Camera dei Deputati – 4-07929 - Interrogazione sul contributo a fondo perduto per il ristoro di agenzie di viaggi e tour operator
Camera dei Deputati – 4-07929 - Interrogazione a risposta scritta presentata il 4 gennaio 2021.
— Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, al Ministro per gli affari europei, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
il 9 ottobre 2020 è scaduto il termine per inviare l'istanza di accesso al contributo a fondo perduto per il ristoro di agenzie di viaggi e tour operator, a valere sul fondo di cui all'articolo 182, comma 1, del cosiddetto «decreto-legge Rilancio» (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34), per far fronte alla crisi determinata dall'emergenza sanitaria;
l'ammontare del contributo è stato determinato applicando una percentuale alla differenza tra il fatturato e i corrispettivi dal 23 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 e l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del corrispondente periodo del 2019 e integra quanto eventualmente percepito con il contributo a fondo perduto per imprese e autonomi con fatturato inferiore a 5 milioni di euro previsto sempre dal decreto Rilancio;
pur avendo tutti i requisiti per l'erogazione del contributo a fondo perduto, molte agenzie non hanno presentato la relativa istanza entro il termine previsto, nella maggior parte dei casi per motivi imputabili ai consulenti fiscali, sommersi dai vari bandi aperti per il ristoro delle attività produttive colpite dalle misure di contenimento dei contagi;
l'emergenza pandemica ha ridotto il comparto in una situazione di «lockdown de facto» che permane tuttora: se si esclude la breve e limitata stagione estiva, che ha portato un po' di ossigeno al settore, anche se non per tutti gli attori della filiera, il comparto è rimasto quasi a fatturato zero da marzo 2020 ad oggi e tale situazione si protrarrà, sicuramente, almeno fino ai mesi di marzo/aprile 2021;
solo per il periodo febbraio-luglio 2020, il comparto ha subito una perdita del fatturato di 5,85 miliardi di euro rispetto all'analogo periodo del 2019 (dati contenuti anche nella relazione tecnica del decreto Ristori 1), mentre per il periodo da agosto a dicembre 2020, la perdita è stata di oltre 7 miliardi di euro di fatturato;
il comparto del turismo organizzato, composto da Tour Operator e agenzie di viaggio, conta oltre 10.000 imprese, impiega circa 80.000 addetti e genera un fatturato annuo di oltre 13 miliardi di euro;
il citato fondo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo di 265 milioni di euro è stato incrementato di ulteriori 400 milioni dall'articolo 5 del decreto-legge n. 137 del 2020 e, ad oggi, il fondo presenterebbe un avanzo –:
se il Governo non ritenga di dover assumere iniziative per riaprire quanto prima i termini per l'invio delle istanze di accesso al contributo a fondo perduto a valere sul fondo di cui all'articolo 182, comma 1 del cosiddetto decreto Rilancio, incrementato dall'articolo 5 del decreto-legge n. 137 del 2020, per il ristoro delle agenzie di viaggi e dei tour operator che non vi hanno provveduto all'invio delle domande entro il 9 ottobre 2020;
se non ritenga necessario adottare iniziative normative per un rifinanziamento del fondo per almeno ulteriori 700 milioni di euro, a copertura delle perdite subite dal comparto da agosto a dicembre 2020, facendosi parte attiva, nell'ambito dell'interlocuzione con la Commissione europea, affinché si riesca ad uscire dalle rigide logiche sugli aiuti di Stato, in quanto è indubitabile che le perdite subite dal comparto siano direttamente derivanti dalla pandemia e che le misure di sostegno adottate non possano essere considerate sovvenzioni alle imprese in grado di alterare la concorrenza nell'Unione europea.
(4-07929)