Camera dei Deputati - 3-01801 - Interrogazione sui gravi disservizi relativi al funzionamento delle reti telefoniche, con particolare riferimento alla copertura della telefonia mobile in Sardegna. RISPOSTA
Camera dei Deputati - 3-01801 - Interrogazione a risposta orale presentata il 6 ottobre 2020.
— Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
come già segnalato nella interrogazione a risposta scritta n. 4-01338 del 10 ottobre 2018, nella interrogazione a risposta orale n. 3-00428 del 15 gennaio 2019, e nell'interrogazione a risposta orale n. 3-00618 del 19 marzo 2019, i cittadini della Sardegna continuano a lamentare dei gravi disservizi relativi al funzionamento delle reti telefoniche con particolare riferimento alla copertura della telefonia mobile, con alcune aree del tutto prive di segnale dove, peraltro, risulta impossibile contattare i numeri di emergenza come il primo firmatario del presente atto ha potuto verificare personalmente;
in molte aree, soprattutto quelle interne, il segnale di telefonia mobile è presente, ma solo apparentemente oppure è completamente assente, persistendo di fatto l'impossibilità di stabilire un qualunque collegamento (voce o dati), financo con i servizi di emergenza –:
se i Ministri interrogati intendano fornire una risposta urgente rispetto a quanto richiamato in premessa e quali iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, per garantire il corretto funzionamento del segnale telefonico (voce e dati) in tutto il territorio sardo, anche per consentire il pieno accesso dei cittadini sardi ai numeri telefonici di emergenza.
(3-01801)
Camera dei Deputati
Martedì 10 novembre 2020
Iniziative di competenza volte a garantire il corretto funzionamento della rete telefonica in Sardegna
PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione Zoffili ed altri n. 3-01801 (Vedi l'allegato A). La sottosegretaria di Stato per lo Sviluppo economico, Alessandra Todde, ha facoltà di rispondere.
ALESSANDRA TODDE, Sottosegretaria di Stato per lo Sviluppo economico. Grazie, Presidente. L'atto in discussione pone l'attenzione sulla sussistenza di disservizi concernenti il funzionamento delle reti telefoniche, con particolare riferimento alla copertura della telefonia mobile in varie zone della Sardegna. Al riguardo, sono state sentite innanzitutto le compagnie di telefonia che operano sul territorio sardo, le quali hanno comunicato i dati relativi alle coperture telefoniche dell'intera regione e delle singole province. La società Vodafone ha riportato la percentuale media di copertura in 4G dell'intero territorio sardo, corrispondente al 98,10 per cento, con una oscillazione nelle singole province tra il 97 per cento (Carbonia Iglesias e Nuoro) e il 99 per cento (Cagliari). L'operatore Tim ha informato che la propria copertura ultrabroadband al 30 giugno 2020 risulta pari a oltre il 77 per cento della popolazione telefonica sarda, percentuale che crescerà sensibilmente nei prossimi mesi con lo sviluppo delle realizzazioni che Tim sta conducendo con un proprio piano di investimenti e del progetto del “Diretto Infratel”, realizzato di concerto con la regione Sardegna e con Infratel Italia. Tuttavia, Tim riferisce che la propria copertura 4G supera il 98 per cento del territorio sardo, dove sussistono zone di scarsa copertura soprattutto nell'entroterra, caratterizzato da un'orografia complessa accompagnata da una scarsa densità abitativa. In tali aree sono previsti per il 2021 degli interventi che dovrebbero contribuire a migliorare sia la qualità del servizio sia parzialmente la sua estensione. La prefettura di Cagliari, alla quale sono state richieste informazioni aggiornate in merito alla problematica esposta dagli onorevoli interroganti, ha riferito che disservizi concernenti il funzionamento delle reti telefoniche risultano presenti solo in alcune zone del territorio di propria competenza. Le criticità della rete di telefonia fissa e mobile segnalate hanno riguardato, in particolare, tre comuni e sono state risolte grazie all'intervento delle compagnie telefoniche presenti sul territorio. La stessa prefettura ha comunicato, infine, che non risultano, escluse le suddette limitate eccezioni, difficoltà da parte dei cittadini del territorio cagliaritano per l'accesso ai numeri di telefonia di emergenza.
