Senato della Repubblica – 1-00287 - Mozione sul progetto del tracciato interregionale del corridoio plurimodale Tirreno- Brennero (Ti. Bre.)
Senato della Repubblica – 1-00287 - Mozione presentata il 5 ottobre 2020.
- Il Senato,
premesso che:
il tracciato interregionale del corridoio plurimodale Tirreno-Brennero (Ti.Bre.) avrà una lunghezza complessiva di circa 85 chilometri, di cui 55 chilometri in Lombardia e ripartiti tra la provincia di Cremona per 23 chilometri e la provincia di Mantova per 32 chilometri;
i comuni interessati in provincia di Cremona sono: Piadena, Tornata, San Giovanni in Croce, Casteldidone, Torricella del Pizzo e Gussola, Calvatone; mentre quelli in provincia di Mantova sono: Volta Mantovana, Marmirolo, Goito, Ceresara, Rodigo, Gazoldo degli Ippoliti, Redondesco, Acquanegra sul Chiese, Bozzolo;
il progetto prevede la realizzazione di 7 svincoli, 4 dei quali in Lombardia (Casalasco Viadanese e Bozzolo in provincia di Cremona, Gazoldo e Goito in provincia di Mantova), 4 aree di servizio (Po, Navarolo, Oglio, Mincio), e due interconnessioni (autostrada A1, autostrada A22);
nel territorio lombardo il progetto prevede, unitamente all'opera principale, una serie di opere connesse, quali: a) nel territorio cremasco: la riqualificazione dell'ex strada statale 343 tratto autostazione Casalasco Viadanese sulla strada provinciale 87 e Variante Casalmaggiore Viadana (per una lunghezza complessiva di circa 22,2 chilometri); il raccordo tra l'ex strada statale 10, ora strada provinciale 65 Bozzolo-Tornata (per una lunghezza complessiva di circa 3 chilometri); il raccordo tra le strade provinciali 85 e 60, autostazione Casalasco-Viadanese (ex strada statale 343) e incrocio tra le strade provinciali 85 e SP 8; la variante sulla strada provinciale 31 all'abitato di Calvatone; b) in territorio mantovano: la tangenziale di Goito all'ex strada statale 236 Goitese; il raccordo tra le strade provinciali 1 e 17 (Gazoldo degli Ippoliti).
il tracciato è stato inserito all'interno del primo programma delle opere strategiche di cui alla delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001 e della rivisitazione dello stesso avvenuta con la delibera CIPE n. 130 del 6 aprile 2006 alla voce "asse autostradale Brennero-Verona-Parma-La Spezia" tra i sistemi stradali ed autostradali del corridoio plurimodale Tirreno-Brennero;
successivamente all'approvazione, da parte del CIPE, del progetto preliminare (con la delibera n. 94 del 20 dicembre 2004, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 115 del 19 maggio 2005), è stato redatto il progetto definitivo dell'opera;
il CIPE ha valutato positivamente il progetto definitivo del tracciato e delle opere connesse (delibera n. 132 del 9 maggio 2006 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 284 del 6 dicembre 2006), rinviando tuttavia la definizione della copertura finanziaria dell'opera all'approvazione dell'atto aggiuntivo della convenzione con la società Autocamionale della Cisa SpA;
il costo dell'intero progetto, comprensivo delle opere connesse e aggiornato al gennaio 2010, era pari a 2,731 miliardi di euro;
il soggetto attuatore dell'opera è SALT SpA, concessionario autostradale della A15 Parma-La Spezia, subentrato ad Autocamionale della Cisa SpA;
nonostante le sollecitazioni della Regione Lombardia, il CIPE ha approvato il progetto definivo del solo primo lotto (delibera n. 2 del 22 gennaio 2010, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 242 dell'8 novembre 2010), che si sviluppa interamente all'interno dei confini regionali dell'Emilia-Romagna, dall'intersezione A1-A15 a Parma fino a Tre Casali-Terre Verdiane, per una lunghezza di 12 chilometri (il 14 per cento degli 85 chilometri complessivi) ed un costo pari a 514 milioni di euro (il 18,8 per cento del costo complessivo), sostenuto con autofinanziamento dal concessionario SALT SpA; i lavori del citato primo lotto sono iniziati nel 2017, sono al momento ancora in corso e la loro ultimazione è prevista nel 2021;
nella medesima delibera CIPE da ultimo citata si dà atto che per realizzare il secondo lotto, inclusi i 55 chilometri ricadenti nel territorio lombardo, sarebbe necessario un contributo pubblico di 900 milioni di euro, ad oggi totalmente privo di copertura finanziaria;
constatato che:
il Ti.Bre. svolge un ruolo fondamentale come collegamento interregionale e raccordo intermodale, in quanto parte del corridoio tirrenico della rete europea TEN-T comprehensive; esso consente di interconnettere 5 regioni direttamente interessate dal completamento del corridoio: Liguria e Toscana in quanto già oggi terminali portuali del corridoio tirrenico, Emilia-Romagna con lo snodo interportuale di Parma, Lombardia, interessata dalla maggior parte del tracciato e Veneto, terminale nord e porta di accesso verso il Nord Europa;
il tracciato e le opere connesse risulterebbero una fondamentale opportunità di sviluppo non solo per le province interessate ma per tutta la regione Lombardia;
