Camera dei deputati - 2-00867 - Interpellanza sul gap infrastrutturale della fascia Jonica calabrese e sulla suddivisione in megalotti della strada statale 106. RISPOSTA

Camera dei deputati -2-00867 - Interpellanza urgente  presentata il 21 luglio 2020

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

la fascia Jonica calabrese sconta un notevole gap infrastrutturale, rispetto al versante Tirrenico, ove è presente l'Autostrada A2 e una linea ferroviaria elettrificata a doppio binario;

pertanto, la realizzazione dell'ammodernamento in Calabria della ferrovia Jonica così come il rifacimento della strada statale 106, rappresentano, oltre che una necessità, una priorità assoluta non più rinviabile;

è di questi giorni la notizia che è in cantiere il progetto di una nuova linea ferroviaria, la cosiddetta Diagonale del Mediterraneo, che di fatto andrebbe a modificare il tracciato dell'attuale linea Jonica Taranto-Reggio Calabria, relegando di fatto l'intero territorio jonico a sud nel più assoluto isolamento;

il predetto tracciato, che sarebbe finanziato con un importo di circa 7 miliardi di euro, anche attraverso il Recovery Fund nelle cui priorità rientra, ricalcherebbe in Puglia il percorso della vecchia via Appia, proseguendo verso Metaponto, dove i binari si biforcherebbero verso Battipaglia e verso Sibari, per poi proseguire verso la Valle del Crati e ricongiungersi, infine, nei punti di scambio di San Lucido e Paola, mentre per il tratto calabrese da Sibari a Reggio Calabria, sarebbe prevista una semplice velocizzazione, per la quale ancora nulla è stato definito;

la Calabria è l'intero Meridione hanno necessità di un adeguamento strutturale e ben vengano simili progetti che favoriscano l'ammodernamento infrastrutturale dell'intera area, purché, in prospettiva, anche l'area jonica venga fatta oggetto di progetti adeguati che consentano ai cittadini di muoversi liberamente ai sensi dell'articolo 16 della Carta costituzionale, ma anche a chiunque volesse, di raggiungere agevolmente il territorio calabrese che continua invece ad essere mortificato nelle sue potenzialità con grave spregio del patrimonio naturale, culturale, artistico, archeologico, enogastronomico ed artigianale;

infatti, la realizzazione di una simile diagonale, senza una adeguata progettazione che riguardi l'intera Calabria, estrometterebbe completamente circa 300 chilometri di costa Jonica da un sistema di trasporto moderno ed efficiente, escludendo, altresì, la connessione con i due principali porti calabresi sullo Jonio, ovvero quello di Corigliano e Crotone con Gioia Tauro , nonché quella auspicata con l'aeroporto Pitagora di Crotone, che resterebbero sempre più isolati con la conseguenza nefasta di aggravare ulteriormente la grave crisi economica che attanaglia da tempo il territorio;

a ciò si aggiunga che, dopo il superamento della suddivisione in megalotti della strada statale 106 ed il suo rifacimento in strada di categoria B dei tratti pugliesi e lucani, è prevalsa l'idea della realizzazione di una trasversale, mediante la quale una volta giunti allo svincolo di Firmo il traffico proveniente dalla stessa viene convogliato verso la A2 e, dunque, ancora una volta sul Tirreno;

il mondo dell'associazionismo si è rivolto ai parlamentari eletti sul territorio chiedendo a gran voce che l'Av/Ac (alta velocità-alta capacità) venga realizzata sulla dorsale Jonica, con immediati benefici economici e sociali;

infatti, l'Av/Ac sulla dorsale Tirrenica, considerata la difficile conformazione orografica del territorio, in cui andrebbero realizzate un ingente numero di gallerie e viadotti, costerebbe circa il doppio di quella che potrebbe essere realizzata sul versante Jonico tra Taranto e Reggio Calabria, perché si svilupperebbe quasi tutta in territorio pianeggiante e, quindi, con poche gallerie e viadotti;

