Senato della Repubblica - 4-04464 – Interrogazione sulle anomalie segnalate dall' Autorità nazionale anticorruzione, in merito al bando di gara del 2018, per l' affidamento del "Servizio di sicurezza integrata per Centro di Produzione TV, Uffici di Roma, insediamenti produttivi della Radio, Sedi regionali".

Senato della Repubblica - 4-04464 – Interrogazione a risposta scritta presentata il 18 novembre 2020.

- Ai Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico e dell'interno. - Premesso che:

la RAI Radiotelevisione italiana nell'anno 2018 ha emanato un bando di gara per l'affidamento del "Servizio di sicurezza integrata per Centro di Produzione TV, Uffici di Roma, insediamenti produttivi della Radio, Sedi regionali" con un valore stimato totale dell'appalto di 63.279.726,21 euro (IVA esclusa), compresi oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d'asta, da affidare secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto tra qualità e prezzo;

in data 30 aprile 2020 si è avuta, nella terza seduta pubblica, l'aggiudicazione dell'appalto a favore dell'International security service vigilanza SpA (ISSV) per alcuni lotti. Dall'analisi del verbale risulta che a esito dell'aggiudicazione la RAI ha accettato un costo maggiorato (rispetto alla media precedente) oscillante tra gli 8 e i 10 milioni di euro in più, tanto quanto la commissione d'appalto ha riconosciuto alla compagine societaria che ha vinto 5 dei 7 lotti;

un rialzo di tale entità, prima di essere accettato, richiede una giustificazione plausibile e di grande portata, la cui motivazione va confermata esaminando lo schema dell'appalto e la gestione della procedura, con particolare attenzione verso il modello di attribuzione dei valori nelle voci in graduatoria;

considerato che:

quando le amministrazioni pubbliche e gli enti pubblici affidano appalti di vigilanza e guardiania o simili, il personale delle aziende scelte può subire abbattimenti di salario anche di 10 punti, nel transito dalla precedente azienda alla nuova aggiudicataria che è obbligata ad incorporare le precedenti forze di lavoro. Così le guardie giurate già in servizio e forzatamente assunte dalla nuova compagine possono perdere in più casi l'anzianità di servizio e i livelli di inquadramento contrattuali;

l'aggiudicazione dell'appalto costituirà un aggravio notevole per il bilancio già deficitario della RAI azienda, come risulta dal documento di bilancio sul 2019, pubblicato a luglio 2020, che registra una perdita netta aumentata sull'anno precedente da 37,4 a 54,6 milioni di euro;

considerato altresì che, per quanto risulta agli interroganti:

dai documenti della gara emergono le variabili considerate per l'aggiudicazione, articolate in qualità di "offerta tecnica" (14 fattori per 70 punti al massimo) e in "componente economica" (30 punti massimi);

dal verbale di aggiudicazione si evince che per la "componente economica" varie aziende e raggruppamenti di vigilanza avevano presentato proposte decisamente meno costose per la RAI e che tali offerte della media dei concorrenti sono state surclassate dai "pieni voti" assegnati all'insieme di società risultate vincenti, fino a indurre ad accettare un rialzo della "componente economica" di entità compresa tra il 15 e il 20 per cento (cioè tra 8 e 10 milioni di euro di spesa superiore);

l'analisi dei singoli "fattori tecnici" non permette affatto di ricavare una qualità dell'offerta tecnica, in termini di soluzioni originali, dispositivi tecnologici in esclusiva, background di eccellenza dei manager e dei quadri da curricula formativi e carriere di grande rilievo, di investimenti in ricerca e sviluppo e altri atout non posseduti dal complesso dei competitor nell'appalto;

la qualità tecnica della compagine che si è aggiudicata l'appalto non giustifica un rialzo così anomalo, come si evince dagli esempi dei "14 fattori", per lo più coincidenti con dispositivi, mezzi e procedure standard quali: metal detector palmari; apparecchi per la scansione delle persone (massimo 12 punti su 70 totali); macchine portatili per controllare la posta in arrivo e altre per rilevare gli esplosivi; mezzi di difesa non letali; canali radio; autopattuglie per età media degli addetti e numerosità; curriculum del responsabile e formazione del personale (pochi punti) e certificazioni (peraltro obbligatorie per legge);

nel ventaglio di fattori dell'"offerta tecnica" ve n'è uno, decisivo, avente il peso pari a 20 punti e sottoposto a valutazione discrezionale: la "soluzione gestionale informatica per la reportistica", ovvero un'applicazione del valore di alcune decine di migliaia di euro. Nell'offerta tecnica non sono dichiarati né brevetti originali, né soluzioni hi-tech innovative, poiché del resto la dimensione tecnica in un servizio di semplice vigilanza, pur avendo una rilevanza di ordine generale, non può assolutamente valere 8-10 milioni di euro in più;

i costi della vigilanza e dei servizi di sicurezza oggetto dell'appalto sono costituiti in prevalenza da quelli del personale, cioè dal capitale umano, mentre la rilevanza delle tecnologie usate, peraltro offerta da tutte le aziende, può incidere tra l'1 e il 2 per cento sull'importo complessivo dell'appalto;

si rileva inoltre che l'ISSV, mandataria di un'"impresa individuale" e di un "consorzio stabile" (mandanti), giacché la "mandante" (ditta individuale Gielle) pochi mesi prima dell'aggiudicazione (in data 31 ottobre 2019) di un contratto simile da parte del Politecnico di Torino aveva subito la rescissione "per comportamento gravemente omissivo", mancato rispetto dei patti, dei tempi e degli obblighi. Secondo l'ateneo sabaudo "il negligente comportamento omissivo dell'Impresa è tale da compromettere la buona riuscita dei servizi affidati";

l'università ha inoltre investito l'Autorità nazionale anticorruzione, segnalando parecchie anomalie, sui "riferimenti professionali" e sulle "risorse proposte" nella gara d'appalto. Vi si aggiungano altre ombre pesanti, come il coinvolgimento del presidente del collegio sindacale dell'ISSV nell'inchiesta penale su fallimenti pilotati in provincia di Latina, con conseguente rinvio a giudizio,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;

se, nei limiti delle rispettive attribuzioni, intendano invitare la RAI a revocare l'aggiudicazione per evitare l'aggravio di costi per lo Stato e per verificare l'ingiusto profitto derivante dal cumularsi di un illogico pagamento complessivo del servizio a un costo maggiorato tra il 18 e il 20 per cento e una dolorosa perdita di salario per gran parte del personale;

quali approfondimenti, nell'ambito delle proprie competenze, intendano disporre sulla compagine societaria che ha ottenuto l'aggiudicazione, l'International security service vigilanza SpA. (4-04464)

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