la realizzazione del secondo lotto è una previsione infrastrutturale contenuta sia nel vigente piano regionale della mobilità e trasporti (PRMT) della Regione Lombardia, che nella programmazione della Regione Emilia-Romagna (delibera di Giunta 26 ottobre 2015 n. 1617, recante "approvazione del quadro complessivo delle opere infrastrutturali prioritarie per la Regione nell'ambito del programma infrastrutture strategiche e coerenti con il PRIT 98-2010");
il completamento del Ti.Bre. è fondamentale per intercettare i flussi merci, commerciali e turistici che arrivano dal Nord Europa attraverso il Brennero e, pertanto, costituisce fonte e valore economico per una gran parte del territorio lombardo;
considerato che:
il progetto preliminare dell'autostrada regionale Cremona-Mantova è stato sviluppato nel 2002 dal promotore, Autostrade Centropadane SpA, poi approvato dalla Regione Lombardia con delibera di Giunta n. VII/15954 del 30 dicembre 2003;
il progetto si suddivide in due parti che si innestano sul Ti.Bre: la Cremona (A21) -Tornata (Ti.Bre. ovest) e la Marcaria (Ti.Bre. est) -Mantova sud (A22); la parte centrale del tracciato della Cremona-Mantova, tratto Tornata-Marcaria (circa 9 chilometri), di connessione tra la tratta mantovana e cremonese dell'autostrada regionale è quindi di competenza della concessione nazionale per l'autostrada Tirreno-Brennero, come detto affidata a SALT SpA;
presso la Regione Lombardia è pronto da tempo il progetto del tracciato autostradale Cremona-Mantova la cui possibilità di realizzazione risente però fortemente, anche ai fini della sua sostenibilità economica, della mancata realizzazione del tratto Tornata-Marcaria, dovuta al ritardo e all'incertezza statale nell'autorizzare il secondo lotto del tracciato; ciò vale anche per le citate opere connesse, in particolare la tangenziale di Goito e la gronda nord di Viadana-Casalmaggiore;
la tangenziale di Goito, prevista come opere connessa nell'ambito del progetto autostradale Tirreno-Brennero, si sviluppa nei comuni di Goito e Volta Mantovana; le esigenze cui il progetto intendeva dare risposta erano l'allontanamento dai centri abitati di Goito e Cerlongo del traffico in transito lungo l'ex strada statale 236 "Goitese", la fluidificazione dei flussi e il miglioramento delle interconnessioni e del livello di sicurezza, oltre all'adeguamento della viabilità dell'area ai flussi indotti dalla realizzazione del tracciato autostradale Tirreno-Brennero;
considerato inoltre che:
il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la legge regionale n. 9 del 2020 (recante "interventi per la ripresa economica"), la quale, all'articolo 1, comma 10, ha istituito il fondo "interventi per la ripresa economica", con una dotazione di 3 miliardi di euro, atto a garantire il sostegno degli investimenti regionali quale misura per fronteggiare le conseguenze negative sull'economia del territorio lombardo derivanti dall'emergenza sanitaria da COVID-19;
con la deliberazione n. 3531 del 5 agosto 2020 la Giunta della Regione Lombardia ha approvato il "programma strategico degli interventi per la ripresa economica", frutto di un ampio lavoro di consultazione partecipata con gli stakeholder e gli enti locali nei tavoli territoriali provinciali, che in alcuni casi potrà già attuarsi a breve termine nel biennio 2020-2021 proprio per dare nuovo impulso alla ripresa socio-economica della Lombardia;
il programma finanzia opere destinati a Comuni, Province ed altri enti, per un valore complessivo di 5,5 miliardi di euro;
con esso la Regione Lombardia ha stanziato oltre 270 milioni di euro per finanziare 30 opere pubbliche fortemente richieste dal territorio mantovano e non più procrastinabili, le principali sono: 130 milioni per la tangenziale di Goito, come anticipazione finanziaria rispetto agli impegni assunti dallo Stato nella concessione del Ti.Bre.; 109,8 milioni per l'autostrada regionale Cremona-Mantova; 7 milioni per la Po.Pe.; 7,5 milioni per la gronda nord Viadanese; 1,8 milioni per il porto di Valdaro; un milione di euro per la ciclovia Sole;
rilevato che:
il corridoio Tirreno-Brennero è un intervento strategico che permetterà di migliorare la qualità della vita dei cittadini ed assicurare alle province di Mantova e Cremona uno sviluppo infrastrutturale significativo ed adeguato;
è complementare ad opere quali la tangenziale di Goito e l'autostrada Mantova-Cremona, già oggetto di finanziamenti regionali e tutte fortemente richieste dai territori interessati;
il Governo non ha presentato alcun piano di investimenti e di sviluppo che abbia chiarito con quali tempistiche e finanziamenti si intenda sviluppare il corridoio Tirreno-Brennero, confermando la volontà di sostenere la realizzazione dell'opera,
impegna il Governo a garantire il finanziamento necessario alla realizzazione del secondo lotto del corridoio plurimodale Tirreno-Brennero, opera strategica nell'ambito della programmazione nazionale. (1-00287)