inoltre, a differenza della Diagonale del Mediterraneo che così come ipotizzata prevede un collegamento attraverso gli Appennini tra Sibari e Paola lungo circa 100 chilometri prevalentemente in galleria, deve essere tenuto in considerazione che il collegamento tra lo Jonio e il Tirreno può essere realizzato più a Sud, nell'istmo di Catanzaro, che è notoriamente il punto più stretto d'Italia, il che consentirebbe non soltanto una maggiore facilità nella realizzazione, ma ridarebbe dignità ai territori fino ad oggi ingiustamente esclusi dai circuiti nazionali;

nel mese di febbraio 2020, intervenendo a Gioia Tauro, il Presidente del Consiglio ed il Ministro per il sud e la coesione territoriale hanno annunciato un piano di ben 100 miliardi di euro in infrastrutture, da realizzare mediante l'utilizzo dei fondi strutturali e dei fondi di sviluppo e coesione, al fine di rilanciare l'economia del meridione e colmare il gap infrastrutturale con le regioni del Nord –:

se il Ministro interpellato intenda fornire elementi in proposito e quali soluzioni e/o interventi intenda promuovere al fine di garantire l'effettivo diritto alla mobilità di tutti i cittadini calabresi ed, in particolare, il rilancio economico della fascia jonica calabrese, predisponendo una progettazione che non penalizzi una parte del territorio della regione continuando a predisporre interventi che spostino il traffico totalmente sul versante tirrenico, e che comprenda strade e ferrovie, vincolando i fondi necessari alla loro realizzazione, mediante l'utilizzo dei fondi strutturali, di quelli di sviluppo e coesione nonché di quelli del Recovery Fund. (2-00867)

Camera dei Deputati

Venerdì 31 luglio 2020

La seduta è cominciata alle 9,30.

Iniziative volte a garantire adeguati investimenti per lo sviluppo infrastrutturale della fascia jonica calabrese 

PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Barbuto ed altri n. 2-00867 (Vedi l'allegato A). Chiedo alla deputata Elisabetta Maria Barbuto se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica. La intende illustrare, prego.

ELISABETTA MARIA BARBUTO (M5S). Grazie, Presidente. La fascia jonica calabrese, signor sottosegretario, sconta un notevole gap infrastrutturale rispetto al versante tirrenico, ove sono presenti l'autostrada A2 e una linea ferroviaria elettrificata a doppio binario.

Pertanto, la realizzazione dell'ammodernamento in Calabria della ferrovia jonica, così come il rifacimento della statale n. 106, rappresentano, oltre che una necessità, una priorità assoluta non più rinviabile. È di questi giorni la notizia che è in cantiere il progetto di una nuova linea ferroviaria, la cosiddetta diagonale del Mediterraneo, che di fatto andrebbe a modificare il tracciato dell'attuale linea jonica Taranto-Reggio Calabria, relegando, di fatto, l'intero territorio jonico a sud di Sibari nel più assoluto isolamento. Il predetto tracciato, infatti, che sarebbe finanziato con un importo di circa 7 miliardi di euro, anche attraverso il Recovery Fund, nella cui priorità rientrerebbe, ricalcherebbe in Puglia il percorso della vecchia via Appia, proseguendo verso Metaponto, dove i binari, biforcandosi verso Battipaglia e verso Sibari, proseguirebbero poi verso la Valle del Crati, per ricongiungersi nei punti di scambio di San Lucido e Paola (stiamo parlando della costa tirrenica); mentre, per il tratto calabrese da Sibari a Reggio Calabria (zona jonica), sarebbe prevista una semplice velocizzazione, per la quale ancora nulla è definito. La Calabria e l'intero Meridione hanno necessità di un adeguamento infrastrutturale e ben vengano simili progetti che favoriscono l'ammodernamento infrastrutturale dell'intera area, purché, in prospettiva, anche l'area jonica venga fatta oggetto di progetti adeguati che consentano ai cittadini di muoversi liberamente, ai sensi dell'articolo 16 della nostra Carta costituzionale, ma anche, a chiunque volesse, di raggiungere agevolmente il nostro territorio, che continua invece ad essere mortificato nelle sue potenzialità, con grave spregio del nostro patrimonio naturale, culturale, artistico, archeologico, enogastronomico e artigianale.

