Camera dei Deputati - 4-06431 - Interrogazione sulle graduatorie dei concorsi pubblici a tempo indeterminato.

Camera dei Deputati - 4-06431 - Interrogazione a risposta scritta presentata il 22 luglio 2020.

Al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

ai sensi delle disposizioni contenute nell'ultima legge di bilancio (articolo 1, comma 147, lettera b), legge 27 dicembre 2019 n. 160) le graduatorie dei concorsi pubblici a tempo indeterminato approvate tra il 2012 e il 2017 possono essere utilizzate entro il prossimo 30 settembre;

una ricerca sul lavoro pubblico presentata durante l'apertura del «Forum Pa 2020 - Resilienza digitale», manifestazione on line che si è svolta a inizio luglio 2020, ha illustrato che il record del sorpasso dei pensionati rispetto al numero dei dipendenti pubblici entro il 2021 potrebbe essere determinato dal continuo calo del personale. Un equilibrio fra ingressi e uscite, che nonostante lo sblocco del turnover, non è ancora stato raggiunto. A fronte, infatti, di 3,2 milioni di impiegati pubblici italiani, i pensionati pubblici sono già 3 milioni. Un numero in crescita costante e destinato a salire, poiché oggi i soggetti che potrebbero andare in pensione sono molti: 540 mila hanno già compiuto 62 anni di età, mentre 198 mila hanno maturato 38 anni di anzianità. La pensione anticipata è stata, inoltre, parzialmente accelerata da «quota 100»; infatti, nel 2019 sono uscite anticipatamente dalla pubblica amministrazione 90 mila persone;

dal 2018 a oggi sono andati in pensione 300 mila dipendenti pubblici a fronte di solo circa 112 mila nuove assunzioni e 1.700 stabilizzazioni. È stato disposto lo sblocco del turnover nello stesso anno, ma le procedure sono lente e la media dei tempi per l'effettiva assunzione dei vincitori dei concorsi è di oltre 4 anni. Così, con l'arrivo dell'emergenza COVID-19, da settembre 2019 ad oggi sono state messe a concorso meno di 22 mila posizioni lavorative. Secondo la ricerca, ci vorrebbero oltre dieci anni per riuscire a coprire i pensionamenti;

la difficoltà a ricoprire ruoli vacanti nella pubblica amministrazione tramite l'indizione di nuovi concorsi trova conferma nel decreto-legge n. 162 del 2019 (Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica), il quale ha, tra l'altro, disposto la possibilità di utilizzo, fino al prossimo 30 giugno 2021, delle sole graduatorie dei concorsi per l'assunzione di personale dell'amministrazione giudiziaria con la qualifica di assistente giudiziario, già inserite nei piani assunzionali approvati e finanziati per il triennio 2019-2021, tra cui quella dei «500 assistenti giudiziari», pubblicata il 14 novembre 2017, derogando così alla norma generale prevista dalla citata legge 27 dicembre 2019 n. 160;

le pubbliche amministrazioni anche in un'ottica di contenimento dei costi afferenti alla gestione di nuovi concorsi pubblici, troverebbero beneficio nel posticipare la validità delle graduatorie dei concorsi pubblici a tempo indeterminato, che al momento possono essere utilizzate fino al prossimo 30 settembre –:

se il Ministro interrogato per quanto di competenza, intenda assumere iniziative di natura normativa al fine di prevedere un ulteriore periodo di utilizzo di tutte le graduatorie di concorso pubblico a tempo indeterminato pubblicate negli anni 2012-2017, che attualmente possono essere utilizzate fino al 30 settembre 2020, e, in tal caso, se intenda chiarire per quanto tempo ritenga di prevederne l'utilizzo.

(4-06431)

 

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