Senato della Repubblica - 4-02869 -Interrogazioni sulla concessione del contributo di autonoma sistemazione (CAS) destinato alle famiglie colpite dagli eventi sismici del 2016.
Senato della Repubblica - 4-02869 -Interrogazioni con richiesta di risposta scritta presentata il 6 febbraio 2020
- Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. - Premesso che:
il 24 agosto 2016, alle ore 3.36, il terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito il centro Italia ha interessando i territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria;
il 26 e il 30 ottobre nuovi violenti terremoti hanno ancora interessato il centro Italia, in particolare il confine tra Umbria e Marche. La scossa del 30 ottobre, di magnitudo 6.5, è stata la più forte in Italia degli ultimi trent'anni;
secondo gli esperti del Cnr e dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) le tre scosse hanno deformato il suolo. Ad Accumoli la terra si è abbassata di 20 centimetri, a Castelsantangelo sul Nera 18 centimetri ed a Norcia addirittura 70 centimetri;
le vittime del terremoto sono state complessivamente 298;
gli sfollati hanno raggiunto il numero massimo di 17.000 persone assistite, tra cui 4.700 rimaste nel proprio paese, 9.400 accolte in alberghi lungo la costa adriatica e il lago Trasimeno, 2.900 in strutture ricettive distribuite sul territorio e 326 in tende;
da una stima Anci (Associazione nazionale comuni italiani) sono circa 200.000 gli immobili lesionati o inagibili nelle aree del centro Italia colpite dal terremoto;
le aree devastate dal terremoto contano 3.000 aziende agricole;
con l'ordinanza del capo Dipartimento della protezione civile n. 614 del 12 novembre 2019 avente per oggetto "Ulteriori interventi urgenti di protezione civile conseguenti agli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo a partire dal giorno 24 agosto 2016", il Governo ha ridefinito la concessione del contributo di autonoma sistemazione (CAS) destinato ai nuclei familiari, che permangono in una condizione di disagio abitativo a distanza di oltre tre anni dagli eventi sismici;
tale ordinanza al punto e) dell'art.1 evidenzia che per ottenere il contributo, la famiglia non deve aver trasferito la residenza o il domicilio al di fuori dal territorio regionale;
alcuni comuni della Regione Marche, come il Comune di Maltignano nella provincia di Ascoli Piceno, sono al confine con la Regione Abruzzo, distano da esso poche centinaia di metri e pertanto numerose famiglie hanno optato per spostarsi temporaneamente, per mancanza di alloggi, nei comuni limitrofi in Abruzzo, molto più vicini rispetto ad altri comuni marchigiani, in cui sono disponibili alloggi, ma che distano molti chilometri da loro centro gravitazionale inteso come lavoro e famiglia;
questa nuova ordinanza, così come scritta, causerà la perdita del CAS per decine di famiglie che hanno deciso di spostarsi a poche centinaia di metri dalle proprie abitazioni lesionate o inagibili, ma comunque fuori regione,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga di adottare iniziative affinché le disposizioni di cui all'ordinanza del capo Dipartimento della protezione civile citata in premessa possa essere estesa almeno ai comuni limitrofi abruzzesi confinanti, considerato che la Regione Abruzzo fa parte comunque delle quattro regioni inserite nel cratere, perché direttamente coinvolta dal sisma;
se non ritenga, qualora la norma non venga estesa, di dover procedere alla realizzazione di nuovi alloggi temporanei da rendere disponibili alle famiglie di ritorno dal vicino confine abruzzese, al fine di garantire un adeguato numero di appartamenti dove potersi sistemare, vista la totale carenza di disponibilità abitativa nelle zone di confine della Regione Marche. (4-02869)