Camera dei deputati - 5-04836 - Interrogazione sul raddoppio della tratta «Termoli- Lesina» della linea Pescara - Bari. RISPOSTA
Camera dei deputati - 5-04836 - Interrogazione a risposta immediata in Commissione presentata il 26 ottobre 2020.
— Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
nell'anno 2001, con l'entrata in vigore della legge n. 443 del 2001 e con la successiva approvazione della delibera del Cipe del 21 dicembre 2001, n. 121, il raddoppio della tratta «Termoli-Lesina» della linea Pescara-Bari venne inserito fra le infrastrutture strategiche di interesse nazionale e, pertanto, soggetto alle disposizioni della cosiddetta «legge obiettivo»;
il progetto di velocizzazione della linea adriatica è stato pianificato e interamente finanziato nel contratto di programma 2017-2021 per un totale di 617 milioni di euro con l'obiettivo di raggiungere, su oltre il 60 per cento dei circa 750 chilometri, una velocità superiore ai 200 chilometri all'ora, che può consentire la riduzione dei tempi di spostamento di oltre un'ora da Bologna e Lecce;
con specifico riguardo, al raddoppio del tratto ferroviario Termoli-Lesina, l'intervento è stato di recente inserito nel piano «Italia Veloce» a un costo specifico di 700 milioni di euro ed è interamente finanziato;
nel mese di maggio 2020, la Commissione tecnica per la verifica dell'impatto ambientale – Via e Vas, esaminato il progetto definitivo corridoio plurimodale adriatico asse ferroviario Bologna-Bari-Lecce-Taranto. Linea ferroviaria Pescara-Bari. Tratta Termoli-Lesina, ha espresso parere negativo, evidenziando la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti sulle potenziali interazioni tra la linea in questione, così come modificata nel tratto, e la componente biodiversità;
nell'ambito del procedimento di riesame del predetto parere in data 25 settembre 2020 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha richiesto a società Rete ferroviaria italiana s.p.a. integrazioni documentali e di analisi per diverse componenti ambientali necessarie per il completamento del supplemento istruttorio –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle criticità emerse e quali iniziative di competenza intenda porre in essere al fine di addivenire ad una definizione del procedimento per superare gli ostacoli che impediscono uno sviluppo coerente ed efficiente della dorsale ferroviaria adriatica e consentire la conclusione dell'opera in tempi certi.
(5-04836)
CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 ottobre 2020
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Martedì 27 ottobre 2020. — Presidenza del vicepresidente Paolo FICARA. – Interviene il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Giancarlo Cancelleri.
La seduta comincia alle 14.15.
5-04836 De Lorenzis: Velocizzazione della tratta ferroviaria Termoli-Lesina.
Diego DE LORENZIS (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.
Il viceministro Giancarlo CANCELLERI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Diego DE LORENZIS (M5S), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta, auspicando una rivalutazione dell'impatto ambientale di un'opera così rilevante per lo sviluppo economico delle regioni adriatiche. Al riguardo segnala che la Commissione tecnica per la verifica dell'impatto ambientale molto raramente fornisce pareri negativi, come invece è successo in questo caso, pronunciandosi quasi sempre con un parere positivo accompagnato dalla previsione di una serie di prescrizioni che riguardano la realizzazione dell'opera. Auspica pertanto che il Governo possa svolgere un ruolo determinante nell'individuare una rapida soluzione al fine di consentire il completamento di uno snodo ferroviario strategico.
La seduta termina alle 14.55.
5-04836 De Lorenzis: Velocizzazione della tratta ferroviaria Termoli-Lesina.
TESTO DELLA RISPOSTA
L'emergenza sanitaria in atto ha reso ancora più evidente la necessità di disporre di infrastrutture utili, moderne, efficienti e sicure, nonché di migliorare i collegamenti con le regioni del Mezzogiorno, al fine di consentire, utilizzando le risorse stanziate dal Governo e quelle rese disponibili dall'Europa, un effettivo ed agevole esercizio del diritto alla mobilità.
Anche sulla base di tale considerazione, è stato elaborato il Piano Italia Veloce che individua 130 grandi opere, molte delle quali localizzate al Sud.
In particolare, la dorsale ferroviaria adriatica – linea già interamente elettrificata – è stata interessata, anche negli ultimi anni, da importanti investimenti per il suo potenziamento.
Con specifico riguardo al raddoppio del tratto ferroviario Termoli - Lesina, che interessa le regioni Molise e Puglia, l'intervento, inserito nel Piano Italia Veloce, ha un costo di 700 milioni di euro ed è interamente finanziato.
Ne ripercorro brevemente l'iter.
Il progetto preliminare di raddoppio è stato approvato con delibera CIPE n. 2 del 28 gennaio 2015, con la prescrizione di effettuare una variante di tracciato progettuale (denominata soluzione Molise) per arretrare il tracciato ferroviario rispetto alla costa nei pressi della località di Campomarino.
Successivamente, il progetto è stato suddiviso in lotti funzionali:
il primo lotto, interamente in territorio pugliese, consiste nel raddoppio in affiancamento (circa 7 km) lato monte della tratta Ripalta - Lesina ed ha un costo a vita intera di circa 106 milioni di euro; il progetto definitivo è stato approvato dal CIPE con delibera n. 89/2017. Il 23 ottobre 2018 è stato pubblicato il bando di gara per appalto integrato. Le attività negoziali, tuttora in corso, si sono protratte anche a causa di un contenzioso avverso l'aggiudicazione della gara; una volta definito il giudizio pendente, sarà possibile procedere alla sottoscrizione del contratto e all'avvio dei lavori;
il secondo lotto, consistente nel raddoppio della tratta Termoli – Campomarino – Ripalta (circa 25 km), è stato oggetto di una variante del tracciato, che ha reso necessario richiedere, in data 1° agosto 2019, l'avvio di una nuova procedura di VIA. Il 26 maggio u.s. è stato pubblicato il parere negativo reso dalla Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale VIA/VAS. Considerato che le motivazioni alla base del diniego risiedono prevalentemente nella necessità di approfondire le potenziali interazioni tra la linea in questione, così come modificata nel tratto in esame, e la componente biodiversità, il successivo 6 luglio RFI ha chiesto al Ministero dell'ambiente il riesame di tale parere. Il 24 settembre u.s. il gruppo istruttore della Sottocommissione VIA della Commissione Tecnica di Verifica di Impatto Ambientale VIA/VAS ha richiesto integrazioni documentali che la società RFI ha provveduto a inviare lo scorso 23 ottobre.
Si è, quindi, in attesa del riesame del parere della Commissione VIA.