Camera dei Deputati - 3-01265 – Interrogazione sul raddoppio della strada statale 640 che collega Agrigento- Caltanissetta fino all'autostrada A19 e le apprensioni che sta facendo nascere la galleria Caltanissetta sotto la collinetta «Sant' Elia». RISPOSTA
Camera dei Deputati - 3-01265 – Interrogazione a risposta immediata presentata il 28 gennaio 2020.
— Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
il raddoppio della strada statale 640 che collega Agrigento-Caltanissetta fino all'autostrada A19, per lavori per l'ammodernamento e l'adeguamento a quattro corsie, nasce grazie al programma di finanziamento delle importanti infrastrutture strategiche della legge obbiettivo n. 413 del 2001, con la rilevante finalità di aumentare il livello di sicurezza e degli standard qualitativi della mobilità siciliana della strada statale 640;
il progetto prevede la realizzazione di sedici viadotti, cinque gallerie artificiali, quattro gallerie naturali, di cui la galleria Caltanissetta a doppio fornice di circa 4.050 metri di sviluppo, e sei svincoli, di cui tre di nuova costruzione e tre di adeguamento di quelli già esistenti;
il lavoro è stato gestito da Anas come contraente generale e affidato prima alla Cmc e ora al «Consorzio Italia». Le opere che procedono a rilento stanno causando gravissimi danni alle popolazioni dei territori interessati, oltre al fatto che le imprese che hanno ricevuto in subappalto alcuni interventi, sono creditrici di decine di milioni non versati dalla Cmc;
la galleria Caltanissetta sta facendo nascere molte apprensioni, poiché il grosso tunnel scavato sotto la collinetta «Sant'Elia» potrebbe procurare ingenti problemi a causa delle abbondanti infiltrazioni di acqua che ne avrebbero già danneggiato in maniera invasiva la volta, richiedendo lavori che si aggiungono a quelli necessari per le intercapedini di comunicazione tra le due canne;
all'interrogante risulta che nella galleria siano presenti giunti in neoprene, aventi funzione di tenuta stagna, ma nonostante ciò risultano danni per la presenza dell'acqua nella parte superiore della galleria; tramite pompe è stata già tolta acqua per milioni di metri cubi, ma si sono ricreate le precedenti condizioni di saturazione d'acqua nell'estradosso della galleria;
come già riportato nell'interrogazione 5-04772 della XVI Legislatura, l'area geografica individuata per la realizzazione della galleria Sant'Elia-Caltanissetta è caratterizzata dalla sovrapposizione di faglie che si intersecano in corrispondenza e perpendicolarmente all'asse delle due canne della galleria, che determinano dei gradini tettonici tanto marcati da rappresentare gli unici rilievi della zona; ciò lascerebbe presagire danni futuri, irreversibili e compromettenti per le strutture –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se, nell'ipotesi di conferma dei dati non corrispondenti al progetto definitivo, che recherebbero peggioramenti al progetto, non ritenga utile adottare iniziative, per quanto di competenza, affinché siano effettuate una perizia di variante e suppletiva per la realizzazione dell'opera.
(3-01265)
Camera dei Deputati
Mercoledì 29 gennaio 2020
La seduta è iniziata alle 15:00.
Chiarimenti in merito alla realizzazione del progetto di raddoppio della strada statale Agrigento-Caltanissetta –
PRESIDENTE. L'onorevole Alessandro Pagano ha facoltà di illustrare l'interrogazione Molinari ed altri n. 3-01265 (Vedi l'allegato A), di cui è cofirmatario.
ALESSANDRO PAGANO (LEGA). Grazie, Presidente. Signor Ministro, stiamo parlando della strada statale 640, che collega Agrigento a Caltanissetta, che sarà raddoppiata, è in fase di ultimazione, e che si collega anche all'autostrada A19 Palermo-Catania. Il progetto prevede la realizzazione di sedici viadotti e cinque gallerie, fra cui una imponente di 4.050 metri, che passa praticamente sotto la città di Caltanissetta. Il lavoro è stato svolto da ANAS come contraente generale e poi affidato alla Cmc e, dopo i noti fatti, al Consorzio Italia. Veniamo al dunque. La galleria sta facendo nascere molte apprensioni perché il grosso tunnel scavato sotto la collinetta potrebbe procurare ingenti problemi a causa delle abbondanti infiltrazioni di acqua, che ne avrebbero già danneggiato in maniera invasiva la volta. Il ritardo già oggi è di cinque anni e la fine dei lavori è prevista nel 2022. Agli interroganti risulta che i lavori sono stati fatti tutti, nel senso che, in linea teorica, anche da un punto vista tecnologico adeguati, con neoprene con funzioni di tenuta stagna, ma nonostante tutto le infiltrazioni di acqua sono enormi. C'è stata un'interrogazione, sottoscritta nel 2011, che diceva in maniera molto chiara che in quel terreno insistevano faglie che avrebbero causato danni ingenti per la presenza di frane evidenti. Da qui la necessità che il Ministro intervenga concretamente e dia un'attenzione al territorio e alla problematica.