Infatti, la realizzazione di una simile diagonale, senza un'adeguata progettazione che riguardi l'intera Calabria, estrometterebbe completamente circa 300 chilometri di costa jonica da un sistema di trasporto moderno ed efficiente, escludendo altresì la connessione con i due principali porti calabresi sullo Jonio - stiamo parlando del porto di Crotone e di Corigliano -, che sarebbero tagliati fuori e non messi in adeguato collegamento con il porto di Gioia Tauro, nonché gli auspicati collegamenti con l'aeroporto “Pitagora” di Crotone, che resterebbero sempre più isolati, con ogni conseguenza nefasta di aggravare ulteriormente la grave crisi economica che attanaglia da tempo il nostro territorio. A ciò si aggiunga che, dopo il superamento della suddivisione in megalotti della statale n. 106 ed il suo rifacimento in strada di categoria B dei tratti pugliesi e lucani, è prevalsa l'idea della realizzazione di una trasversale mediante la quale, una volta giunti allo svincolo di Firmo, il traffico proveniente dalla stessa viene convogliato verso la A2 e, dunque, ancora una volta, sul Tirreno.

Il mondo dell'associazionismo, di recente, si è rivolto a noi parlamentari eletti sul territorio per chiedere a gran voce che anche l'Alta velocità-Alta capacità venga realizzata anche sulla dorsale jonica con immediati benefici economici e sociali. Infatti, l'Alta velocità-Alta capacità sulla dorsale tirrenica, considerata la difficile conformazione orografica del territorio, in cui andrebbero realizzati un ingente numero di gallerie e di viadotti, costerebbe circa il doppio di quella che potrebbe essere realizzata sul versante jonico tra Taranto e Reggio Calabria, perché si svilupperebbe quasi tutta in territorio pianeggiante e, quindi, con poche gallerie e pochi viadotti. Inoltre, a differenza della diagonale del Mediterraneo, che così come ipotizzata prevede un collegamento attraverso gli Appennini tra Sibari e Paola lungo circa 100 chilometri, prevalentemente in galleria, deve essere tenuto in considerazione che il collegamento tra lo Jonio e il Tirreno possa essere realizzato più a sud, nell'istmo di Catanzaro, che è notoriamente il punto più stretto d'Italia, il che consentirebbe non soltanto una maggiore facilità nella realizzazione, ma ridarebbe dignità ai territori fino ad oggi ingiustamente esclusi dai circuiti nazionali. Nel mese di febbraio ultimo scorso, intervenendo a Gioia Tauro, il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro per il Sud hanno annunciato un piano di ben 100 miliardi di euro in infrastrutture da realizzare mediante l'utilizzo dei fondi strutturali e dei fondi di sviluppo e coesione al fine di rilanciare l'economia del Meridione e di colmare il gap infrastrutturale con le regioni del Nord. Quindi, la mia richiesta è se il Ministro interpellato, comunque, sia a conoscenza - immagino che lo sia - della situazione e intenda riferire in proposito a quali soluzioni e interventi intenda porre mano al fine di garantire l'effettivo diritto alla mobilità di tutti i cittadini calabresi ed in particolare il rilancio economico della fascia jonica, predisponendo una progettazione che non penalizzi una parte del territorio della regione, continuando a predisporre interventi che spostino il traffico esclusivamente sulla zona tirrenica e che comprenda strade, ferrovie, vincolando i fondi necessari alla loro realizzazione sia mediante l'utilizzo dei fondi strutturali, ma anche quelli di sviluppo e coesione ed eventualmente anche quelli del Recovery Fund.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, Roberto Traversi, ha facoltà di rispondere.

