Camera dei Deputati - 3-02009 - Interrogazione su intendimenti in ordine a eventuali modalità compensative della didattica a distanza, con particolare riferimento a percorsi di recupero e alla prosecuzione fino al mese di luglio dell' anno scolastico. RISPOSTA
— Al Ministro dell'istruzione . — Per sapere – premesso che:
nell'emergenza COVID, lo svolgimento della didattica in presenza o a distanza ha occupato il dibattito politico evidenziando forti contrasti all'interno della stessa maggioranza e un conflitto tra istituzioni, che ha visto le regioni assumere decisioni in ordine sparso dando vita a una scuola «arlecchino» quale segno che molto non ha funzionato nel leale rapporto tra Governo e regioni;
il destino scolastico degli studenti è apparso legato esclusivamente all'andamento dei contagi in un panorama in cui la Ministra interrogata a giudizio degli interroganti ha colpevolmente trascurato i fattori che concorrono alla prevenzione e alla cura sanitaria dei giovani e degli insegnanti;
sono mancati interventi sui mezzi di trasporto correlati all'articolazione delle lezioni, la necessità di presidi sanitari ed équipe psicopedagogiche per sostenere gli studenti e i docenti – e le famiglie – nella prevenzione, tamponi rapidi, tracciamento ed eventuali tamponi molecolari;
è mancata la stabilità delle e nelle decisioni in presenza di variabili che mutano e la mancanza di un orizzonte temporale in grado di dare indicazioni per intervalli di tempo maggiori di qualche giorno;
la Ministra interrogata non può dichiarare che la didattica a distanza non ha funzionato quando ciò che non ha funzionato sono stati, soprattutto, l'indicazione e il sostegno ministeriale a una nuova didattica, quando ancora oggi non si conoscono quanti studenti delle superiori hanno usufruito agevolmente della didattica a distanza per le condizioni di rete e che qualità e tipologia di didattica a distanza è stata proposta;
secondo un rapporto di Save the children, in seguito all'adozione della didattica a distanza riproduttiva delle lezioni in presenza, con difficoltà reali di connessioni e assenza di dispositivi adeguati, si prevedono «34 mila nuovi dispersi»;
in Campania, in cui la scuola non ha praticamente aperto, il piano predisposto dai prefetti non ha coinvolto i dirigenti scolastici, non ha tenuto conto dell'organizzazione dei trasporti e delle difficoltà organizzative legate al piano di riapertura rappresentate dai dirigenti; in alcuni casi è stata prevista la distribuzione delle classi anche dove mancano le aule ed è stato vietato il rientro in presenza per l'utilizzo dei laboratori;
è mancata la considerazione del potenziale delle scuole paritarie e la sottoscrizione di patti educativi territoriali tra queste e le scuole statali –:
considerato che il primo quadrimestre è compromesso, se siano allo studio modalità compensative della didattica a distanza, con progetti personalizzati come percorsi di recupero, lavori per piccoli gruppi e soprattutto se non sia il caso, già ora, di prevedere la prosecuzione fino a luglio dell'anno scolastico quando il rischio di contagio sarà minore. (3-02009)
CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 gennaio 2021
Intendimenti in ordine a eventuali modalità compensative della didattica a distanza, con particolare riferimento a percorsi di recupero e alla prosecuzione fino al mese di luglio dell'anno scolastico
PRESIDENTE. La deputata Aprea ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-02009 (Vedi l'allegato A).
VALENTINA APREA (FI). Grazie, Presidente. Ministra Azzolina, alla “scuola arlecchino” non si sarebbe dovuti proprio arrivare e lei non avrebbe dovuto alimentare il conflitto tra Stato e regioni. Dallo scorso marzo, lei ha colpevolmente trascurato tutti i fattori che concorrono alla prevenzione e alla cura sanitaria, dai mezzi di trasporto agli orari di lezione ma, soprattutto, come Forza Italia le ha più volte indicato, alla necessità di creare presidi sanitari ed équipe psicopedagogiche per sostenere la comunità scolastica.
Oggi denunciamo e le chiediamo ragione della mancanza della stabilità delle decisioni in presenza di variabili che mutano e di orizzonti temporali che non possono ridursi a qualche giorno. E lei non può affermare che la DAD non abbia funzionato perché sarebbe spettato proprio a lei garantire l'efficacia di questa nuova modalità di apprendimento. Non sono stati effettuati monitoraggi né quantitativi né qualitativi della DAD. Le chiediamo ora se sono allo studio modalità compensative per gli alunni delle scuole superiori ed, in particolare, della regione Campania.
PRESIDENTE. Concluda.
VALENTINA APREA (FI). Lei ha sicuramente fallito a livello nazionale ma si è assunta anche la responsabilità di aumentare il divario tra Nord e Sud, tra scuole statali e paritarie in assenza di patti educativi comuni e non ha saputo accompagnare la scuola verso una didattica personalizzata e digitale. Ci risponda, Ministro, su tutto questo (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente).
PRESIDENTE. La Ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha facoltà di rispondere.
LUCIA AZZOLINA, Ministra dell'Istruzione. Onorevole Aprea, come ho già avuto occasione di ricordare, solo per la ripartenza di settembre il Governo ha stanziato più di 3 miliardi. Abbiamo disposto l'assunzione di organico aggiuntivo per l'emergenza, acquisto di arredi, mascherine e igienizzanti per la prevenzione e la sicurezza di studenti e personale scolastico. Sono state ricavate oltre 40 mila aule in più dai lavori di edilizia leggera, sono stati affittati spazi in più per la didattica e per il loro adeguamento, si è investito sui patti di comunità tra scuole ed enti del territorio da lei adesso ricordati.
