Camera dei Deputati- 5-02908 -Interrogazione sulle iniziative per accelerare l'erogazione dei contributi del Fondo per il grano duro. RISPOSTA
Camera dei Deputati- 5-02908 -Interrogazione a risposta immediata in commissione presentata il 15 ottobre 2019, seduta n. 239
— Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
i cerealicoltori denunciano ritardi ingiustificati nell'erogazione delle risorse del fondo per il grano duro. I produttori italiani che hanno sottoscritto il contratto di filiera pluriennale negli anni 2016 e successivi, sono ancora in attesa di ricevere quanto spettante già dal 2016;
il fondo «grano duro» è stato istituito con il decreto-legge 24 giugno 2016, n. 113. I criteri di funzionamento del regime di sostegno sono stati definiti con il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 2 novembre 2016. Successivamente, è intervenuta Agea che ha elaborato le istruzioni operative n. 44 del 12 dicembre 2016;
il regime di aiuto è totalmente finanziato con fondi pubblici nazionali e opera nell'ambito del regime del de minimis agricolo, il cui importo era inizialmente fissato a 15.000 euro nell'arco dei 3 esercizi finanziari e attualmente è stato portato a 25.000 euro dall'Unione europea con il regolamento 2019/316;
la condizione essenziale per poter beneficiare dell'aiuto pubblico è la sottoscrizione del contratto di filiera tra il coltivatore e gli altri operatori attivi nella commercializzazione e nella trasformazione, rispettando diversi requisiti di qualità, quali ad esempio un contenuto proteico superiore al 12-13 per cento, l'utilizzo di sementi certificate e l'adozione di buone pratiche colturali. Il contratto garantisce all'agricoltore migliori condizioni di vendita;
la misura di sostegno ha avuto successo tra gli agricoltori italiani, al punto che per il 2016 sono state presentate 6.800 domande, ma di queste sono state pagate solo alcune centinaia. Per i premi riguardanti il 2017, i pagamenti dovrebbero iniziare non prima del 2020. Per il 2018, invece, secondo quanto si apprende dalla stampa specializzata, nessuno al Ministero è stato in grado di indicare un termine;
il 9 luglio 2019 è stata approvata la mozione Spena n. 1-00218 in cui si impegnava il Governo pro tempore «a rafforzare gli interventi previsti dal piano cerealicolo nazionale, rivedendone i contenuti alla luce delle mutate condizioni di mercato, dotandolo di adeguate risorse finanziarie, promuovendo l'innovazione nella filiera italiana grano-semola-pasta e prevedendo la velocizzazione dei pagamenti e la sburocratizzazione delle procedure»;
nella mozione si rammentava che lo sblocco dei pagamenti era stato promesso dal Ministro competente nel tavolo di filiera grano duro-pasta tenutosi presso il Ministero il 27 giugno 2019 –:
quali siano i motivi del ritardo nei pagamenti relativi al Fondo grano duro citati in premessa e quali iniziative intenda adottare per accelerare l'erogazione dei contributi.
(5-02908)
Camera dei Deputati
Mercoledì 16 ottobre 2016
Mercoledì 16 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe L'Abbate.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
La seduta comincia alle 15.
5-02908 Spena: Iniziative per accelerare l'erogazione dei contributi del Fondo per il grano duro.
Maria SPENA (FI) illustra l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Giuseppe L'ABBATE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Maria SPENA (FI), replicando, si dichiara non soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo che giudica burocratica.
Ribadisce la necessità che il Governo intervenga, dando seguito anche agli impegni assunti con l'approvazione della sua mozione n. 1-00218, per accelerare l'erogazione dei contributi relativi al Fondo grano duro, evidenziando che gli ingiustificabili ritardi imputabili ad AGEA penalizzano maggiormente gli agricoltori di talune regione, fra le quali il Lazio.
Evidenziato che il settore del grano duro è in crescita, auspica – tenuto conto anche della regione di provenienza del sottosegretario e della Ministra Bellanova – che l'attuale Esecutivo consideri tra le sue priorità la promozione della produzione di grano italiano, anche al fine di arginare le importazioni di grano canadese che, per la presenza di glifosato, non è un prodotto rassicurante dal punto di vista della salute. Invita inoltre il sottosegretario a informare la Commissione delle risultanze del Tavolo di filiera convocato dalla Ministra per il prossimo 28 ottobre.
Interrogazione 5-02908 Spena: Iniziative per accelerare l'erogazione dei contributi del Fondo per il grano duro.
