Camera dei Deputati – 4-08092 – Interrogazione sulla discarica che coinvolge l'area del Parco del Roccolo e in particolare i comuni di Casorezzo, Busto Garolfo, Canegrate, Arluno, Nerviano, Inveruno e Parabiago (tutti in provincia di Milano).

Camera dei Deputati – 4-08092 – Interrogazione a risposta scritta presentata il 22 gennaio 2021.

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

nei mesi scorsi il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è stato informato, purtroppo in quanto irrisolto, circa il tema della discarica che coinvolge l'area del Parco del Roccolo e in particolare i comuni di Casorezzo, Busto Garolfo, Canegrate, Arluno, Nerviano, Inveruno e Parabiago (tutti in provincia di Milano);

nel momento in cui si scrive la società Solter Srl, incaricata della realizzazione, sta completando i lavori in questione per adeguare il sito;

il tema è stato fortemente dibattuto, in quanto non sarebbero state rispettate le prescrizioni dell'Aia (autorizzazione integrata ambientale), nonché sarebbe mancato un accordo sulle aree compensative con il Parco interessato;

tale vicenda merita una corretta ricostruzione storica;

fin dal luglio 2016, la città metropolitana di Milano, a guida PD, autorità competente per la valutazione di impatto ambientale, aveva espresso giudizio positivo in ordine alla compatibilità ambientale del progetto;

città metropolitana aveva rilevato la non sussistenza del rischio di impatti diretti negativi sul sito di interesse pur affermando che «... alterazioni degli equilibri ecologici ... si sarebbero potuti verificare...»;

   la procedura si era conclusa con l'autorizzazione dirigenziale – della città metropolitana di Milano – avente per oggetto il rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia), ai sensi dell'articolo 29-quater del decreto legislativo n. 152 del 2006;

sempre città metropolitana aveva ritenuto, nonostante le segnalazioni, che per esigenzè di «... economicità...» (e si badi bene, non di tutela della salute pubblica e/o di tutela dell'interesse pubblico) non si potesse procedere ad un nuovo e più approfondito procedimento;

regione Lombardia, su iniziativa proprio dell'interrogante, fin dal dicembre 2016 aveva affrontato questo tema con una risoluzione avente come oggetto questa tematica, con l'intento di un monitoraggio per il controllo della fauna e della flora con una valutazione di tutti i rischi;

il tema, poi, era stato nuovamente affrontato da regione Lombardia, con un ulteriore atto nel dicembre 2017, sempre di iniziativa dell'interrogante, grazie al quale la regione Lombardia si era attivata, procedendo con un autonomo contenzioso amministrativo avverso all'autorizzazione dirigenziale avente per oggetto il rilascio dell'Aia, con un «intervento volontario in causa» nella forma di un intervento ad adiuvandum, la cui finalità era quella di sostenere e tutelare pienamente gli aspetti ambientali, la salute pubblica e la qualità della vita;

nei mesi scorsi è stata presenta un'istanza cautelare avanti al Tar, dai sindaci dell'area interessata, per ottenere la sospensione dei lavori; tuttavia, sempre città metropolitana (a guida del sindaco Sala del PD), unica autorità competente al procedimento, ha depositato memorie difensive per resistere alle istanze legittime di tutela del territorio;

sono, inoltre, passati diversi mesi dal confronto che rappresentanti del territorio hanno avuto direttamente con il Ministro Costa, e i funzionari ministeriali, tuttavia senza avere avuto nessun ulteriore riscontro e/o intervento in tutela dei cittadini e del territorio;

l'area interessata ha una valenza naturalistica, con la presenza anche di zone densamente urbanizzate, e il parco è agricolo con coltivazioni, allevamenti e un corridoio ecologico;

città metropolitana (tramite un suo dirigente in una recente intervista) evidenzia che saranno collocati rifiuti come: fanghi, ceneri, residui di plastica e gomma;

infine, non risultano compensazioni del verde e la presenza della cava inciderà negativamente sullo sviluppo del reddito agricolo (in particolare sulla coltivazione del riso) –:

se il Governo non ritenga necessario promuovere ogni iniziativa utile, concreta e immediata, per quanto di competenza, per tutelare pienamente gli aspetti ambientali, la salute pubblica e la qualità della vita al fine di tutelare la salute della cittadinanza, nonché evitare ogni possibile dubbio su eventuali rischi per l'ambiente.
(4-08092)

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