In merito alla specifica situazione della Sardegna, è stata interpellata anche l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni la quale ha condiviso ulteriori dati riguardanti il livello di copertura sia in termini di popolazione che di territorio e di tutte le tecnologie attualmente disponibili, ossia dal 2G al 4G, essendo il 5G solo agli inizi. Da tale confronto sembra risultare in effetti che una percentuale del territorio sardo non risulti coperta (tra il 10 e il 20 per cento circa). L'Agcom evidenzia che a causa della specifica morfologia del territorio, in taluni casi, anche se l'area risulta coperta dall'infrastruttura di uno o più operatori, la qualità del segnale mobile può risultare molto scadente a causa di zone d'ombra, rendendo scarso il livello delle comunicazioni. Per facilitare gli operatori è auspicabile, in tali situazioni complesse da analizzare caso per caso, che le amministrazioni locali si attivino a supporto dell'installazione da parte degli operatori di ulteriori stazioni radio base. Infatti, gli operatori hanno informato di aver gestito e risolto diverse segnalazioni nel corso del 2020 relative a disservizi sul territorio sardo anche mediante interventi di potenziamento della rete. L'utilizzo delle reti 5G potrebbe contribuire nel medio-lungo periodo al miglioramento della copertura e della capacità trasmissiva, disponibile anche grazie all'uso di bande a 700 megahertz. A tale riguardo, l'Autorità segnala che con la delibera n. 231/18/CONS ha inteso ora indirizzare la copertura 5G verso una serie di aree a cosiddetto deep digital divide, ovvero generalmente prive di servizi di comunicazione a larga banda e contemporaneamente prive di copertura mobile con tecnologie di tipo 4G come nel caso in argomento. In particolare, sono stati individuati 120 comuni che includono una popolazione di circa 100 mila abitanti, tra i quali figurano tre comuni sardi, ovvero Segariu, Pompu e Noragugume.
A completamento della descrizione dello stato della connettività in Sardegna, l'Agcom fa presente di aver realizzato durante la prima fase di emergenza da COVID-19 un censimento dei comuni italiani con indirizzi senza banda larga, mettendolo a disposizione delle istituzioni governative che stanno valutando azioni per contribuire a colmare tale divario. In particolare, l'Autorità ha raccolto i dati di copertura della popolazione con tecnologia 4G, rilevati dai quattro operatori infrastrutturali nel valore massimo per ciascun comune della Sardegna. Da tale comparazione si evince che in 12 comuni su 45 la copertura massima è pari al 99 per cento e in ulteriori 15 è compresa tra il 95 e il 98 per cento. Tra i comuni con i più bassi valori di copertura ve ne sono cinque (Villaputzu, Arborea, Luogosanto, Lei e Burgos) in cui il dato è pari all'85 per cento e soltanto uno, Onanì, in cui scende al 51 per cento. Infine, nel quadro dei provvedimenti messi in campo dal Governo nel primo periodo emergenziale, giova ricordare che l'articolo 82, del DL n. 18 del 17 marzo 2020, convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, il cosiddetto Salva Italia, ha disposto una serie di misure destinate agli operatori che forniscono reti e servizi di comunicazione elettroniche. In particolare, il comma 2 ha previsto che dette imprese intraprendono misure e svolgono ogni utile iniziativa atta a potenziare le infrastrutture, a garantire il funzionamento delle reti e l'operatività e continuità dei servizi. Il successivo comma 4 ha disposto inoltre che gli operatori del settore soddisfano qualsiasi richiesta ragionevole di miglioramento della capacità della rete e della qualità del servizio da parte degli utenti, dando priorità alle richieste provenienti dalle strutture e dai settori ritenuti “prioritari”, come nel caso di accesso ai servizi di emergenza. Al fine di contribuire alla rapida soluzione delle criticità rappresentate si conferma l'attività di vigilanza da parte dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, competente al riguardo, con il coordinamento del Ministero dello Sviluppo economico, laddove necessario. È indubbio infatti che è richiesto il dovuto impegno da parte degli operatori delle telecomunicazioni, oltre alle modalità operative già adottate, al fine di assicurare la massima copertura telefonica e la continuità dei servizi essenziali, come i numeri di emergenza, soprattutto in quelle zone dell'entroterra sardo dove ancora tali disservizi sussistono.
PRESIDENTE. Il deputato Zoffili ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interrogazione.