ROBERTO TRAVERSI, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti. Grazie, Presidente. Ringrazio per l'interpellanza che mette in luce come, al di là del gap infrastrutturale che esiste fra Nord e Sud, ci siano anche parti di territorio che, a volte, vengono dimenticate e su queste intendiamo impegnarci, come il Premier ha già annunciato in precedenza, per cercare di dare a ogni territorio la sua giusta possibilità di vivere.

Vengo a quanto predisposto dal Ministero. L'emergenza sanitaria in atto ha reso ancora più evidente la necessità di disporre di infrastrutture utili, moderne, efficienti e sicure, nonché di migliorare i collegamenti con le regioni del Mezzogiorno, al fine di consentire, utilizzando le risorse stanziate dal Governo e quelle rese disponibili dall'Europa, un effettivo e agevole l'esercizio del diritto alla mobilità.

Anche sulla base di tali considerazioni, è stato elaborato il Piano “Italia veloce” che individua 130 grandi opere, molte delle quali localizzate al Sud.

Per quanto riguarda gli interventi relativi al versante jonico della regione Calabria, si evidenzia che l'attuale contratto di programma MIT-ANAS prevede plurimi interventi localizzati in detta area ed in particolare nel tratto di costa compreso fra Crotone e Sibari.

In particolare, oltre al maxi intervento costituito dal megalotto 3, Roseto Capo Spulico-Sibari, che prevede un investimento di 1,4 miliardi di euro, fra Crotone e Rossano verranno realizzati tre interventi di ammodernamento e sistemazione di circa 73 chilometri della SS 106, cui si aggiunge un ulteriore intervento che interessa altri 25 chilometri di strada fino a Sibari (ovvero fino alla connessione con il megalotto 4 sulla SS 534 e al megalotto 3), con un investimento di circa 590 milioni di euro.

Vanno, poi, ricordati gli interventi di sistemazione dell'asse della SS 106 (estesa di 6 chilometri per un investimento di 25 milioni di euro) e il raccordo fra lo svincolo di Simeri Crichi della SS 106 var/A e la SS 106 (estesa di un chilometro con 2,7 milioni di euro di investimento), portando quindi gli interventi previsti a circa 115 chilometri e le risorse stanziate a quasi 770 milioni di euro.

Si rappresenta che, in relazione alla soluzione progettuale degli interventi da realizzare sulla strada Crotone - Sibari della Jonica, si sta valutando, anche alla luce delle richieste dei territori, la possibilità di realizzare due carreggiate separate con due corsie per senso di marcia.

Quanto al tratto stradale ricompreso fra Crotone e Reggio Calabria si evidenzia che: a) è in fase di elaborazione il progetto definitivo relativo alla variante in prossimità dell'abitato di Caulonia, dello sviluppo di circa 5 chilometri e dell'importo di 90 milioni di euro; b) è in via di ultimazione la progettazione esecutiva della carreggiata di valle a completamento della variante di Palizzi, che prevede la realizzazione di due carreggiate con due corsie per senso di marcia; c) sono stati predisposti i progetti preliminari per il potenziamento dell'intero asse stradale fino a Reggio Calabria.

Quanto all'infrastruttura ferroviaria, si segnala che il “decreto Rilancio” prevede lo stanziamento di risorse per la realizzazione di progetti di fattibilità tecnico-economica relativi agli interventi di potenziamento, con caratteristiche di Alta velocità di alcune direttrici ferroviarie, fra cui Salerno-Reggio Calabria.

