Camera dei Deputati - 3-01788 - Interrogazione si iniziative di competenza volte a riconsiderare l'opportunità di introdurre i voucher per le aziende del settore agricolo. RISPOSTA

Camera dei Deputati - 3-01788 -  Interrogazione a risposta orale presentata il 30 settembre 2020, seduta n. 401

Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
lo scorso 15 agosto si è conclusa la procedura di regolarizzazione dei rapporti di lavoro, introdotta dal «decreto rilancio» e avviata il 1o giugno, per agricoltura, lavoro domestico e assistenza alla persona;
il «report finale» pubblicato sul sito del Ministero dell'interno mostra come delle 207.542 regolarizzazioni avvenute, l'85 per cento abbia riguardato i settori del lavoro domestico e dell'assistenza alla persona, mentre appena il 15 per cento ha coinvolto lavoratori subordinati, dimostrando che la procedura non ha riguardato il principale ambito per cui era stata ideata, cioè l'agricoltura, il settore dove soprattutto al Sud è più ampio lo sfruttamento dei migranti irregolari;
stando alle dichiarazioni rilasciate all'epoca da esponenti di Governo, e, in primo luogo, dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, la misura avrebbe dovuto risolvere la carenza di braccianti causata dall'epidemia e dal conseguente blocco delle frontiere, e solo in un secondo momento era stata prevista la possibilità di accedere alla sanatoria anche per colf e badanti;
«da oggi vince lo Stato perché è più forte della criminalità e del caporalato», aveva dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova, annunciando un provvedimento che avrebbe dovuto incidere soprattutto sul lavoro nero dei campi, un'affermazione che ad oggi è stata tristemente smentita dai fatti;
la bassissima percentuale di adesione nel settore agricolo è, infatti, solo l'aspetto più evidente di un sistema che non ha funzionato e che, al contrario, come denunciato da numerose associazioni, «ha innescato nuove forme di sfruttamento»;
risulta, infatti, che dopo l'entrata in vigore del decreto si sia creato un meccanismo criminoso per cui i datori di lavoro hanno preteso dai lavoratori irregolari non solo di essere rimborsati dei 500 euro necessari per la pratica, ma addirittura di migliaia di euro per avviarla, fatto ribadito anche da un articolo pubblicato su «Il Manifesto», nel quale si legge che dopo l'approvazione del decreto «sono arrivati gli usurai a offrire i soldi a strozzo ai migranti per comprare contratti falsi per provare a ottenere un permesso che li regolarizza per soli sei mesi. Un orrore che rischia di spingerli in una spirale di sfruttamento ancora maggiore» –:
se non ritenga fallimentare la sanatoria per quanto riguarda il settore agricolo e se intenda rivedere la propria posizione sui voucher che il mondo agricolo continua a proporre. (3-01788)

Camera dei Deputati

Mercoledì 30 settembre 2020

Iniziative di competenza volte a riconsiderare l'opportunità di introdurre i voucher per le aziende del settore agricolo 

PRESIDENTE. La deputata Maria Cristina Caretta ha facoltà di illustrare l'interrogazione Lollobrigida ed altri n. 3-01788 (Vedi l'allegato A), di cui è cofirmataria.

MARIA CRISTINA CARETTA (FDI). Presidente, signor Ministro, la sanatoria dei rapporti di lavoro introdotta dal “decreto Rilancio” si è rivelata, numeri alla mano, un fallimento assoluto, e ci ricordiamo tutti i grandi proclami su come la misura avrebbe dovuto incidere prioritariamente sulla mancanza di manodopera in agricoltura. Sono proprio i dati diffusi dal Ministero dell'Interno a dimostrare il fallimento della sanatoria. Al 15 agosto, scadenza prevista dal “decreto Rilancio”, delle 207 mila regolarizzazioni avvenute, 176 mila hanno riguardato i rapporti di lavoro nel settore domestico, e solo 30 mila i rapporti di lavoro in agricoltura: un numero del tutto inadeguato a fronte del fabbisogno di 200 mila lavoratori indicato dalle categorie.

Cosa ancora più grave è che dopo l'entrata in vigore del provvedimento si è instaurato un meccanismo criminoso, per il quale molti datori di lavoro hanno preteso non solo il rimborso dei costi della pratica di regolarizzazione, ma anche gli interessi per avviarla, dando luogo a una spirale di sfruttamento ben peggiore di quello che si voleva combattere.

PRESIDENTE. Concluda.

MARIA CRISTINA CARETTA (FDI). Concludo, Presidente. Dato il fallimento totale di questa misura, chiediamo al Ministro se non intenda rivedere la propria posizione sui voucher in agricoltura, in modo da assumere quella manodopera formata e qualificata di cui veramente…

PRESIDENTE. La ringrazio.

…necessita il mondo agricolo (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

PRESIDENTE. La Ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova, ha facoltà di rispondere.

TERESA BELLANOVA, Ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali. Signor Presidente, voglio ringraziare gli interroganti per aver posto un quesito che mi consente di ribadire la mia soddisfazione per l'esito dell'emersione dei lavoratori decisa dal Governo. Passo ad articolare le motivazioni che ci dicono perché non sia stato fallimentare, con alcuni dati utili a chiarire i fatti.

Oltre 200 mila persone sono uscite dall'invisibilità: un risultato enorme, il massimo raggiungibile con le condizioni poste dalla norma. Era noto fin dall'inizio che la misura avrebbe avuto una forte richiesta per la regolarizzazione delle persone che si prendono cura degli anziani, dei bambini, di chi non è autosufficiente, di chi cura le nostre famiglie. Sono state oltre 176 mila le lavoratrici e i lavoratori per cui è in corso la procedura di regolarizzazione verso un regolare contratto di collaborazione domestica. Avrei voluto, non è un segreto per nessuno, una norma ancora più estesa, che ripristinasse la legalità e desse a tutte le persone sul territorio la possibilità di rispettare la legge, vedendosi riconosciuti i diritti minimi.

