Senato della Repubblica – 3-01648 – Interrogazione sugli incentivi alla mobilità sostenibile al fine di limitare la presenza di cittadini sui mezzi di trasporto pubblico locale. RISPOSTA

Senato della Repubblica – 3-01648 – Interrogazione a risposta orale presentata il 3 Giugno 2020.

 - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che:

le misure di distanziamento introdotte nel nostro ordinamento al fine di contrastare e prevenire il diffondersi dell'epidemia da COVID-19 hanno generato una minore fruibilità del servizio di trasporto pubblico locale in tutte le città d'Italia;

il Governo, con il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, rinominato "decreto rilancio", ha deciso di incentivare la mobilità sostenibile al fine di ovviare ai disservizi connessi al distanziamento sociale, che hanno limitato la presenza di cittadini sui mezzi di trasporto pubblico locale, ovvero per evitare il verificarsi di possibili assembramenti in prossimità di fermate, nonché su autobus e convogli ferroviari e metropolitani;

l'articolo 2 del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, decreto "clima", istituisce nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e del territorio e del mare un fondo denominato "programma sperimentale buono mobilità", che prevede una dotazione pari a 70 milioni di euro per l'anno 2020, alla cui copertura si provvede mediante corrispondente utilizzo di quota parte dei proventi delle aste relative alle quote di emissione di anidride carbonica (con riferimento all'anno 2020), dette "aste verdi", così come disciplinate dall'articolo 19 del decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30;

l'articolo 229 del decreto "rilancio" stabilisce che il fondo di cui all'art. 2 del decreto "clima" sia destinato, fino ad esaurimento, alla concessione in favore dei maggiorenni residenti nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane, nei capoluoghi di provincia, ovvero nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, di un "buono mobilità", pari al 60 per cento della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a 500 euro, a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, per l'acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, ovvero per l'utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture;

con decreto del Ministro dell'ambiente, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti, sono definite le modalità e i termini per l'ottenimento e l'erogazione del beneficio, nel rispetto del limite di spesa ivi individuato;

il citato articolo 229 prevede altresì l'incremento di 50 milioni di euro del predetto fondo istituito dal "decreto clima" e che a tale onere si provvede mediante utilizzo delle risorse disponibili, anche in conto residui, sui capitoli dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente, finanziati con quota parte dei proventi delle "aste verdi", di cui allo stesso decreto e di competenza del medesimo stato di previsione;

considerato che:

tali misure rientrano pienamente nel piano finalizzato al contrasto delle emissioni climalteranti previsto non solo dal diritto comunitario ma anche dal nostro ordinamento;

gli incentivi alla mobilità sostenibile possono contribuire alla riduzione dell'utilizzo dei mezzi privati e al conseguente decongestionamento dal traffico delle aree urbane;

il miglioramento della qualità dell'aria che ne conseguirebbe ingenererebbe evidenti benefici anche per la salute dei cittadini;

sono numerosissimi i cittadini che hanno non solo manifestato il proprio interesse, ma hanno già acquistato mezzi di mobilità sostenibile usufruendo del bonus previsto dal decreto "rilancio",

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, prevedere un aumento delle risorse destinate al fondo per la mobilità sostenibile, al netto di quanto potrà operare il Parlamento in sede di conversione del decreto "rilancio";

quali urgenti iniziative intenda adottare al fine di accelerare le procedure per il riconoscimento del bonus ai cittadini che ne fanno richiesta, anche al fine di scongiurare un "click day" che finirebbe per sminuire le finalità dei provvedimenti adottati;

quali ulteriori interventi intenda intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, affinché venga ulteriormente incentivata la mobilità sostenibile. (3-01648)

Senato della Repubblica

Aula del 4 giugno 2020

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 151-bis del Regolamento (ore 9,33)

PRESIDENTE. Il senatore Comincini ha facoltà di illustrare l'interrogazione 3-01648 sull'incentivazione della mobilità sostenibile nelle città, per tre minuti.

