Camera dei Deputati - 3-01380 - Interrogazione sulle iniziative volte a strutturare e agevolare l'utilizzo della didattica a distanza. RISPOSTA
Camera dei Deputati - 3-01380 - Interrogazione a risposta orale 3-01380 presentata il 25 marzo 2020.
– Al Ministro dell'istruzione . – Per sapere – premesso che:
l'improvvisa ed inaspettata emergenza sanitaria che l'Italia sta attraversando ha reso necessario assumere decisioni, in pochissime settimane, che richiedono una profonda riorganizzazione delle modalità di apprendimento-insegnamento, differenziandole per ordini di scuola, soprattutto in conseguenza della progressiva sospensione delle attività delle istituzioni scolastiche in ogni parte del Paese;
il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 marzo 2020 («Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale») all'articolo 1, comma 1, lettera g), afferma: «i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità»;
l'unica modalità, quindi, per garantire il diritto costituzionale all'istruzione è la didattica a distanza, troppo spesso in passato non adeguatamente valorizzata nelle sue potenzialità. Purtuttavia, in questa situazione emergenziale la didattica a distanza risulta essere la soluzione più indicata anche a mantenere viva la relazione educativa tra i docenti ed i loro studenti;
i docenti, di fronte all'emergenza che si sta vivendo, hanno attivato molteplici strumenti e sfruttato un caleidoscopio di risorse che permettono giornalmente di superare le barriere fisiche. Così gli insegnanti stanno offrendo agli studenti la possibilità non solo di continuare ad apprendere, ma anche di mantenere viva la relazione tra loro e i discenti, dimostrando sia grande professionalità sia spinte motivazionali altamente etiche e deontologiche che tengono in dovuta considerazione anche la tensione emotiva che caratterizzano le alunne e gli alunni in questo periodo –:
se il Ministro interrogato sia conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative abbia attivato al fine di strutturare e agevolare l'uso della didattica a distanza anche in riferimento alle risorse economiche, umane e tecnologiche messe a disposizione.
(3-01380)
(Presentata il 23 marzo 2020)
Camera dei Deputati
Mercoledì 25 marzo 2020
La seduta è cominciata alle 15:00.
Iniziative volte a strutturare e agevolare l'utilizzo della didattica a distanza
PRESIDENTE. Il deputato Tuzi ha facoltà di illustrare l'interrogazione Casa ed altri n. 3-01380 (Vedi l'allegato A), di cui è cofirmatario.
MANUEL TUZI (M5S). Presidente, Ministra, colleghe e colleghi, come sappiamo l'emergenza del Coronavirus ci ha costretto a sospendere la didattica per proteggere i nostri studenti e la comunità scolastica tutta dal contagio. Il mondo della scuola si è trovato costretto in pochissimo tempo a puntare tutto sulla didattica a distanza. I nostri docenti, anche in istituti o in territori dove questo non era mai avvenuto, stanno portando avanti il programma scolastico, usando tutti i canali disponibili per tenersi in contatto e in relazione con i loro alunni. Le famiglie, dal canto loro, stanno facendo salti mortali per sostenere i figli in questa attività. La comunità educante del Paese sembra essersi ritrovata in questo momento di grave difficoltà; d'altra parte, l'impegno a garantire il diritto costituzionale all'istruzione è stato massimo da parte dell'Esecutivo.
Il decreto “Cura Italia” prevede lo stanziamento di 85 milioni di euro proprio per supportare questo sforzo collettivo, anche nella consapevolezza che ci sono aree del Paese dove condizioni economiche difficili o un oggettivo divario digitale rischiano di escludere studenti e famiglie da questo importante momento di relazione educativa basato in questa fase sulla disponibilità di un computer o di una connessione a Internet. Conosciamo la sua sensibilità e la sua attenzione sul tema, Ministra Azzolina. Per questo le chiediamo quali sono le misure che il suo dicastero sta adottando o adotterà per strutturare e agevolare l'uso della didattica a distanza ovunque, anche in quei contesti oggettivamente più difficili.
PRESIDENTE. La Ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha facoltà di rispondere.
LUCIA AZZOLINA, Ministra dell'Istruzione. Grazie, Presidente. Onorevole Tuzi, il suo quesito mi offre l'occasione di ribadire anche in questa sede la mia gratitudine verso tutte le comunità scolastiche e di riaffermare il concetto che la scuola non si ferma. Ringrazio tutto il personale scolastico, i dirigenti scolastici, i direttori dei servizi generali e amministrativi, il personale ATA e in particolare gli insegnanti, ma anche gli uffici scolastici regionali e gli ambiti territoriali per l'impegno dimostrato in queste settimane.
