Senato della Repubblica – 4-04553 - Interrogazione sulla "continuità territoriale" della Sardegna e i servizi di trasporto marittimi e aerei.

Senato della Repubblica – 4-04553 - Interrogazione a risposta scritta presentata il 2 dicembre 2020.

- Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:

con il termine "continuità territoriale" si indicano gli strumenti legislativi che hanno lo scopo di garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate della nazione a cui appartengono, ovvero di rafforzare la coesione tra le diverse aree di uno stesso Stato, superando svantaggi connessi alla loro lontananza, irraggiungibilità o difficile accesso, come nel caso delle regioni insulari;

in Sardegna la continuità territoriale viene utilizzata per ridurre l'isolamento geografico dalla terraferma. I sardi infatti sono costretti a prendere un aereo o una nave per spostarsi dalla propria regione, con un costo ben maggiore del prendere tutti gli altri vettori di trasporto come treni, pullman o semplicemente la propria auto, come accade nel resto d'Italia;

la Sardegna vive una condizione di ritardo nello sviluppo economico causato dal freno permanente costituito dalla carenza di un sistema di trasporti adeguato che le consenta di superare il pesante gap derivante dalla sua particolare condizione geografica di insularità;

la continuità territoriale aerea attuale, per quanto ancora insufficiente a garantire il diritto costituzionalmente garantito dei sardi ad avere eguale diritto alla mobilità rispetto a tutti gli altri cittadini della Repubblica, permette di volare a tariffe agevolate tra i 3 aeroporti sardi di Cagliari Elmas, Olbia Costa Smeralda ed Alghero Fertilia e gli scali di Roma Fiumicino e Milano Linate; tale regime, scaduto il 24 ottobre 2020, è stato prorogato per poco più di 3 mesi, fino al 31 gennaio 2021;

tenuto conto che:

la continuità territoriale (aerea e marittima) rappresenta un diritto inalienabile dei sardi ed un importante volano dell'economia dell'isola;

è necessario ed urgente attivare un tavolo di confronto negoziale fra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Regione Sardegna per ridefinire le rotte e le frequenze giornaliere dei voli al fine di adottare un modello di continuità territoriale non limitato solo a Roma Fiumicino e Milano Linate, ma tale da garantire la mobilità del popolo sardo a muoversi liberamente in tutto il contesto territoriale italiano ed europeo;

in particolare, il nord della Sardegna, con i due aeroporti di Alghero Fertilia ed Olbia Costa Smeralda ha patito una drastica riduzione dei voli giornalieri in continuità territoriale sia su Roma Fiumicino che, in minor misura, su Milano Linate, con un aumento della pericolosità nel viaggiare senza il rispetto delle distanze di sicurezza imposte dalle norme sanitarie anti COVID-19 correlato ad un maggior numero di passeggeri che si riversano sui pochi voli disponibili;

i collegamenti attualmente effettuati da Alitalia hanno orari pressoché coincidenti su tutti i tre scali sardi, così costringendo i passeggeri a viaggiare in determinati orari non sempre confacenti alle necessità del singolo, determinando altresì un "affollamento" degli aeromobili non funzionale alla riduzione del contagio pandemico,

si chiede di sapere:

se e come il Ministro in indirizzo intenda intervenire, d'intesa con la Regione Sardegna, affinché Alitalia garantisca una maggiore copertura oraria giornaliera dei voli in continuità territoriale da e per i due aeroporti del nord della Sardegna, operando una migliore distribuzione degli slot orari così da offrire una maggiore flessibilità locale e una migliore distribuzione dei passeggeri su tutti i voli in partenza ed arrivo sui due aeroporti dell'isola nell'arco della giornata tale da evitare il sovraffollamento sugli aeromobili;

se non ritenga necessario attivare un tavolo paritetico fra Regione Sardegna e Stato al fine di rimodulare, anche alla luce delle mutate esigenze derivanti dallo stato di diffusione epidemiologica da COVID-19, un modello di continuità territoriale più aderente alle reali necessità della Sardegna, al fine di superare il grave gap economico costituito dalla sua condizione di insularità, restituendo al popolo sardo il diritto alla mobilità di merci e persone sino ad oggi solo parzialmente garantito.

(4-04553)

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