EUGENIO ZOFFILI (LEGA). Grazie, Presidente Rosato, una buona giornata a lei e all'Aula. Grazie al Governo, ma, sottosegretario, io non mi ritengo assolutamente soddisfatto. Rispetto a questo tema ho presentato dal 2018, una volta che sono stato eletto alla Camera dei Deputati, quattro atti di sindacato ispettivo, quattro interrogazioni e ho rilevato personalmente il disservizio che è diffuso. Voi avete costruito, Governo, una risposta ascoltando e interpellando i gestori delle reti telefoniche, avete interpellato la prefettura di Cagliari e sarà mia premura contattare a stretto giro il prefetto di Cagliari e chiedergli un appuntamento, perché, da quanto si evince dalla risposta, insomma la prefettura ha un po' minimizzato: i gestori telefonici parlano di una copertura sul territorio sardo - leggo perché ho preso velocemente appunti, signor sottosegretario, dalla sua risposta - di un 98 per cento di copertura del segnale 4G; avete costruito la risposta ascoltando giustamente, Governo e sottosegretario, l'autorità Agcom e già lì ci sono dei rilievi insomma un po' diversi. Chi ci sta ascoltando, chi ci sta guardando, i sardi - lei poi, sottosegretario Todde è della Sardegna, di Nuoro - chi ci sta guardando sa bene che, se partiamo, Presidente Rosato, da Cagliari, si prende la macchina e si va a Nuoro o si va in Ogliastra, io Presidente non riesco a contattarla, non riesco ad avere una telefonata che duri più di un minuto, due minuti o tre minuti, perché, Presidente, la linea cade inesorabilmente e questo succede anche nelle gallerie di quel tratto di strada che va da Cagliari ad Olbia, piuttosto che, se atterriamo in aeroporto, Presidente, insieme, ad Alghero e abbiamo necessità di servizio e vogliamo chiamare il Presidente Fico, e ci vogliamo dirigere verso Bosa, passano dei minuti interminabili.
Io ho provato - ho per gestore Vodafone - a rimanere per 30 minuti senza poter effettuare una telefonata o collegarmi al servizio dati, ad Internet. Fatto più grave, Presidente - e per suo tramite mi rivolgo al Governo - è che ho fatto personalmente una prova in determinate aree della Sardegna non coperte dal segnale, dove proprio non viene visualizzato il logo 4G, così come i segnali classici che conosciamo tutti sul telefono, e a un certo punto ho chiamato il 113; non avevo una necessità, un'evidenza di urgenza, ma ho voluto fare una prova e mi è capitato che una volta non mi ha risposto proprio nessuno, perché sul telefono si visualizzava “errore di sistema”, “errore di chiamata”; un'altra volta mi hanno risposto - ero nel nord della Sardegna - da Cagliari. Ho avuto anche un incidente stradale in Sardegna e ho chiamato i soccorsi ma, nel corso di questo incidente, una volta chiamato l'operatore del 113, questi non è stato in grado di geolocalizzare la mia chiamata, cosa che in altre regioni d'Italia succede. Quindi, quello che voglio dirvi è che quando i gestori dicono che il 98 per cento della Sardegna è coperta, però poi se entro in galleria per andare in nord Sardegna, da Cagliari e da Nuoro, e il telefono non funziona….
Signori, siamo nell'anno del Signore 2020; ho presentato quattro interrogazioni e il Governo mi ha risposto a due (mi ha risposto anche in quest'Aula). Ci sono state tante promesse da parte del Governo ma bisogna fare di più. Mi rivolgo anche a lei, che è una donna sarda: si faccia promotrice per risolvere questo problema! Soprattutto con questo lockdown, dalla Barbagia alla città, a Cagliari, i telefoni devono funzionare: i sardi non sono cittadini di serie B; Internet e il telefono cellulare devono funzionare; ci sono persone anziane. Mi ha interpellato il sindaco, l'ex sindaco del comune di Mara. Vi leggo un post del sindaco attuale del comune di Padria, in provincia di Sassari - e chiudo così - che aveva pubblicato nel gennaio 2020: “È vergognoso dover prendere atto, dopo innumerevoli segnalazioni e proteste, che le compagnie telefoniche, Vodafone e Tim su tutte, abbiano deciso di non realizzare né programmare gli interventi volti al potenziamento del segnale telefonico. È del tutto evidente che ritengano scarsamente vantaggiosi da un punto di vista economico gli eventuali investimenti. Di fatto hanno abbandonato a se stessi i nostri piccoli comuni e questo è molto grave, anche perché il Governo, attraverso il Ministero competente, non ha dimostrato di essere in grado di tutelarci con azioni di controllo e sanzionatorie verso le multinazionali che fanno utili e non erogano il servizio. Vergogna!”. E chiude così il sindaco nel messaggio che mi manda: “Nemmeno durante questa pandemia hanno avuto la sensibilità di comprendere che se un anziano che vive da solo non è in grado di raggiungere telefonicamente il proprio medico può lasciarci le penne. Intervenite: i sardi non sono cittadini di serie B”. Grazie, Presidente.