PRESIDENTE. La Ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha facoltà di rispondere.
PAOLA DE MICHELI, Ministra delle Infrastrutture e dei trasporti. La ringrazio, Presidente. In apertura desidero rassicurare i cittadini della regione siciliana sull'impegno del Governo per le infrastrutture del territorio, sia quelle provinciali, che quelle statali. Infatti, ricordo che l'articolo 16 del decreto-legge n. 162 del 30 dicembre 2019, attualmente all'esame di questa Camera, ha rafforzato i poteri del commissario straordinario, attribuendo tra l'altro il compito di realizzare la progettazione, l'affidamento e l'esecuzione di interventi sulla rete provinciale della regione siciliana, anche mediante apposite convenzioni da stipulare con le amministrazioni competenti. Quanto alla rete statale, si stanno individuando soluzioni che possano riattivare in tempi rapidi alcuni cantieri chiave per la viabilità dell'isola, come ad esempio la strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento, che risentono delle gravi situazioni finanziarie delle imprese affidatarie dei lavori. In proposito, ricordo che l'articolo 47, comma 1-bis, del decreto-legge n. 34 del 2019 ha previsto l'istituzione del “Fondo salva opere” per il pagamento diretto, nella misura massima del 70 per cento dei crediti insoddisfatti, a favore dei subappaltatori, subaffidatari e subfornitori. Presso il MIT è già pienamente operativa la struttura dedicata all'istruttoria delle domande e all'erogazione dei contributi, anche in favore degli operatori economici impegnati nel cantiere lungo la predetta strada statale 640.
Venendo allo specifico quesito sulle infiltrazioni d'acqua nella galleria Caltanissetta, la società ANAS ha evidenziato che, in corso dei lavori, si sono manifestate unicamente lievissime infiltrazioni di acqua localizzate tra i conci di rivestimento della stessa galleria. Considerato, peraltro, che i lavori di costruzione già prevedevano, come dal proponente rilevato, interventi di impermeabilizzazione passivi ove si fossero resi necessari, ANAS, una volta rilevate le predette infiltrazioni, ha ordinato al contraente generale di intervenire per la risoluzione di questa problematica. Ad oggi, il contraente ha eseguito parte degli interventi previsti e, come riferito da ANAS, non sussistono rischi per la struttura della galleria. A tale riguardo, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha avviato, comunque, procedure di controllo e di verifica da parte della direzione preposta.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare l'onorevole Pagano.
ALESSANDRO PAGANO (LEGA). Presidente, io, per il suo tramite, mi ritengo insoddisfatto della risposta. Ma il problema non è legato ovviamente al Ministro, che anzi stimo dal punto di vista personale, però i problemi non sono questi e mi sa che l'hanno un po' depistata.
Intanto come si fa a dire e rassicurare i siciliani, quando soltanto sulla A19 siamo oggi in presenza: del viadotto Himera, che è crollato nel 2015 e non è stato ricostruito, stiamo parlando dell'autostrada; del viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento, crollato una settimana prima dell'inaugurazione; del viadotto Akragas, che sarebbe il parallelo del Morandi, esattamente la stessa tecnologia, chiuso da 18 mesi, nessun intervento di nessuna specie, Come fa a scrivere l'ANAS una risposta di questo genere, Ministro, mi lascia veramente perplesso.
Ma il danno peggiore, la cosa che veramente fa indignare è esattamente questa galleria a cui le accennavo. Guardi, nella mia interrogazione del 2011 facevo presente che c'erano state quattro faglie perpendicolari all'asse delle due gallerie, i gradini tettonici tanto marcati lascerebbero presagire danni futuri irreversibili, lo dice la facoltà di geologia dell'Università di Palermo. La galleria Sant'Elia rischia di avere, quindi, danni generazionali, altro che piccoli e lievi cose. È costato 80 milioni, c'è stata una mega talpa che ha fatto guadagnare chissà chi. Lungi da essere ultimata, mancano ancora tanti anni per finire, le infiltrazioni d'acqua sono nell'ordine di milioni di metri cubi, che ovviamente si sono accumulati dalle piogge: insomma, dell'abbandono della Sicilia siamo tutti certi, basta vedere i dati. Su questi dati, che vi ho appena citato e che sono anche di natura speculativa, io non sarei tanto tranquillo, Ministro, e la inviterei, conoscendo la sua serietà e la sua abnegazione, a mettere occhio e a prestare parecchia attenzione sia sulla rete viabile siciliana che mi pare che sia abbandonata - e non sono soltanto questi i dati citati -, sia perché ovviamente sulla galleria cosiddetta Caltanissetta andiamo molto oltre in termini responsabilità (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).
La seduta è terminata alle 15:45.