Inoltre, sono già progettati, finanziati e in gran parte in corso di realizzazione gli interventi di ammodernamento della linea ferrovia jonica, ora al semplice binario e non elettrificata, per un importo di 477 milioni di euro. Nello specifico, gli interventi riguardano: verifica opere d'arte, installazione barriere antirumore, rifacimento marciapiedi, ristrutturazione fabbricati viaggiatori, rinnovo binari di corsa con risanamento massicciata, correzione di alcune curve, rinnovo di alcuni deviatoi, ripristino quarto binario nella stazione di Melito Porto Salvo.

Realizzazione di nuovi sottopassi e/o adeguamenti di quelle esistenti; realizzazione, nella tratta Rocca Imperiale-Melito Porto Salvo, delle riconfigurazioni degli apparati di stazione, attivazione del nuovo apparato centrale computerizzato di Crotone e di Roccella Ionica; realizzazione, nella tratta Rocca Imperiale-Rossano, dei nuovi apparati centrali computerizzati e del blocco elettrico automatico a correnti codificate, riconfigurazione del Sistema di controllo marcia treno e riconfigurazione del Sistema di controllo centralizzato del traffico; infine, soppressione di ventiquattro passaggi a livello.

Sono poi in corso di realizzazione interventi di ammodernamento delle tratte ferroviarie Sibari–Crotone-Catanzaro Lido e Catanzaro Lido-Lamezia Terme Centrale, con un avanzamento dei lavori per circa 100 milioni di euro. Sono in parte in fase di progettazione e in parte in fase di realizzazione interventi di potenziamento del collegamento Lamezia Terme-Catanzaro Lido-Dorsale Jonica, comprensivi di opere di elettrificazione della tratta Catanzaro Lido–Sibari, per un investimento di circa 275 milioni di euro. Infine, sono già stati realizzati gli interventi di potenziamento del collegamento Metaponto-Sibari- Bivio Sant'Antonello, per un costo di 155 milioni di euro, con realizzazione anche di interventi relativi alla viabilità locale. Da ultimo, quanto alla mobilità tramite trasporto ferroviario da e per la regione Calabria, si evidenzia che, a partire dallo scorso mese di giugno, FS ha attivato quattro collegamenti Frecciarossa e due collegamenti Frecciargento, che consentiranno di raggiungere direttamente Firenze, Bologna, Milano, Torino e Venezia. Ne consegue che, per i collegamenti con la regione Calabria, risultano attivi 16 treni di tipo Freccia.

PRESIDENTE. La deputata Barbuto ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.

ELISABETTA MARIA BARBUTO (M5S). Grazie, Presidente. Io volevo ringraziare, sicuramente, il sottosegretario per la risposta e per l'elencazione puntuale delle varie opere che sono previste nella mia regione, la Calabria. Devo dire che sono sicuramente certa della sensibilità del Ministero interlocutore, grazie ai numerosi segnali concreti che sono stati dati in questi due anni per la costa ionica calabrese che, lo ribadisco, ha diritto, al pari di tutti quanti i territori della nazione, di vedere assicurato il diritto alla mobilità dei residenti mediante infrastrutture che siano sicure, ovviamente, che assicurino uno sviluppo economico delle zone e uno sviluppo economico e sociale fondamentale, direi. Ora, a proposito di infrastrutture, ricordo strade come la n. 106 sulla quale auspichiamo che si concluda il pellegrinaggio triste di parenti e di amici che vanno a trovare, vanno a ossequiare le croci che sono disseminate sulla strada; se ne sono aggiunte due, signor sottosegretario, proprio negli ultimi due giorni a Cropani Marina. Mi consenta di ricordare queste vittime e di dare un commosso saluto ai loro familiari. Noi non vogliamo che questo capiti più, è successo troppe volte.

Dunque, dicevo della sensibilità del Governo e parlo, ad esempio, proprio di Cropani Marina, sulla strada per Catanzaro, uno dei comuni che sarebbe interessato da quella variante tra Crotone e Simeri che dovrebbe consentire appunto di bypassare i paesi, perché noi abbiamo una strada, signor sottosegretario, la statale n. 106 che attraversa ancora i centri abitati, rallentando notevolmente il traffico e mettendo a repentaglio la sicurezza delle persone non soltanto nel tratto tra Crotone e Catanzaro, ma anche verso Sibari e verso Reggio Calabria.

