Senato della Repubblica - 4-04452 – Interrogazione sul fondo "salva opere", alimentato dal versamento di un contributo pari allo 0,5 per cento del valore del ribasso offerto dall' aggiudicatario delle gare di appalti pubblici di lavori e i crediti vantati ed ammessi a beneficio dalle imprese della società Astaldi SpA.
Senato della Repubblica - 4-04452 – Interrogazione a risposta scritta presentata il 18 novembre 2020.
- Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:
con l'articolo 47 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (decreto "crescita"), è stato istituito il fondo "salva opere", alimentato dal versamento di un contributo pari allo 0,5 per cento del valore del ribasso offerto dall'aggiudicatario delle gare di appalti pubblici di lavori, nel caso di importo a base d'appalto pari o superiore a 200.000 euro, e di servizi e forniture, nel caso di importo a base d'appalto pari o superiore a 100.000 euro;
le risorse del fondo sono destinate a soddisfare i crediti insoddisfatti dei subappaltatori, dei subaffidatari e dei subfornitori nei confronti dell'appaltatore, così da garantire il rapido completamento delle opere pubbliche e tutelare i lavoratori;
la disposizione stanzia complessivi 45,5 milioni di euro (12 milioni per l'anno 2019 e 33,5 milioni per l'anno 2020) per quei crediti insoddisfatti formatisi prima dell'istituzione del fondo, in relazione a procedure concorsuali aperte dal 1° gennaio 2018 alla data di entrata in vigore della disposizione, demandando al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il compito di erogare tali risorse ai creditori che ne abbiano fatto richiesta; i criteri di assegnazione delle risorse e le modalità operative del fondo sono state definite con il decreto ministeriale 12 novembre 2019, n. 144;
il decreto direttoriale n. 168164 del 19 dicembre 2019 ha individuato il 24 gennaio 2020 come termine entro il quale i creditori insoddisfatti prima dell'istituzione del fondo potessero presentare domanda di accesso al fondo stesso, nonché il 6 marzo 2020 come termine per la predisposizione del piano di riparto delle risorse;
al Ministero sono tuttavia pervenute domande di accesso al fondo per complessivi 82 milioni di euro a fronte dei 45,5 milioni disponibili a legislazione vigente; così, l'articolo 201 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto "rilancio"), prevede un incremento della dotazione del fondo salva opere pari a 40 milioni di euro;
le imprese subappaltatrici e subaffidatarie della società Astaldi SpA (al momento in concordato preventivo in continuità), nell'ambito dell'appalto che quest'ultima si è aggiudicata per la realizzazione dell'asse viario Marche-Umbria e del quadrilatero di penetrazione (maxilotto n. 2 Perugia-Ancona), hanno richiesto l'accesso al fondo per la soddisfazione dei crediti in sofferenza;
alla data del 17 novembre 2020, nonostante diverse interlocuzioni con le strutture competenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle imprese subappaltatrici e subaffidatarie non è stata erogata alcuna somma, nonostante queste ultime avessero ricevuto ampie rassicurazioni in ordine al pagamento del 35 per cento dei crediti ammessi secondo un primo piano di riparto da adottare entro il 30 settembre,
si chiede di sapere quali siano i tempi di erogazione delle risorse del fondo salva opere destinate al soddisfacimento dei crediti vantati ed ammessi a beneficio dalle imprese subappaltatrici e subaffidatarie della società Astaldi SpA, nell'ambito dell'appalto per la realizzazione dell'asse viario Marche-Umbria. (4-04452)