COMINCINI (IV-PSI). Signor Presidente, signor Ministro, le misure di distanziamento sociale a cui siamo ovviamente tutti sottoposti comportano una serie di obblighi che hanno visto ridurre l'utilizzo del trasporto pubblico locale, soprattutto nelle grandi città e nelle città dotate di sistemi integrati. Ebbene, il decreto-legge sul clima, che abbiamo convertito nella legge n. 141 nel dicembre scorso, aveva previsto una misura chiamata fondo programma sperimentale - buono mobilità, che destinava 70 milioni di euro per la mobilità sostenibile o a favore del trasporto pubblico che, come abbiamo detto, quest'anno non può essere pienamente utilizzato. I 70 milioni sono coperti con aste verdi; non c'è il tempo, Presidente, per spiegare ad esponenti dell'opposizione che questi soldi non possono essere utilizzati per cassa integrazione o altre misure, ma sono vincolati alla mobilità sostenibile.

Il decreto-legge rilancio incentiva la mobilità sostenibile usando i 70 milioni di euro di questo fondo e integrandoli con altri 50 milioni, per un totale di 120 milioni, per l'acquisto di biciclette, biciclette con pedalata assistita, monopattini elettrici e altri strumenti della micro mobilità sostenibile, che questa maggioranza e questo Governo hanno favorito già in altre misure. Il bonus copre il 60 per cento della spesa per l'acquisto, fino a un massimo di 500 euro. Un decreto del signor Ministro, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, definirà le modalità per ottenere questo beneficio.

Le misure brevemente illustrate rientrano nel piano finalizzato al contrasto delle emissioni climalteranti e gli incentivi alla mobilità sostenibile possono sicuramente andare incontro al minor utilizzo del trasporto pubblico locale che fronteggeremo. Sono misure che possono diminuire l'inquinamento, con un miglioramento della qualità dell'aria e un beneficio per tutti i cittadini.

È altresì una misura che già sta registrando un certo successo, da quanto possiamo percepire dai dialoghi con i cittadini ma anche con gli amministratori locali, al di là, chiaramente, degli altri bisogni che il Paese e i lavoratori hanno.

Signor Ministro, le chiedo se non ritenga opportuno, al netto di quello che potrà fare il Parlamento nella fase di conversione del decreto-legge rilancio, aumentare le risorse per questa misura; le chiedo quali misure stia, invece, pensando di adottare per evitare un potenziale click day, tale per cui, nel giorno in cui si renderà finalmente disponibile l'accesso al bonus, non venga esaurito il plafond. Infine, le chiedo quali ulteriori interventi abbia in animo di operare per incentivare al meglio la mobilità sostenibile.

PRESIDENTE. Il ministro dell'ambiente e delle tutela del territorio e del mare, generale Costa, ha facoltà di rispondere all'interrogazione testé illustrata, per tre minuti.

COSTA, ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, ringrazio il senatore interrogante. Effettivamente la misura a cui faceva riferimento sta incontrando molto favore: gli italiani stanno facendo le file davanti ai rivenditori di biciclette per acquistarle e questo mi dà, come Ministro, grande soddisfazione.

Ciò significa, infatti, non soltanto che la misura rappresenta un aiuto economico a una produzione italiana - non dimentichiamo che noi siamo i secondi produttori al mondo di biciclette e i primi esportatori al mondo, con 20.000 occupati e oltre 3.250 tra punti vendita e produttori, con un'antica tradizione e passione - ma anche che vi è un modo diverso di concepire la mobilità sostenibile, specialmente nelle grandi città, in pieno accordo con l'atto per uscire dall'infrazione relativa alla qualità dell'aria firmato dal Governo nel climate dialogue con l'Unione europea, che mi pare fondamentale.

Il senatore Comincini, giustamente, ha detto che si pone un problema di risorse. Noi abbiamo stanziato 120 milioni di euro. Quelli provenienti dalle aste verdi non potevano essere finalizzati ad altro, pur sapendo che ci sono tante difficoltà in Italia. Ho recuperato - lo dico in modo pedestre - ulteriori 70 milioni da aggiungere ai 120 già stanziati. Chiedo al Parlamento - e mi fa piacere che lei mi abbia sollecitato con questa interrogazione - di aiutarmi ulteriormente in questo senso, perché oltre a questi 70 milioni non ne ho altri. Le misura sta incontrando molto favore ed è giusto immaginare una mobilità sostenibile, quindi se il Parlamento, nella riformulazione della conversione in legge del decreto-legge rilancio, ci aiuterà in questo senso potremo fare ancora di più da questo punto di vista.

