Camera dei Deputati- 3-01629 – Interrogazione sul disimpegno di Alitalia dallo scalo di Trieste. RISPOSTA
Camera dei Deputati- 3-01629 – Interrogazione a risposta immediata presentata il 23 giugno 2020.
— Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
successivamente ad una lunga serie di voci che paventavano un possibile disimpegno di Alitalia dallo scalo di Trieste, a metà giugno si sono ufficialmente interrotte le trattative avviate tra la compagnia di bandiera e l'aeroporto di Trieste con la conseguenza che ad oggi la città capoluogo di regione del Friuli Venezia Giulia è rimasta priva di collegamenti aerei con Roma gestiti da Alitalia;
come riportato da recenti notizie di stampa, Alitalia ha giustificato l'abbandono dell'aeroporto di Trieste alla luce del costo, a suo dire troppo elevato, delle tariffe aeroportuali;
l'importante aeroporto del Friuli Venezia Giulia, fondamentale per i collegamenti dell'intera penisola con l'Europa centrale e per la presenza nella città giuliana della sede delle Assicurazioni Generali, non può essere penalizzato dalla difficile situazione del vettore italiano;
l'abbandono dell'aeroporto di Trieste da parte di Alitalia, a giudizio degli interroganti, è inaccettabile alla luce delle risorse pubbliche versate a favore della compagnia aerea nel corso degli anni, alle quali da ultimo si è aggiunto lo stanziamento di ulteriori 3 miliardi di euro previsti dal decreto «rilancio» e che sono finalizzati alla nazionalizzazione definitiva della compagnia aerea;
è necessario verificare che la gestione commissariale di Alitalia, così come la futura newco, non penalizzi i collegamenti dell'aeroporto Ronchi dei Legionari con il resto della penisola, collegamenti che risultano essenziali per garantire il rilancio economico nell'era post-Covid-19 –:
quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare il Governo al fine di garantire il ripristino dei voli Alitalia presso l'aeroporto della città capoluogo della regione Friuli Venezia Giulia.
(3-01629)
Camera dei Deputati
Mercoledì 24 giugno 2020.
La seduta è stata ripresa alle 15:00.
Iniziative di competenza volte al ripristino dei voli Alitalia dallo scalo di Trieste
PRESIDENTE. La deputata Sandra Savino ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01629 (Vedi l'allegato A).
SANDRA SAVINO (FI). Grazie, Presidente. Signora Ministro, guardi, la mia è un'interrogazione estremamente semplice e spero che la sua risposta sarà altrettanto semplice e chiara, scevra da tecnicismi, di cui non sappiamo francamente, in questo momento, che cosa fare. Quindi, anche alla luce dei rapporti che erano intercorsi tra Alitalia e il gestore dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari, che, come leggiamo dalla stampa, si sono interrotti, vorrei capire cosa lei e il suo Governo intendete fare per quanto riguarda il ripristino dei voli dalla regione Friuli-Venezia Giulia rispetto a tutto il resto del Paese.
PRESIDENTE. La Ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha facoltà di rispondere.
PAOLA DE MICHELI, Ministra delle Infrastrutture e dei trasporti. Grazie, onorevole Savino. Com'è noto, dal 3 giugno scorso sono cessate le limitazioni della circolazione delle persone all'interno del territorio nazionale. Con decreto del 14 giugno, sulla base delle richieste pervenute dai gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire i bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della capacità infrastrutturale degli stessi, si è provveduto a ripristinare la piena operatività dei servizi in alcuni aeroporti. Inoltre, in considerazione dell'allentamento delle misure sul territorio nazionale e delle nuove linee guida sul trasporto aereo che consentono un maggiore riempimento dei velivoli, una volta che verrà assicurata la libera circolazione a livello internazionale ci attendiamo anche una ripresa della domanda di trasporto aereo, con conseguente incremento dell'offerta da parte delle compagnie aeree, tutte, fino a raggiungere livelli di poco inferiori rispetto al periodo precedente la pandemia.
Oltre alle iniziative governative per favorire la ripresa del comparto aereo e alle misure già note contenute nel decreto-legge Rilancio, che è in fase di conversione qui alla Camera, ho chiesto ad ENAC di procedere all'aggiornamento del vigente piano nazionale degli aeroporti, con il rafforzamento delle strutture aeroportuali, rendendo così più agevoli e attrattivi i collegamenti tra le diverse parti del Paese, anche quelle meno servite. In questo contesto, ho firmato ieri la nota con cui ho comunicato a ENAC il nullaosta alla riapertura di alcuni aeroporti, tra cui quello di Trieste. Conseguentemente, tutti i vettori aerei che già operavano nello stesso scalo potranno nuovamente procedere all'erogazione dei servizi di trasporto, soddisfacendo la relativa domanda.
Quanto ad Alitalia, la futura newco si doterà di un piano industriale che, in assoluta discontinuità con i precedenti modelli, consentirà all'Italia, nel rispetto dei principi di concorrenzialità e di libera iniziativa economica, di disporre di una compagnia aerea in grado di contribuire alla ripresa economica del Paese ma, soprattutto, di competere sul mercato internazionale del trasporto aereo.
Ad ogni modo, in merito alla questione specifica dell'aeroporto di Trieste, evidenzio che l'amministratore straordinario di Alitalia mi ha già rappresentato, in un recente incontro, la disponibilità, in fase peraltro attuativa, a negoziare con la società aeroportuale nuovi passaggi di Alitalia, fatte le dovute verifiche sulla domanda, la quale peraltro anche da Trieste è potenzialmente già in crescita.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare la deputata Sandra Savino.
SANDRA SAVINO (FI). La ringrazio della risposta, Ministro, che però per me non può essere soddisfacente, perché in realtà, dopo quello che ho sentito, certezze per quanto riguarda la riapertura dell'aeroporto mi pare non ce ne siano. Semplicemente bastava una risposta un po' meno articolata dal punto di vista tecnico; noi chiedevamo esattamente quando questo aeroporto sarà riaperto. Non crederà, questo Governo, di poter erogare, contenuti nel “decreto Rilancio”, i 3 miliardi che verranno dati alla newco, perché non penso che i cittadini del Friuli-Venezia Giulia saranno tanto contenti di contribuire con questa cifra piuttosto importante senza portare a casa praticamente niente.
Quindi, alla luce anche dell'audizione che ieri si è tenuta in Commissione trasporti, mi permetto, Ministro, di mandare un messaggio al mio concittadino, il Ministro Patuanelli, che ieri candidamente si è espresso, dicendo che cosa? Che lui non si può occupare dell'aeroporto di Trieste, perché poi non vuole essere accusato di occuparsi dell'aeroporto della sua città. Vede che non possiamo stare sicuramente tanto tranquilli per quanto riguarda i tempi di riapertura dell'aeroporto, quindi la possibilità della mia comunità, della regione Friuli Venezia Giulia di avere i collegamenti che le spettano, e di non essere dimenticata, definita, a suo tempo, come l'ultimo lembo di patria, quindi desidero che ci sia un maggior impegno. Lei sicuramente, Ministro, si è impegnata, però abbiamo un Ministro delle Attività economiche che mi pare sia di tutt'altro avviso.
La seduta è stata sospesa alle 16:00.