Allora, con l'ultima appendice di aggiornamento del contratto ANAS effettivamente sono stati stanziati i soldi per la progettazione di una variante tra Crotone e Simeri che, appunto, sia una strada di tipologia B - per i non addetti ai lavori: una doppia carreggiata e una doppia corsia - che noi aspettiamo e chiediamo da tanto tempo.

Segnali concreti sono arrivati anche per l'aeroporto di Crotone; vorrei ricordare che il primo aeroporto in Calabria non è l'aeroporto di Lamezia Terme, il primo aeroporto in Calabria è stato l'aeroporto di Crotone. Ebbene, l'aeroporto di Crotone sconta oggi una situazione a dir poco paradossale, anche a causa dell'attività a dir poco disattenta della società di gestione che si è rivelata per il nostro territorio una matrigna. Comunque, c'è stato un segnale concreto con lo stanziamento dei 9 milioni che sostengono la continuità territoriale e in questi giorni si svolgono al Ministero, credo, le attività prodromiche proprio per l'avvio dei bandi di gara e, quindi, proprio perché, appunto, vengano aggiudicate le tratte onerate che ci consentiranno di volare da e per Crotone.

Parlo anche del recente annuncio, che lei ha ricordato, dello studio di fattibilità per quanto riguarda una strada, sempre di tipologia B, quindi a doppia carreggiata e a doppia corsia, tra Crotone e Sibari, quindi, verso il nord, così come ringrazio anche per l'attenzione particolare sulla elettrificazione della linea ionica che ci consentirà di prolungare, speriamo, una delle Frecce di cui lei parlava al termine del suo intervento, con partenza da Crotone, ma anche dell'importanza che è stata e che verrà dedicata al tratto da Catanzaro a Reggio Calabria: un tratto di strada altamente pericoloso sul quale, ricordo, ci sono addirittura dei ponti che potranno anche avere il loro valore artistico, ma che non consentono contemporaneamente a due veicoli che transitino in senso inverso di poter impegnare contestualmente la sede stradale. Quindi, le lascio immaginare, al di là di quelli che sono i rallentamenti per gli attraversamenti dei paesi, anche quello che è il rallentamento che si deve scontare nell'ipotesi in cui ci si dovesse trovare, ad esempio, dietro a un camion o a un TIR.

Allora, signor sottosegretario, sono sicura della sensibilità di questo Governo, del Ministro, di questo Ministero e di tutto il Governo, ma consentitemi di dire che sarò sempre qui fino a quando non spirerà il mandato che mi è stato conferito dagli elettori, per ricordare la necessità e l'importanza di tutti gli impegni che sono stati assunti, perché vorrei, ora più che mai, che la nostra Calabria non debba scontare, come sta succedendo attualmente, l'assenza di programmazione che per la costa ionica si è avuta negli ultimi vent'anni, perché per noi è una questione di vitale importanza, per i nostri figli e per il nostro futuro, perché come cittadini della fascia ionica non abbiamo solamente il diritto di avere strade e infrastrutture veloci e sicure, che ci consentano il trasferimento sulla zona tirrenica, ma anche strade e infrastrutture veloci e sicure di cui noi vogliamo godere per poter scegliere liberamente se restare o partire dalla nostra zona. È fondamentale per noi questo aspetto ed ecco perché noi vorremmo che prima ancora o, contestualmente, di pensare all'idea di realizzare delle nuove infrastrutture, non si dimentichi una priorità assoluta e fondamentale, che è quella della costa ionica. Io, comunque, sono sicura che la strada intrapresa è quella giusta e sarò sempre e comunque al vostro fianco nel sostenere quest'opera di riscatto del Meridione e della Calabria.

La seduta è terminata alle 11,15.

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