Nel settore agricolo e della pesca sono state presentate 30.694 domande, cui vanno aggiunte le oltre 12 mila persone che hanno fatto richiesta di permesso di soggiorno. Se penso che le quote di lavoratori stagionali per l'agricoltura previste dal “decreto flussi” ogni anno ammontano a 14 mila unità, capite bene che, in un anno drammatico, abbiamo supportato le imprese agricole italiane, dando una possibilità concreta e immediata di reperimento di manodopera.

A chi mette in dubbio che questa operazione sia stata utile per il contrasto al caporalato, elenco le province maggiormente interessate da questa piaga: Caserta, Ragusa, Latina, Napoli, Salerno, Foggia; province che purtroppo nei mesi scorsi sono state interessate da indagini per lo sfruttamento dei lavoratori agricoli, con episodi intollerabili, oggi sono le prime per regolarizzazione. Abbiamo strappato dalle mani dei criminali più di 30 mila persone, che ora lavorano per le nostre produzioni agricole in maniera legale, mettendo in campo una buona pratica di inclusione e legalità, una scelta di sicurezza per tutti, soprattutto nel corso della pandemia. O è lo Stato, cari colleghi, a farsi carico della vita delle persone rese invisibili anche dai cosiddetti “decreti sicurezza”, o sarà la criminalità a poterle sfruttare: le oltre 200 mila lavoratrici e lavoratori emersi ora dall'invisibilità ne sono la più chiara e trasparente dimostrazione.

Sui voucher, sapete che abbiamo ampliato la possibilità ai percettori di reddito di cittadinanza e cassa integrazione guadagni di rendere compatibile il sussidio con il lavoro agricolo. Il tema prioritario per me adesso è il valore del lavoro, a partire dalla valorizzazione di quelli cosiddetti umili.

PRESIDENTE. Concluda.

TERESA BELLANOVA, Ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali. Per rendere attrattiva l'agricoltura, è dirimente puntare sulla lotta al caporalato, sulla regolarizzazione dei rapporti di lavoro e sulle strategie per attrarre giovani e donne in questo importante e strategico settore.

Infine, su eventuali episodi di distorsione della norma, sono la prima ad aver stigmatizzato questo fenomeno, e credo che la magistratura debba andare fino in fondo nel punire severamente i responsabili.

PRESIDENTE. Il deputato Marco Osnato, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.

MARCO OSNATO (FDI). Grazie, Presidente. Signor Ministro, la sua perniciosa soddisfazione è la nostra non soddisfazione; e ancora più della nostra, la non soddisfazione è quella degli operatori del mondo agricolo, che le avevano chiesto altro (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Le associazioni agricole chiedevano la reintroduzione del voucher: particolarmente in questo momento chiedevano di poter utilizzare gli stagionali qualificati, che utilizzano ogni anno, che vengono in Italia, fanno il loro lavoro con le regole e le attenzioni e le garanzie che questa disciplina prevede, che poi tornano nei loro Paesi serenamente. Oppure avevamo chiesto di usare, appunto, i percettori di reddito di cittadinanza per i lavori meno qualificati e sono pochissimi, nonostante lei tenti di giustificare con dati che non condividiamo, coloro che, appunto percependo un reddito di cittadinanza, hanno dato una mano al mondo agricolo. E la non soddisfazione totale è quella degli italiani, degli italiani che hanno visto, ancora una volta, una sanatoria indiscriminata, sostanzialmente (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), perché, vede, se ci fosse da scherzare, anche se non è proprio il caso, noi dovremmo dire che poche centinaia di persone rispetto a 200 mila persone sanate - appunto, poche centinaia - nel mondo dell'agricoltura sarebbe da dire “braccia rubate all'agricoltura”, perché in effetti sono mancate queste braccia per l'agricoltura (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), ma lei ha sostanzialmente confermato quello che noi abbiamo sempre detto, che il suo obiettivo, quello del suo Governo e quello della sua maggioranza, non era quello di tutelare il mondo agricolo, ma quello di reintrodurre una sanatoria indiscriminata per gli immigrati in Italia (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

Vede, lei, per una sua imposizione personale, un'impuntatura personale e un'impuntatura ideologica della maggioranza che la sostiene, ha trasformato di nuovo l'Italia nel campo profughi dell'Europa e quando noi le abbiamo detto che questo sarebbe successo lei ha attaccato Fratelli d'Italia e ha attaccato il nostro leader, Giorgia Meloni, dicendo che ci vuole più umanità. Allora, io mi chiedo se l'umanità che ci vuole è quella di vedere gli sbarchi in Italia triplicati in un anno, da 7 mila a 23 mila (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)

PRESIDENTE. Concluda.

MARCO OSNATO (FDI). … se abbiamo ancora la possibilità di dover vedere 100 mila immigrati in accoglienza in Italia - quelli censiti e chissà quelli non censiti -, se abbiamo ancora 3 mila minori che sbarcano in Italia abbandonati chissà dove…

PRESIDENTE. La ringrazio…

MARCO OSNATO (FDI). Concludo dicendo che se abbiamo ancora in un anno più 148 per cento di sbarchi evidentemente qualcosa è stata…

PRESIDENTE. Deve concludere, deputato Osnato.

MARCO OSNATO (FDI). … sbagliata nella sua impostazione, nell'impostazione del suo Governo, e, ancora una volta, a pagare sono gli italiani (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

 

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