Ringrazio altresì le famiglie che stanno fornendo un grandissimo contributo al sistema scolastico. In questi giorni la scuola sta dando prova di responsabilità, assicurando la continuità della didattica attraverso i mezzi digitali a disposizione. Alcune istituzioni scolastiche avevano già sperimentato la didattica a distanza e per questo non sono in particolare difficoltà; altre, invece, si trovano ancora agli inizi, per cui è necessario sostenerle. Il Ministero da subito si è posto al fianco di tutti: è stata realizzata in poco tempo, grazie alla task force creata dall'amministrazione, un'apposita area sul sito Internet del Ministero all'interno della quale sono resi disponibili per le scuole gratuitamente piattaforme telematiche certificate, contenuti didattici digitali e specifici strumenti di assistenza, proprio per facilitare l'attivazione della didattica a distanza.
Con la nota del 17 marzo scorso sono state condivise con tutte le istituzioni scolastiche le principali indicazioni operative. Il Governo, inoltre, ha stanziato risorse a sostegno della didattica a distanza. Ben 85 milioni di euro sono stati destinati dall'articolo 120 del decreto-legge n. 18 alle istituzioni scolastiche per l'immediata disponibilità di piattaforme, connettività e strumenti digitali utili all'apprendimento a distanza o per potenziare quelli già in dotazione. Queste risorse servono soprattutto a fornire agli studenti meno abbienti i dispositivi digitali individuali per l'utilizzo delle piattaforme e per la connessione al web e altra parte dello stanziamento è destinata alla formazione del personale scolastico proprio sulle specifiche metodologie e tecniche correlate alla didattica a distanza. Concludo sottolineando come oggi la didattica, anche nella modalità a distanza imposta dall'epidemia, non è solo lo strumento che permette al percorso di apprendimento degli studenti di non interrompersi, ma è anche il modo per portare la voce rassicurante di un insegnante a ragazze e ragazzi che si trovano in un momento di disorientamento, che hanno particolare bisogno di sostegno e normalità.
In questi giorni difficili dare continuità alla didattica mantiene viva la funzione della scuola quale comunità e contrasta l'isolamento e la demotivazione, dando continuità al diritto all'istruzione protetto dalla nostra Carta costituzionale. Sono convinta che sapremo trasformare questo momento drammatico in un'opportunità per rendere il nostro sistema di istruzione migliore.
PRESIDENTE. Il deputato Valente ha facoltà di replicare.
SIMONE VALENTE (M5S). Grazie, Presidente, ministri. Ministra Azzolina, la ringrazio per avere elencato tutte le misure messe in campo dal Governo per continuare a far andare avanti il sistema scolastico, per continuare a preservare il diritto all'istruzione che anche lei ha citato, perché questo è il messaggio principale che, in questo momento di grande difficoltà, di emergenza sanitaria, bisogna dare. La scuola non si ferma e questo grazie alle istituzioni, ma grazie, soprattutto, anche a tutto il personale scolastico, e qui mi accodo a tutti i ringraziamenti, e grazie alle famiglie, ovviamente, che, in questo momento di difficoltà, continuano a dare supporto ai nostri studenti. Certo, il processo di adeguamento non è omogeneo, ci sono alcune differenze, ma per questo sono convinto che il suo lavoro e il nostro lavoro debba essere quello di continuare a dare un sostegno e, soprattutto, monitorare la situazione in tutto il territorio nazionale.
Aggiungo che questa esperienza, che il sistema scolastico sta vivendo, deve essere un'esperienza da portarsi dietro e spero e mi auguro che possa essere utile a tutto il Paese, perché il divario digitale, che in alcuni casi abbiamo sotto gli occhi, deve essere sempre di più eliminato e le infrastrutture e la connessione devono essere degli aspetti fondamentali di sviluppo del nostro Paese, perché, se parliamo di divario digitale, spesso questo può essere divario sociale e divario educativo, e penso che il nostro Paese non se lo possa permettere. Per questo il mio auspicio è che la sua linea e la sua guida continui, perché il Paese ha bisogno, soprattutto in questo momento, di un grande sostegno.
La seduta è terminata alle 16:55.