Camera dei Deputati - 5-03436 – Interrogazione sui ritardi nel progetto del piano strategico per la banda ultralarga. RISPOSTA
Camera dei Deputati - 5-03436 – Interrogazione a risposta immediata in Commissione presentata il 28 gennaio 2020.
— Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la stampa nazionale del 25 gennaio 2020 riporta la notizia che il progetto della banda ultralarga sarebbe in ritardo di almeno tre anni e che, per tale ragione, verrebbero messi a rischio anche i fondi europei stanziati per il progetto;
il piano strategico per la banda ultralarga (Bul) è coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri tramite il Comitato per la diffusione della banda ultralarga (Cobul), composto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dello sviluppo economico, Infratel e AgID (Agenzia per l'Italia Digitale), che ha definito la strategia nazionale e ne monitorerà la corretta attuazione;
Open Fiber, come noto, si è aggiudicata i tre bandi indetti da Infratel Italia S.p.A., società in-house del Ministero dello sviluppo economico, per la realizzazione e di un'infrastruttura in fibra ottica in oltre 7600 comuni di piccole dimensioni in 20 regioni. La rete rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber stessa per 20 anni;
i ritardi accumulati fino ad oggi non sono in alcun modo giustificabili ed il rischio di perdere i finanziamenti europei si profila come una concreta ipotesi di danno erariale. Non risultano, poi, essere stati chiariti e palesati i termini dei contratti di concessione per la realizzazione di una rete a banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato sottoscritti tra Infratel S.p.a. ed Open Fiber. Da quanto appreso, successivamente alle riunioni del Cobul (19 dicembre 2019 e 23 gennaio 2020), la concedente Infratel non avrebbe opposto alcuna doglianza all'operato di Open Fiber;
come evidenziato dai dati dell'ultimo osservatorio sulle comunicazioni dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, cresce in Italia la diffusione del Fixed Wireless Access (Fwa). L'Fwa non può più essere considerata una mera tecnologia «ancillare» rispetto all'Ftth, da utilizzare per raggiungere le case sparse nelle aree bianche, tanto più che vanno considerate le difficoltà di posa della fibra Ftth e i ritardi nell'attuazione del piano nazionale banda ultralarga –:
se il Ministro non ritenga opportuno rendere noti i contenuti delle convenzioni di concessione tra Infratel ed Openfiber e se non ritenga di risolvere le problematiche evidenziate in premessa adottando le iniziative di competenza, anche normative, per nominare i presidenti delle regioni commissari per la connettività o investendo anche sulla tecnologia Fwa per ridurre i tempi di copertura delle aree a fallimento di mercato.
(5-03436)
Camera dei Deputati
Mercoledì 29 gennaio 2020
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
Mercoledì 29 gennaio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico Mirella Liuzzi.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
La seduta è comincia alle 14.10.5-03436 Capitanio: Iniziative urgenti in materia di banda ultralarga e attuazione dei contratti di concessione in essere.
Massimiliano CAPITANIO (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.
La sottosegretaria Mirella LIUZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Massimiliano CAPITANIO (LEGA), replicando, ringrazia il rappresentante del governo per gli elementi di risposta, forniti sottolineando la necessità di un coinvolgimento pieno delle regioni sul tema degli interventi per la connettività anche a tutela delle aree a fallimento di mercato. Fornisce quindi una serie di dati relativi alle principali regioni dai quali risulta evidente l'ampio divario tra le varie aree del paese e, più un generale, un'insufficiente diffusione della banda ultralarga e stigmatizza l'evidente ritardo, che ormai può essere stimato in almeno tre anni, nell'attuazione del piano per la diffusione della banda ultralarga da parte del governo.
5-03436 Capitanio: Iniziative urgenti in materia di banda ultralarga e attuazione dei contratti di concessione in essere.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
Com’è noto, in data 30 giugno 2016 la Commissione europea ha approvato il regime di aiuti di stato relativo alla «Strategia Banda Ultralarga italiana»; la prima fase di attuazione del Piano BUL riguarda le aree bianche, ovvero le aree c.d. a fallimento di mercato, prive di investimenti da parte di operatori privati.
Come è altrettanto noto, la società Open Fiber è risultata aggiudicataria dei bandi di gara Infratel nelle citate aree bianche ed è l'attuale concessionaria per la costruzione, manutenzione e gestione della rete BUL nelle regioni Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto.