Con riferimento alla didattica digitale integrata, resto convinta che essa rappresenti un'occasione e una sfida per ripensare la scuola del futuro, con la consapevolezza che non possa sostituire la didattica in presenza. In tal senso, le risorse investite per questa modalità didattica, a valere sul Piano nazionale scuola digitale e sulle risorse PON, che ammontano a oltre 413 milioni, con cui sono stati finanziati oltre 34 mila progetti autorizzati, sono e restano un investimento anche per il futuro.
A queste misure si aggiungono altri importanti interventi. Desidero ricordare in tal senso il protocollo di intesa stipulato con il Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi che ha consentito, grazie alle risorse stanziate, di garantire specifici servizi professionali per il supporto e l'assistenza psicologica da rivolgere, in particolar modo, a studentesse e studenti e al personale scolastico, per la prevenzione e il trattamento dei disagi derivanti dalla emergenza epidemiologica. Potenzieremo ancora di più una misura che si sta rivelando determinante per il benessere della comunità scolastica.
Con l'intesa approvata all'unanimità il 23 dicembre 2020, le regioni si sono impegnate a supportare in via prioritaria le istituzioni scolastiche nella gestione dell'epidemia, nelle attività inerenti alla somministrazione di test diagnostici alla popolazione scolastica di riferimento e all'espletamento delle attività di contact tracing, anche per un più tempestivo raccordo con i dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali.
In merito al recupero degli apprendimenti rammento, tra le modalità compensative della DAD, che il decreto legislativo n. 62 del 2017 prevede, per il primo ciclo di istruzione, l'attivazione di specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. Anche nel secondo ciclo sono previsti interventi didattici finalizzati al recupero delle carenze formative. Basti pensare all'adozione del piano di apprendimento individualizzato o, ancora, alla nuova progettazione finalizzata alla definizione del piano di integrazione degli apprendimenti. Non di meno, nella consapevolezza che l'ampio e prolungato ricorso alla DAD, risorsa indispensabile in una prima fase, si ripercuota, oltre che sulle competenze, anche sui comportamenti e sulla sfera emotiva degli studenti, proporrò, come detto, senza aspettare la fine dell'anno scolastico, l'adozione dei ristori formativi oltre al potenziamento degli interventi già previsti per il secondo ciclo di istruzione. Si tratta dell'erogazione di attività didattiche compensative di consolidamento e recupero degli apprendimenti in presenza in favore degli alunni del primo ciclo e delle realtà territoriali maggiormente colpite dall'emergenza epidemiologica, dove più intenso è stato il ricorso all'attività della didattica a distanza.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il deputato Luigi Casciello. A lei la parola.
LUIGI CASCIELLO (FI). Grazie, Presidente. Signora Ministra, io resto sempre interdetto quando l'ascolto, non solo nei question time ma anche nelle sue sortite e nelle sue esternazioni televisive e sui social. Ma anche oggi lei, in più di un'occasione, ha usato una serie di termini: ha auspicato, si è augurata, bisogna fare in fretta. Ministro Azzolina, sono cose che avrebbe dovuto fare lei! Tre miliardi li ha spesi male, i 400 milioni per i banchi a rotelle! Siamo passati dai banchi a rotelle, che non si sa dove siano finiti, se ci sono, se arriveranno - la informo che in Campania in tanti li aspettano ancora, ma tanto la Campania non ha aperto le scuole - alla perdita delle rotelle. Questa è la sensazione che ho.
Poi, a proposito della DAD, lei ora è quasi disperata sul presunto fallimento della DAD. Prenda esempio dai docenti, dai capi di istituto, dagli insegnanti che hanno dato una straordinaria dimostrazione di gesto etico ed educativo, dimostrando di sapersi adeguare alla realtà. Perché, guardi, l'insegnamento, non so se ne ha un minimo di percezione, è anche la capacità di adeguarsi a ciò che accade e non solamente all'ideale dell'insegnamento. Se oggi non avremo, perché, nonostante il fallimento della sua gestione, non avremo una generazione COVID, lo dovremo semplicemente allo straordinario sforzo degli insegnanti, delle famiglie. Perché sicuramente si è perso del tempo ma il tempo si può sempre recuperare; accade sempre anche nella vita. Ma poi la Campania: Ministro Azzolina, lei aveva il dovere di venire in Campania, sedersi al tavolo con il presidente della Regione Campania e capire dov'erano i punti di criticità. Lei questo non lo ha fatto (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)! Non lo fa, se non un po' di schermaglie. Magari, datevi appuntamento da Crozza entrambi, visto che insomma piacete molto a chi imita i politici.
PRESIDENTE. Ha esaurito il suo tempo. Concluda.
LUIGI CASCIELLO (FI). Ma, dico, da questo punto di vista - mi avvio alla conclusione, Presidente - si è fatto poco, si è speso male. Ma, da questo punto di vista, voi dovete fare qualcosa.
PRESIDENTE. La ringrazio.
LUIGI CASCIELLO (FI). Non so se la soluzione sia la crisi di Governo; magari lo è. Purtroppo, devo dirle che è riuscita in un'impresa straordinaria…
PRESIDENTE. Deputato Casciello, deve chiudere.
LUIGI CASCIELLO…. ci ha fatto persino rimpiangere il Ministro Fioramonti (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)!