Camera dei Deputati - 4-07767 - Interrogazione sulla chiusura a gennaio 2019 del viadotto Puleto, sito tra Valsavignone e Canili, in provincia di Arezzo, in seguito al sequestro disposto dalla procura di Arezzo per gravi danni strutturali.

Camera dei Deputati - 4-07767 - Interrogazione a risposta scritta presentata il 10 dicembre 2020.   

Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

dopo la chiusura a gennaio 2019 del viadotto Puleto, sito tra Valsavignone e Canili, in provincia di Arezzo, in seguito al sequestro disposto dalla procura di Arezzo per gravi danni strutturali ai piloni di cemento armato del ponte, il primo Governo Conte ha stanziato, con l'articolo 40 del cosiddetto «decreto crescita» del 30 aprile 2019, 10 milioni di euro (di cui 5,6 milioni di euro da destinare all'Emilia-Romagna; 1,2 milioni di euro alla Toscana; 3,2 milioni di euro all'Umbria) in favore dei lavoratori e dell'intero tessuto produttivo del territorio che, oltre agli inevitabili disagi per la circolazione, ha subìto ingenti danni economici a causa della chiusura della strada statale 3bis Tiberina E45;

si trattava di una indennità pari al trattamento massimo di integrazione salariale, con la relativa contribuzione figurativa, a decorrere dal 16 gennaio 2019 per un massimo di sei mesi, in favore dei lavoratori del settore privato, compreso quello agricolo, impossibilitati a prestare, in tutto o in parte, l'attività lavorativa, dei dipendenti di aziende o di soggetti diversi dalle imprese, coinvolti dalla chiusura dell'arteria, che hanno subìto un impatto economico negativo e per i quali non trovano applicazione le vigenti disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro o che hanno esaurito le tutele previste dalla normativa vigente. Veniva, altresì, riconosciuta un'indennità una tantum pari a 15.000 euro in favore dei titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, di agenzia e di rappresentanza commerciale, dei lavoratori autonomi, compresi i titolari di attività di impresa e professionali, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, che abbiano dovuto sospendere l'attività a causa dell'interruzione del viadotto;

ad oggi, le aziende che ne avrebbero diritto non hanno ancora ricevuto gli attesi contributi anche perché il decreto attuativo non prevedeva espressamente la destinazione delle risorse stanziate anche alle imprese che, seppur danneggiate, avevano continuato ad esercitare la propria attività come possibile;

la previsione contenuta nel citato decreto per cui il contributo spetta alle sole imprese che sono state costrette a sospendere l'attività precluderebbe l'accesso ai fondi a moltissime aziende che nonostante i gravissimi danni subìti continuano ad aprire le loro sedi e a dare lavoro ai dipendenti nonostante la forte riduzione della produzione –:

quali iniziative intendano adottare i Ministeri interrogati per assegnare in tempi rapidi i 10 milioni di euro in favore delle attività danneggiate dalla chiusura del viadotto Puleto e della viabilità sulla E45, indipendentemente dall'effettiva sospensione lavorativa ed in ragione delle sole perdite subite, garantendo finalmente a quelle realtà produttive ed economiche, fortemente danneggiate da tale situazione, un sostegno economico stanziato più di un anno fa e ancora non disponibile.
(4-07767)

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