A fine 2019, secondo quanto comunicato dalla società Infratel, lo stato di avanzamento è il seguente:
sono state connesse in fibra ottica e wireless alla nuova rete a BUL circa 2.2 milioni di unità immobiliari sulle 9 previste dal Piano;
sui 6237 comuni previsti a fine Piano, sono stati completati lavori in 424 Comuni, di cui 103 collaudabili e 80 già collaudati; attualmente sono in esecuzione i lavori per ulteriori 1831 comuni che corrispondono, in termini di unità immobiliari, al 44 per cento del Piano previsto.
La concessionaria Open Fiber si è inoltre impegnata ad accelerare lo sviluppo dei cantieri, avviando i lavori in ulteriori 1465 comuni ed effettuando collaudi in almeno ulteriori 900 comuni.
Nei 668 comuni in cui l'intervento è svolto direttamente da Infratel, lo stato di avanzamento è il seguente:
concluso l'intervento nel 78 per cento dei comuni, di cui 496 collaudati e 26 in fase di collaudo;
servizio già attivo in 200 comuni;
stima di attivazione del servizio entro il 31 dicembre 2020, per arrivare a coprire almeno a 450 comuni.
Con riferimento al quesito posto dagli Onorevoli Interroganti evidenzio che durante la riunione del COBUL (Comitato per l'attuazione della BUL) del 22 dicembre 2019 si è provveduto a definire un cronoprogramma delle attività con le Regioni.
Gli Uffici tecnici del MiSE hanno proposto incontri mensili con le Amministrazioni locali per risolvere le criticità burocratiche e accelerare l'attuazione del progetto e favorire il superamento di queste criticità.
A tal proposto, sono state contattate le regioni e le Amministrazioni locali coinvolte nei processi di autorizzazione, favorendo il dialogo tra i diversi livelli istituzionali e il concessionario e suggerendo la pianificazione delle Conferenze di Servizi in modalità tale da snellire i processi autorizzativi. L'intervento del MiSE ha portato ad un miglioramento della situazione in quelle regioni che hanno favorito la costituzione di Conferenze di servizi.
In secondo luogo, si ricorda che il Governo ha adottato misure di semplificazione per l'innovazione al fine di accelerare il rilascio delle autorizzazioni, in particolare per le attività di scavo a basso impatto ambientale, attraverso il c.d. decreto sblocca cantieri (DL n. 135 del 2018, convertito con modificazioni dalla legge n. 12 del 2019).
Per quello che attiene invece alla tecnologia FWA, rappresento che la scelta tecnologica è stata adottata dal concessionario in sede di offerta tecnica e che il concessionario, per talune aree del Piano BUL, ha già adottato tecnologie FWA, che coprono circa il 20 per cento dell'intero piano tecnico. Si ricorda, inoltre, che la rete realizzata rimarrà di proprietà pubblica e deve garantire una evoluzione dei servizi per almeno 20 anni.
Per quanto riguarda i contenuti delle convenzioni di concessione tra Infratel e Open Fiber, ricordo che le stesse sono a disposizione delle Amministrazioni interessate, cui è possibile fare richiesta di accesso agli atti e che allo stato attuale, non si prevedono rischi di perdita di fondi europei sul progetto in parola.
Per quanto concerne, infine, il ruolo svolto dalle Amministrazioni centrali e regionali, nel ricordare che il MiSE riveste il ruolo istituzionale di coordinamento del progetto BUL, rappresento che nella riunione del COBUL dello 23 gennaio scorso, è proseguita l'interlocuzione con i soggetti istituzionali coinvolti. In tale sede si è discusso della possibilità di investire i governatori regionali del ruolo di commissari nei confronti degli enti territoriali, per lo snellimento e la velocizzazione delle procedure di rilascio dei permessi necessari per i lavori di infrastrutturazione. La valutazione di tale possibilità sarà pertanto oggetto di valutazione nelle prossime riunioni del predetto Comitato interministeriale.
Rappresento, infine, che il MiSE continuerà a vigilare sulla società Infratel e sull'avanzamento del Piano e continuerà a monitorare costantemente le fasi attuative poste in essere dal concessionario Open Fiber.
A tal proposito, il MiSE, anche in considerazione del recente cambio dei vertici delle società Infratel, darà mandato ai nuovi amministratori di effettuare tutte le verifiche necessarie sulle attività sinora poste in essere nonché di sollecitare Open Fiber al rispetto delle tempistiche previste nei contratti di concessione.
La seduta è termina alle 14.30.