Abbiamo incaricato la Sogei, che è una società del MEF, di declinare il bonus per il cittadino che acquista. Ci hanno assicurato che con un sistema virtuale di cosiddetta anticamera informatica (non sono un esperto di informatica) non ci sarà il problema del click day.

Tra l'altro, le dico che il decreto attuativo è stato già inviato, per il cosiddetto concerto, al MEF, al MIT e al MISE, che da stamattina stiamo stressando, nel senso migliore del termine, per vedere approvato il testo immediatamente. Quindi, stiamo procedendo con tempestività nei limiti dei percorsi previsti dalla norma.

Alla luce di tutte queste considerazioni, è una norma che, secondo me, veramente fa bene all'Italia e, tra l'altro, sta facendo davvero il giro del mondo, perché tantissimi ci stanno ringraziando e la vogliono copiare. Peraltro, abbiamo anche stanziato risorse aggiuntive su altri percorsi: poco più di 300 milioni di euro per le piste ciclabili nei Comuni e per le ciclovie; quindi, per poter strutturare un sistema diverso.

Aggiungo, e termino, anche l'iniziativa, con il ministro De Micheli, della modifica del Codice della strada, che ci consente anche maggiore sicurezza sulla strada senza andare in competizione tra chi usa la bici, qualunque sia il modello, un Segway o altro rispetto all'automobilista. Chiaramente, non si va contro nessuno, ma è un modo diverso di concepire il rapporto con le proprie città. (Applausi).

PRESIDENTE.Ha facoltà di intervenire in replica il senatore Comincini, per due minuti.

COMINCINI (IV-PSI). Signor Ministro, credo che lei abbia sicuramente risposto alla mia interrogazione. Ho compreso che, oltre ai 120 milioni destinati, ce ne sono 70 pronti ad essere nuovamente investiti, oltre a quanto potrà ancora fare il Parlamento con gli emendamenti al decreto rilancio.

Voi sapete quanto sia importante per Italia Viva il tema della mobilità sostenibile e quanto ci siamo impegnati, e continueremo a farlo. Importante, oltre a questo genere di contributo, è lavorare anche sul tema delle reti ciclabili, urbane e interurbane, perché l'aumento del numero di persone che utilizzerà la mobilità sostenibile e un mezzo sostenibile necessita di un adattamento della nostra rete ciclabile.

Lo stiamo facendo, con le misure straordinarie adottate sempre nel decreto-legge rilancio, che consentono ai sindaci di tracciare in maniera urgente delle ciclabili d'emergenza, ma lo dobbiamo fare anche implementando le risorse a favore di questi investimenti. Mi fa piacere sapere che ci siano altre risorse messe a disposizione dal Ministero. Dico ai colleghi che su questo potremmo valutare, in sede di conversione del decreto rilancio, l'utilizzo dello strumento della attualizzazione, per anticipare risorse che la legge di bilancio per questo anno ha già previsto, sempre per incentivare la creazione di nuove ciclabili, ma dal 2022 al 2024.

Peraltro, sono cifre importanti: 50 milioni di euro l'anno per 3 anni sono 150 milioni, che consentono di realizzare parecchi chilometri di piste ciclabili, per la precisione 3 migliaia di chilometri di ciclabili urbane. Quindi, se riuscissimo, anche con questi interventi di attualizzazione di risorse future, potremmo davvero dare una mano ai Comuni e alle persone che fanno questa scelta, per poter incentivare in maniera seria la mobilità sostenibile nel nostro Paese. Senza infrastrutture adeguate, infatti, è difficile poi, nel lungo periodo, poter far crescere lo sviluppo di questa modalità. (Applausi)

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