TESTO DELLA RISPOSTA
Intendo preliminarmente partecipare il significativo impegno di questa Amministrazione nella salvaguardia della filiera grano/pasta – a riprova del quale segnalo che abbiamo convocato un dedicato tavolo di filiera per il 28 ottobre cui presenzierà il Ministro – ma è altrettanto importante considerare che le criticità rilevate nell'ambito dell'atto di sindacato ispettivo, sono riconducibili alla complessità delle necessitate procedure istruttorie, come segnalato da AGEA, secondo quanto di seguito vado ad evidenziare.La caratterizzazione «nazionale» dell'aiuto «de minimis» previsto dal decreto ministeriale 11000/2016 esige infatti l'effettuazione di alcuni controlli obbligatori sulla posizione soggettiva del beneficiario, sotto il profilo degli obblighi previdenziali (DURC) e l'eventuale applicazione nei suoi confronti di provvedimenti interdittivi connessi con la lotta alla criminalità organizzata (comunicazione antimafia).
Fermi restano gli ordinari controlli istruttori previsti dal citato DM per l'ammissibilità all'aiuto, comprensivi della verifica in seno al MISE dei massimali degli aiuti «de minimis» concessi nel triennio, sia per il settore agricolo che a livello generale.
A completamento del quadro istruttorio, segnalo infine che l'aiuto in questione è erogato esclusivamente dall'Organismo pagatore AGEA – indipendentemente dal fatto che il fascicolo aziendale del beneficiario rientri nella competenza di altri Organismi pagatori – con la conseguente necessità di ricevere da questi ultimi le informazioni correlate alle verifiche istruttorie previste dal decreto ministeriale suddetto.
Per il 2017 AGEA segnala che risultano presentate 7.929 domande per le quali gli ordinari controlli istruttori di ammissibilità sono completati, ma per le sole domande di aiuto dell'AVEPA (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura) AGEA segnala ancora oggi difficoltà istruttorie discendenti da una rilevazione dei dati – in sede di presentazione delle istanze – non coerente con le procedure di controllo e ciò determina numerose criticità relative ai requisiti di ammissibilità stabiliti dal decreto ministeriale citato.
Al riguardo AGEA si sta coordinando con AVEPA per consentire a quest'ultima la modifica delle informazioni in domanda.
A dicembre 2018 è stata resa peraltro operativa l'utenza necessaria alla verifica presso il MISE del massimale «de minimis» e nel mese di aprile 2019 il relativo controllo è stato completato, mentre a marzo e aprile 2019 sono stati ulteriormente acquisiti i dati del DURC per tutti i beneficiari ammissibili al pagamento.
È stato inoltre favorito un protocollo di interscambio massivo di dati tra AGEA e INPS, in modo da poter elaborare le richieste per migliaia di pratiche da evadere.
A maggio 2019 è stata quinti attivata l'utenza AGEA per il controllo massivo della BDNA (Banca Dati Nazionale Unica Antimafia), consentendo l'inserimento già di circa 2.400 domande di cui, a ottobre, abbiamo ricevuto l'esito negativo della BDNA per circa 1800 istanze per le quali è in corso l'istruttoria finale, cui farà seguito l'elaborazione del decreto di pagamento per le domande che risulteranno ammissibili.
Per le restanti 1.300 domande, appena ricevuto l'esito dalla BDNA o trascorsi 30 giorni dalla data di protocollazione della medesima, si provvederà al pagamento delle domande.
Secondo quanto riportato da AGEA, riassumendo, allo stato attuale, risultano: a) 1.080 domande con comunicazione antimafia con istruttoria completata; b) 514 domande con comunicazione antimafia in istruttoria; c) 676 domande in coda di acquisizione presso la BDNA; d) 82 domande con comunicazione antimafia in anomalia.
Lo scorso 30 luglio 2019 è stato emesso il primo decreto aiuto «de minimis» alle imprese agricole che coltivano grano duro campagna 2017, riguardante 247 beneficiari per un importo complessivo di euro 685.670,00.
Per il 2018 sono state presentate 14.676 domande per le quali sono in fase di avvio le verifiche istruttorie per l'acquisizione del DURC e le registrazioni nel sistema di gestione degli aiuti nazionali del MISE, ad esito delle quali sarà possibile procedere all'inserimento dei beneficiari del BDNA per il controllo antimafia.
Per tale motivo, questa amministrazione, ribadisce il suo impegno ad adoperarsi per la massima consentita velocizzazione delle procedure di cui trattasi, sempre nel rispetto degli adempimenti istruttori obbligatoriamente previsti dalla legge nazionale e per arrivare al pagamento di tutte le istanze esaminate positivamente nel minor tempo possibile.
La seduta termina alle 15.30.