Camera dei Deputati – 4-06633 – Interrogazione sull'inchiesta del sistema corruttivo relativo alla regione Lazio, all'autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e al Comune di Formia.

Camera dei Deputati – 4-06633 – Interrogazione a risposta scritta presentata il 7 agosto 2020.

Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

la procura della Repubblica di Roma ha appena concluso un'inchiesta su un sistema corruttivo relativo alla regione Lazio, all'autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e al Comune di Formia, inviando i relativi avvisi di garanzia a nove indagati tra imprenditori, dirigenti regionali, comunali e dell'Authority, e un politico. Tra loro l'attuale consigliere regionale del Lazio ed ex consigliere comunale di Formia, Giuseppe Simeone, e l'ex presidente dell'Autorità portuale Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta e attuale presidente dell'Autorità portuale di Palermo, Pasqualino Monti;

in base a quanto appurato dalla stessa procura di Roma, i funzionari pubblici sarebbero stati soliti chiedere e accettare denaro e altre utilità per favorire gli imprenditori coinvolti nelle indagini, realizzando anche delle varianti ad hoc;

i rapporti corruttivi sarebbero stati instaurati su opere a lungo attese dai cittadini del Lazio e particolarmente delicate, come i lavori per il porto di Anzio, interventi contro il dissesto idrogeologico in provincia di Frosinone, di ripascimento del litorale di Minturno e Fiumicino, e di sistemazione idraulica a Civitavecchia;

una ex dirigente del comune di Formia sarebbe arrivata a chiedere denaro da investire sui manifesti; elettorali di un candidato sindaco;

i fatti contestati ai diversi indagati risalgono tutti al 2012-2013 e la prescrizione incombe;

difficilmente a questo punto sarà possibile arrivare anche al solo ed eventuale rinvio a giudizio;

in base a quanto riportato sinora dalla stampa l'inchiesta sarebbe stata chiusa dai carabinieri del comando provinciale di Latina già nel 2014, gli indagati inizialmente sarebbero stati 40, ma molte ipotesi di reato si sono già prescritte, e non vi sarebbe, tra l'altro, mai stata risposta da parte del gip alle misure cautelari chieste dalla procura di Roma;

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti di cui in premessa;

quali iniziative di competenza intendano adottare per contribuire a far luce sull'operato del gip presso il tribunale di Roma e in particolare se non ritengano opportuno, inviare gli ispettori presso il tribunale di Roma; e in particolare se non si ritenga opportuno promuovere verifiche, per quanto di competenza, su cosa eventualmente è stato fatto, in particolare, nell'ambito delle autorità portuali per evitare il ripetersi di situazioni come quelle descritte nell'inchiesta appena conclusa.

(4-06633)

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