato le modalità di adeguamento tariffario.

In particolare, l'articolo 2, comma 83, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, e successivamente modificato dall'articolo 1, comma 1030, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, alla lettera “a” statuisce: «la determinazione del saggio di adeguamento annuo delle tariffe e il riallineamento in sede di revisione periodica delle stesse in ragione dell'evoluzione del traffico, della dinamica dei costi nonché del tasso di efficienza e qualità conseguibile dai concessionari».

Ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 72 del 2014, le strutture del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti svolgono le seguenti funzioni, che ora elenco: selezione dei concessionari autostradali e relativa aggiudicazione; vigilanza e controllo sui concessionari autostradali, inclusa la vigilanza sull'esecuzione dei lavori di costruzione delle opere date in concessione e il controllo della gestione delle autostrade il cui esercizio è dato in concessione; approvazione dei progetti relativi ai lavori inerenti alla rete stradale e autostradale di interesse nazionale, che equivale a dichiarazione di pubblica utilità e urgenza ai fini dell'applicazione delle leggi in materia di espropriazione per pubblica utilità.

Inoltre sono competenti anche su: la proposta di programmazione del progressivo miglioramento e adeguamento delle autostrade in concessione; la proposta in ordine alla regolazione e variazioni tariffarie per le concessioni autostradali; la predisposizione degli atti necessari per la trattazione del contenzioso relativo alle materie di competenza; la vigilanza sull'attuazione, da parte dei concessionari, delle leggi e dei regolamenti concernenti la tutela del patrimonio delle autostrade in concessione, nonché la tutela del traffico e della segnaletica. Inoltre, tra i vari compiti c'è anche la vigilanza sull'adozione, da parte dei concessionari, dei provvedimenti ritenuti necessari ai fini della sicurezza del traffico sulle autostrade medesime. Tramite i competenti uffici, il Ministero svolge, pertanto, le funzioni di concedente, compresa la vigilanza sull'intero settore autostradale, e si evidenzia che è deputato prioritariamente ad individuare e contrattualizzare, tramite le nuove convenzioni o tramite il riaffidamento di concessioni già scadute, la gestione delle nuove tratte autostradali mediante procedure di gara o affidamento tramite l'istituto del project financing, nonché all'aggiornamento dei nuovi piani economico-finanziari. Gli ambiti operativi maggiormente significativi afferiscono ai seguenti aspetti, che qui elenco: espletamento delle procedure concorsuali per l'individuazione dei nuovi concessionari; aggiornamento e revisione convenzioni vigenti e piani economico-finanziari; verifica del rispetto degli obblighi concessori sotto l'aspetto gestionale, amministrativo, tecnico e finanziario; verifica tecnica dello stato dell'infrastruttura concessa; verifica del mantenimento della funzionalità delle infrastrutture concesse, attraverso la manutenzione e la rapida e tempestiva riparazione delle stesse; controllo amministrativo e tecnico sui lavori, nonché monitoraggio sull'attuazione dei programmi d'investimento e delle manutenzioni; controllo tecnico sulla progettazione dei lavori autostradali; sistema di erogazione di sanzioni e penali; sistema di contabilità regolatoria; individuazione di un benchmark ai fini dell'ammissibilità dei costi operativi; valutazioni e analisi delle stime di traffico.

Negli ultimi tempi, il tratto autostradale A16 Napoli-Canosa, detto anche «Autostrada dei due mari», gestito da Autostrade per l'Italia Spa, è stato interessato da continue interruzioni e restringimenti della carreggiata, che hanno fortemente rallentato la circolazione degli automezzi, arrecato disagi agli utenti e favorito situazioni di pericolo. Ciò è avvenuto anche a causa di lavori in corso da molto tempo, ed è il caso, ad esempio, delle opere effettuate sul ponte all'altezza dello snodo di Castel del Lago, cioè la rampa di accesso al casello di Benevento. Si evidenzia, inoltre, il ripetersi di episodi particolarmente gravi, come l'incidente stradale sul viadotto di Acqualonga avvenuto il 28 luglio 2013, nel quale perirono quaranta persone.

Chiedo se, alla luce di quanto esposto, il Ministro interpellato intenda valutare la possibilità di effettuare, attraverso gli organismi competenti, un monitoraggio sul tratto autostradale A16 Napoli-Canosa, al fine di chiarire lo stato di avanzamento dei cantieri e individuare i punti maggiormente critici, causa di rallentamenti e restringimenti di carreggiata. Inoltre, chiedo se intenda valutare la possibilità di adottare le iniziative di competenza per disporre, in forza delle succitate normative ed attraverso le competenti strutture ministeriali, la sospensione o, in alternativa, la riduzione delle tariffe del pedaggio sulla stessa autostrada A16 Napoli-Canosa.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, Giancarlo Cancelleri, ha facoltà di rispondere.

GIANCARLO CANCELLERI, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti. Grazie, Presidente, e grazie all'onorevole Maraia per l'interpellanza. In aggiunta a quanto evidenziato dagli onorevoli interpellanti in merito alla disciplina dei rapporti concessori autostradali, ricordo che il decreto-legge n. 109 del 2018 ha attribuito all'Autorità di regolazione dei trasporti, ART, la competenza per la revisione dei sistemi tariffari dei pedaggi che si basano sul metodo del price cap e che recepiscono i livelli di efficientamento corrispondenti alle tratte maggiormente virtuose. Attualmente i rapporti concessori sono oggetto di procedure di aggiornamento che, oltre a recepire i nuovi sistemi tariffari, prevedono significativi programmi di riqualificazione e potenziamento rispondenti ad una maggiore esigenza di sicurezza.

