Senato della Repubblica – 3-02232 – Interrogazione sui ritardi nell'emanazione dei decreti attuativi e la conseguente mancata adozione di misure contenute nel Decreto Rilancio previste per il rafforzamento delle medie imprese travolte dalla crisi economica.
Senato della Repubblica – 3-02232 – Interrogazione a risposta orale presentata il 19 gennaio 2021.
- Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:
da un articolo pubblicato dal quotidiano "Il Sole-24 ore", lo scorso 10 gennaio 2021, emerge un quadro complessivo legato ai ritardi nell'emanazione dei decreti attuativi (indispensabili per rendere effettivamente operative le norme approvate) grave e preoccupante, specie in considerazione del periodo attuale che sta attraversando il Paese, a causa della pandemia diffusa su tutto il territorio nazionale;
il quotidiano economico evidenzia come (solo per citare un esempio) una delle principali misure contenute nel decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto decreto rilancio), per il rafforzamento delle medie imprese travolte dalla crisi economica, relative al credito d'imposta per gli aumenti di capitale delle imprese con volumi di fatturato compresi tra i 5 e i 50 milioni di euro (nonostante il Ministero dell'economia e delle finanze il 10 agosto 2020 avesse stabilito le regole di accesso), sia rimasta ancora inattuata, a causa della mancata pubblicazione del provvedimento da parte dell'Agenzia delle entrate, che avrebbe dovuto tassativamente prevedere tra il 20 maggio e il 31 dicembre 2020 le regole relative ai termini e alle modalità di redazione della domanda per beneficiare del credito d'imposta del tax credit del 20 per cento;
al momento, infatti, la disposizione agevolativa rimane ferma su un "binario morto", a causa della mancata attuazione, così come un'altra misura (fortemente propagandata dal Governo con scarsi risultati concreti) continuamente rinviata nell'effettiva introduzione, relativa alla lotteria degli scontrini, ancora in attesa di un regolamento (da adottare entro il 1° febbraio) per stabilirne la data di avvio;
l'articolo de "Il Sole-24 ore" rileva, altresì, come ulteriori importanti disposizioni, approvate nei precedenti decreti per l'emergenza COVID (oltre al decreto rilancio, il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, cosiddetto decreto agosto) al momento non siano effettivamente operative, a causa del ritardo nell'emanazione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero il bonus impatriati (ovvero la detassazione del 50 per cento che l'Agenzia delle entrate ha ritenuto non si possa applicare a tutti gli sportivi professionisti) per sostenere le attività dei dilettanti (la cui misura era particolarmente attesa dalle società di calcio e basket) e il bonus del 50 per cento sulle sponsorizzazioni;
tali osservazioni, a giudizio degli interroganti, confermano nuovamente la superficialità e la scarsa efficienza da parte del Governo nel rispettare i tempi nell'emanazione dei decreti attuativi, in un periodo così grave e complesso, in considerazione dell'urgenza che il sistema delle imprese richiede, stante la crisi economica e finanziaria causata dalla pandemia;
al riguardo, considerato che soltanto all'interno della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio per il 2021), approvata all'ultimo momento per evitare la misura eccezionale dell'esercizio provvisorio, sono previsti addirittura 176 decreti attuativi per rendere parzialmente operative le norme della manovra economica, appare evidente come si configuri uno scenario economico e finanziario grave e preoccupante, a giudizio degli interroganti, in merito alle difficoltà che sta riscontrando il Governo Conte nel legiferare in maniera seria e adeguata (con le prevedibili e ulteriori conseguenze negative specie nei riguardi degli autonomi e dei possessori di partite IVA, fortemente penalizzati dalle misure adottate dall'Esecutivo, in questi mesi),
si chiede di sapere:
quali orientamenti il Ministro in indirizzo intenda esprimere con riferimento a quanto esposto;
se non convenga che i continui e ripetuti ritardi nell'emanazione dei decreti attuativi da parte del Governo (oltre il 90 per cento è in attesa di essere pubblicato) contribuiscano ad aggravare ulteriormente il già gravissimo quadro complessivo sociale ed economico del Paese, penalizzato da decisioni di politica economica e fiscale sbagliate e inefficienti che pongono il nostro Paese agli ultimi posti in Europa in termini di sviluppo e ripresa economica;
quali iniziative urgenti e necessarie intenda intraprendere al fine di velocizzare l'emanazione dei decreti attuativi, il cui numero complessivo permane elevatissimo, considerato che le riforme così propagandate dall'Esecutivo appaiono inutili, se non accompagnate dall'introduzione di tali misure. (3-02232)