Senato della Repubblica – 4-02696 – Interrogazione su Atlantia SpA leader mondiale nel settore delle infrastrutture di trasporto autostradali e aeroportuali, con una presenza articolata in 23 Paesi, azionista di riferimento la famiglia Benetton.

Senato della Repubblica – 4-02696 – Interrogazione a risposta scritta presentata il 14 Gennaio 2020.

 - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:

la Atlantia SpA, con 31.000 dipendenti per un fatturato aggregato 2018 superiore a 11 miliardi di euro e un Ebitda (utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti) di oltre 7 miliardi, guidata per quasi 14 anni dall'ex Ceo Giovanni Castellucci, affidata oggi al tandem presidente e direttore generale Fabio Cerchiai e Giancarlo Guenzi, ha come azionista di riferimento la famiglia Benetton, che ne detiene il 30,2 per cento attraverso Sintonia, a sua volta controllata da Edizione, la cassaforte della famiglia veneta. Nel capitale sono presenti anche alcuni soci industriali, come la fondazione Cassa di Risparmio di Torino (4,8 per cento), la banca inglese Hsbc (5 per cento) e l'advisor Lazard (5 per cento) e Gic (8,1 per cento). Il 45 per cento del capitale è invece sul mercato, quindi in borsa;

la Atlantia SpA è leader mondiale nel settore delle infrastrutture di trasporto autostradali e aeroportuali, con una presenza articolata in 23 Paesi. Il gruppo gestisce infatti 14.000 chilometri di autostrade a pedaggio (oltre 3.000 chilometri di rete gestita in Italia) attraverso Autostrade, controllata al 100 per cento. L'altro asset sono gli aeroporti, in particolare quelli romani di Fiumicino e Ciampino (gestiti attraverso Aeroporti di Roma, a sua volta controllata al 99 per cento dalla stessa Atlantia) in Italia (scadenza concessione nel 2044) e i tre aeroporti di Nizza, Cannes-Mandelieu e Saint Tropez in Francia, con oltre 60 milioni di passeggeri all'anno. Per quanto riguarda gli scali francesi, sono gestiti da Aéroports de la Côte d'Azur, che fa capo alla stessa società dei Benetton con una quota del 64 per cento;

considerato che, a quanto risulta agli interroganti:

in un articolo apparso il 6 gennaio 2020 su "il Fatto Quotidiano" a firma di Marco Travaglio si legge: «La singolare insistenza con cui Repubblica pretende ogni giorno che il governo lasci le autostrade ai Benetton fa sorgere il legittimo dubbio che Repubblica avesse fino a 11 mesi fa il suo amministratore delegato Monica Mondardini nel Cda di Atlantia e prima presidente di Aeroporti di Roma, che faccia soldi a palate con le pubblicità di Benetton e che la sua festa Repubblica delle Idee fosse sponsorizzata da Autostrade per l'Italia»;

a riprova dell'inspiegabile trattamento dei media nei confronti dei Benetton, è utile ricordare quanto accaduto all'indomani del crollo del ponte Morandi a Genova, una tragedia che il 14 agosto 2018 ha provocato la morte di 43 persone. In quel frangente, come evidenziato nelle settimane successive dallo stesso "il Fatto Quotidiano", i media nazionali si sono ben guardati dal tirare in causa i Benetton. Su "la Repubblica", in 11 pagine dedicate alla tragedia, la parola "Benetton" non è comparsa neppure una volta;

«Il "Corriere della sera" ha citato la famiglia veneta, ma solo in un trafiletto sul crollo in Borsa di Atlantia, che ha come primo azionista il gruppo Benetton», ha scritto "il Fatto Quotidiano". Mentre «all'estero, dal "Financial Times" a "Le Figaro", dal "Guardian" al "New York Times", tutti i quotidiani hanno sottolineato come Autostrade per l'Italia faccia capo alla famiglia Benetton». Stesso trattamento anche nelle edizioni serali del 14 agosto del Tg1 Rai e del Tg5 Mediaset: «Si parla di manutenzione, persino di controlli da cui non era emerso niente, ma mai del gruppo o di Atlantia. Un silenzio a cui fa eco quello del Tg2 delle 20,30. Semplice dimenticanza o riguardo nei confronti di un impero che rappresenta tuttora uno dei principali investitori sul mercato pubblicitario?»;

sempre da informazioni di stampa, si evince che «il Gruppo Benetton da solo spende circa 60 milioni di euro ogni anno», 25 dei quali sul mercato italiano. Gli interroganti, in particolare, non sono riusciti a trovare gli importi spesi da Atlantia. Milioni di euro, presumibilmente, che vengono elargiti ai media attraverso la pubblicità, gli eventi e le manifestazioni. Autostrade per l'Italia, ad esempio, è partner ufficiale del giro d'Italia, che vuol dire Rcs, e quindi Cairo communications, nei cui conti la corsa rosa ha un impatto rilevante. La sua controllante Atlantia, invece, è stata fino al 2018 tra i 9 top sponsor che hanno finanziato la "Repubblica delle idee", il festival del quotidiano ideato nel 2012. Anche le televisioni hanno beneficiato in questi anni degli investimenti. Con Sky, Autostrade per l'Italia ha prodotto il programma "Sei in un Paese meraviglioso", arrivato alla quinta stagione. Con Mediaset, Benetton ha fatto affari attraverso la società "21 investimenti", e aveva creato insieme a Medusa (quindi Fininvest) la catena di multisale "The Space", poi rivenduta nel 2014,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti illustrati;

quali misure urgenti intenda attivare per impedire quella che agli interroganti appare come una commistione evidente tra pubblicità e informazione, come nel caso descritto. (4-02696)

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