I programmi già imposti dal concedente prevedono, tra l'altro, la sostituzione delle barriere laterali di vecchio impianto e l'adeguamento dei viadotti alla nuova normativa tecnica. L'effettuazione di tali interventi comporta l'apertura di cantieri, con l'inevitabile restringimento delle corsie.

In ogni caso, si evidenzia che in sede di programmazione vengono individuate le modalità di esecuzione che assicurino il minimo disagio all'utenza. Analogo criterio è stato adottato anche con riguardo alle limitazioni sulla tratta autostradale A16 conseguenti ai provvedimenti di sequestro delle barriere adottati dall'autorità giudiziaria. Per tale specifica infrastruttura il concessionario sta predisponendo i progetti di sostituzione che, a seguito dei relativi lavori, consentiranno il transito sull'intera sezione autostradale. Assicuro che il MIT, in qualità di concedente, è costantemente impegnato per garantire una significativa riduzione della tempistica nelle fasi approvative dei progetti e di affidamento dei lavori. Da ultimo, con specifico riguardo alla sospensione temporanea o alla riduzione dei pedaggi, si evidenzia che gli uffici del Ministero stanno verificando la fattibilità di tale ipotesi, oltre ad altre eventuali misure compensative.

PRESIDENTE. Il deputato Generoso Maraia ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.

GENEROSO MARAIA (M5S). Presidente, sono parzialmente soddisfatto e riconosco, comunque, l'impegno del Ministero in questa fase molto delicata. Infatti, riconosco l'impegno a garantire una significativa riduzione della tempistica nelle fasi di approvazione dei progetti e di affidamento dei lavori nonché a verificare la fattibilità della soluzione di sospendere temporaneamente o di ridurre i pedaggi sull'autostrada A16, oltre ad altre eventuali misure compensative. Infatti, quello che io chiedo, in particolare, è una compensazione rispetto ai disagi che stanno vivendo attualmente ogni giorno i pendolari, i lavoratori e gli automobilisti che, appunto, percorrono tale arteria e credo che sia ingiusto nei loro confronti chiedere un pedaggio anche elevato, una tariffa anche elevata, a fronte di un servizio che manca, a fronte di un'autostrada che è diventata, né più né meno, che una strada comunale o interpoderale e che crea numerosi pericoli, in quanto i numerosi restringimenti stanno causando numerosi e altrettanti incidenti. Opportunamente il Ministero ha tenuto a precisare che all'autorità di regolazione dei trasporti, l'ART, è attribuita la competenza per la revisione dei sistemi tariffari dei pedaggi. Però, ci tengo a precisare che questo compito, insomma, inizia dal 1° gennaio 2020 e, quindi, non c'è nessuna retroattività. Tuttavia, intendiamo rimarcare che le strutture del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti svolgono, appunto, funzioni di vigilanza sull'operato dei concessionari anche per quanto concerne l'esecuzione di opere nonché di proposte in merito alle regolazioni e alle variazioni tariffarie, in conformità al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 72 del 2014.

Io ringrazio il Ministero per il riscontro fornito, rinnovando, al tempo stesso, l'invito a continuare e a potenziare un monitoraggio attento sullo stato di avanzamento di opere e cantieri oltre che sulle condizioni di sicurezza, soprattutto sulle condizioni di sicurezza della A16, in linea con quanto richiesto e atteso soprattutto dai cittadini, auspicando una celere definizione da parte del Ministero delle procedure volte a verificare la riduzione e la sospensione delle tariffe del pedaggio sulla stessa autostrada A16 Napoli-Canosa.

Non entro nei dettagli, però ci tengo a fare un esempio: il sequestro delle barriere laterali da parte della procura della Repubblica di Avellino, che sta compiendo un'indagine molto importante ed estesa anche a tutto il territorio nazionale, impedisce la possibilità dell'accesso alle piazzole di sosta o di emergenza. Quindi, eventuali avarie dei mezzi o malori dei conducenti mettono in serio pericolo l'intero traffico e l'intera circolazione. Mi sembra assurdo che bisogna pagare per non avere nessun vantaggio rispetto alle strade comunali ma, soprattutto, è assurdo pagare un pedaggio per mettere in pericolo la propria vita. Ha fatto bene il Ministro a specificare che la necessità di sostituire le barriere laterali non nasce dall'attività di controllo dello stesso Ministero bensì dai provvedimenti adottati dall'autorità giudiziaria, nello specifico dalla procura di Avellino. A tal proposito ringrazio il procuratore Rosario Cantelmo e il PM Fabrizio Ciccone di Ariano Irpino per il lavoro di indagine che stanno svolgendo dal 28 luglio 2013, quando, all'altezza del viadotto di Acquaviva, un autobus è precipitato causando 40 morti. Un evento, questo, che ha anticipato ciò che è successo a Genova e che spero non si ripeta più.

 

La seduta è terminata alle 140:10.

 

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