Camera dei Deputati - 5-05098 - Interrogazione sul rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione. RISPOSTA

Camera dei Deputati - 5-05098 - Interrogazione a risposta immediata in commissione presentata l'1 dicembre 2020.

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

il 13 novembre 2020 i lavoratori e le lavoratrici dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione dei presidi sanitari hanno indetto uno sciopero nazionale per denunciare il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto oramai da sette anni e mezzo;

come riportato dal sito Ivg.it, sono oltre 600 mila in Italia gli addetti del comparto delle imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi;

in Piemonte, come riportato dal sito Torino Today, ha aderito allo sciopero l'80 per cento degli addetti del comparto;

lo sciopero del 13 novembre 2020 è risultato articolato, con presidi e mobilitazioni in tutta Italia;

come riportato dal sito Ivg.it, lo sciopero generale di settore, indetto dai sindacati di categoria Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltrasporti a livello nazionale, è «la risposta all'indisponibilità delle associazioni datoriali Anip Confindustria, Confcooperative Lavoro e servizi, Legacoop Produzione e Servizi, Unionservizi Confapi, Agci Servizi e delle imprese del settore a rinnovare il contratto collettivo nazionale»;

le lavoratrici e i lavoratori dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione svolgono un ruolo essenziale per il contenimento del contagio nei presidi ospedalieri, nelle Rsa, nelle case di cura, nelle scuole, nelle università, nei tribunali, nelle fabbriche e negli uffici pubblici e privati, esponendosi in prima linea per garantire l'accessibilità dei luoghi;

il segretario generale Filcams Cgil Piemonte, come riportato dal sito Torino Today, ha affermato che nonostante la pandemia, questi lavoratori sono invisibili. Li si cita solo quando dicono che sono eroi, ma guadagnano 5 euro e 30 centesimi l'ora. Persino i rider adesso arrivano a 10 euro l'ora lordi. Spesso si tratta di contratti part time, per un totale di non più di 500 o 660 euro al mese;

nonostante molte imprese di pulizie e sanificazione, durante la pandemia, abbiano incrementato in modo consistente lavoro e fatturato, anche grazie alla professionalità e alla dedizione di centinaia di migliaia di lavoratori, per la gran parte donne, le retribuzioni e le condizioni contrattuali restano ferme a sette anni fa –:

quali urgenti iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, al fine di favorire il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro Multiservizi, scaduto da 7 anni e mezzo, e per garantire in ogni caso un aumento salariale congruo e dignitoso per lavoratori e lavoratrici la cui professionalità è risultata determinante durante la pandemia.
(5-05098)

 

CAMERA DEI DEPUTATI

Mercoledì 2 dicembre 2020

Lavoro pubblico e privato (XI)

 

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 2 dicembre 2020. — Presidenza della presidente Debora SERRACCHIANI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Francesca Puglisi.

La seduta comincia alle 13.35.

5-05098 Costanzo: Rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione.

Jessica COSTANZO (M5S) illustra la sua interrogazione, riguardante gli addetti ai servizi in appalto di pulizia e sanificazione dei presidi sanitari, in larga maggioranza donne, che lamentano livelli stipendiali particolarmente bassi a fronte dei compiti gravosi che sono chiamati a svolgere, spesso esponendosi al rischio del contagio per la carenza dei dispositivi di protezione individuali.

La sottosegretaria Francesca PUGLISI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), assicurando il suo personale impegno per la promozione dell'accordo tra le parti sociali, che renda possibile il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Tale risultato è importante, non solo per la tutela dei diritti dei lavoratori, ma anche perché il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha bisogno del parametro dei minimi salariali fissati dal contratto per poter procedere all'aggiornamento delle tariffe.  

Jessica COSTANZO (M5S), pur ringraziando la sottosegretaria, si dichiara solo parzialmente soddisfatta della risposta, in quanto il problema dei ritardi nei rinnovi dei contratti collettivi riguarda diverse categorie di lavoratori, che, per questo, non sono tutelati e patiscono condizioni di lavoro non dignitose. Ricorda che la sua parte politica si è molto impegnata in Parlamento, ottenendo, tra l'altro, la previsione, nel disegno di legge di bilancio, della valorizzazione a fini pensionistici dei periodi non lavorati in caso di part time ciclico verticale e preannuncia l'intenzione di presentare proposte emendative che prevedano l'integrazione dell'indennità di CIG percepita dai lavoratori addetti alle pulizie nei mesi di giugno e luglio, il cui ammontare è stato di soli 100-200 euro mensili.  

La seduta termina alle 14.05.

5-05098 Costanzo: Rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione.

TESTO DELLA RISPOSTA

Passo ad illustrare l'atto concernente il rinnovo del CCNL Multiservizi e più in generale la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione che come ha sottolineato l'Onorevole interrogante svolgono un ruolo fondamentale e importantissimo per noi tutti in questo periodo emergenziale molto delicato. Tali lavoratori, infatti, si espongono in prima persona per garantire l'accessibilità in sicurezza ai luoghi di lavoro, che non sarebbe possibile senza una sanificazione e una pulizia adeguate.

L'emergenza sanitaria ha fatto emergere l'importanza del ruolo di questi lavoratori che rivendicano il riconoscimento del loro lavoro e maggiori diritti e tutele con il rinnovo del contratto nazionale.
Per quanto riguarda specificamente il quesito posto dagli Onorevoli interroganti, nell'evidenziare che non compete al Governo interferire nelle decisioni delle Parti sociali per addivenire ad accordi collettivi che rientrano nella loro esclusiva disponibilità, posso tuttavia rappresentare come in alcune recenti occasioni – a margine di incontri con le Parti sociali – proprio i rappresentanti di questo Ministero hanno sottolineato a queste ultime l'opportunità di giungere rapidamente al rinnovo di tale contratto collettivo, ampiamente diffuso in molti settori.

A tal proposito, peraltro, va considerato che l'iniziativa sostenuta dal Ministro del lavoro di introdurre anche in Italia una specifica disciplina per il salario minimo, potrebbe avere l'effetto di porre rimedio a situazioni come quelle descritte dagli interroganti. Infatti, laddove fosse introdotto nell'ordinamento l'istituto del salario minimo non potrebbero più verificarsi simili distorsioni che comprimono i diritti dei lavoratori a ricevere una retribuzione equa e dignitosa e che consentono l'applicazione di contratti collettivi caratterizzati da periodi eccessivamente lunghi di ultrattività in assenza di rinnovo.

Concludo, sottolineando che il Ministero del lavoro insieme alla regione Piemonte monitorerà lo sviluppo della vicenda auspicando che il dialogo tra Organizzazioni Sindacali ed Associazioni imprenditoriali di categoria riprenda in tempi brevi e si riesca a trovare un punto di incontro relativamente al rinnovo contrattuale che fornisca risposte adeguate e concrete ai lavoratori.

 

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