Senato della Repubblica – 4-04750 – Interrogazione sull' incarico di presidente della CONSAP ricoperto da Mauro Masi e la compatibilità con quello di presidente di Banca Igea, società per azioni con una compagine azionaria fatta di casse previdenziali, gruppi industriali, farmacisti e fondazioni bancarie.

Senato della Repubblica – 4-04750 – Interrogazione a risposta scritta presentata il 12 gennaio 2021.

- Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

è stato nominato presidente della CONSAP (Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici), società controllata totalmente dal Ministero dell'economia e delle finanze, e nella quale dal 2011 Masi ha già ricoperto per tre volte il ruolo di amministratore delegato. Prima di arrivare in CONSAP, Masi è stato dirigente di Banca d'Italia, consigliere per la Presidenza del Consiglio dei ministri per la comunicazione e direttore dell'ufficio stampa, membro del comitato per l'informatica e le telecomunicazioni, capo del Dipartimento per l'informazione e l'editoria nel 1996, portavoce di Lamberto Dini quale Ministro del tesoro e Presidente del Consiglio dei ministri, commissario straordinario SIAE, vice presidente della campagna d'informazione nazionale sull'introduzione dell'euro, segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e capo di gabinetto del vicepresidente del Consiglio dei ministri per i Governi Berlusconi II e III, direttore generale della RAI nel 2009, incarico per il quale Masi è stato aspramente criticato per non aver mantenuto un atteggiamento neutrale di dirigente pubblico e, sebbene in passato vicino a uomini di centro-sinistra (Dini, D'Alema, Prodi), negli anni in RAI Masi è stato molto vicino a Berlusconi;

secondo lo statuto della CONSAP "gli amministratori sono nominati per un periodo non superiore a tre esercizi, e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica" (art. 9.3). Dunque Masi, non potendo ricoprire per una quarta volta il ruolo di amministratore delegato, ha ottenuto la presidenza, mentre la poltrona di amministratore delegato è andata a Vincenzo Federico Sanasi D'Arpe, avvocato e accademico vicino a Matteo Renzi, il quale con la nomina di Sanasi D'Arpe ai vertici della CONSAP porta a casa un primo risultato all'interno della complessa partita delle nomine pubbliche che si è appena aperta;

sempre lo statuto della CONSAP al comma 2 dell'art. 16 dice che "solo all'amministratore delegato e al presidente, nel caso di attribuzione di deleghe operative di cui al precedente comma, possono essere riconosciuti compensi ai sensi dell'art. 2389 comma 3 del codice civile". Pertanto Masi, già in pensione come alto dirigente della Presidenza del Consiglio dei ministri, in qualità di presidente della CONSAP riceverà un emolumento annuale che oscilla tra i 160.000 e i 180.000 euro;

considerato, inoltre, che:

CONSAP gestisce servizi su concessione del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero dell'interno e del Ministero dell'economia, svolgendo il ruolo di assicuratore pubblico, e quindi gestendo per il Governo fondi per i risarcimenti alla collettività e ai consumatori. Tra i fondi gestiti vi è un apposito fondo presso il Ministero dell'economia per l'intervento della "garanzia cartolarizzazione sofferenze" (GACS), prevista dal decreto-legge 14 febbraio 2016, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 aprile 2016, n. 49. Il decreto ha previsto il rilascio della GACS al fine di agevolare lo smobilizzo dei crediti in sofferenza (NPL) dai bilanci delle banche e degli intermediari finanziari aventi sede legale in Italia;

CONSAP gestisce inoltre il fondo indennizzo risparmiatori (FIR, legge 30 dicembre 2018, n. 145), ovvero gli indennizzi a favore dei risparmiatori che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e loro controllate aventi sede legale in Italia;

considerato, infine, che, sempre per quanto risulta:

Masi è anche presidente della Banca Igea, una società per azioni che nasce nel novembre 2015, con una compagine azionaria fatta di casse previdenziali, gruppi industriali, farmacisti e fondazioni bancarie. Il 14 marzo 2019 la Banca Igea approva l'acquisizione e quindi il salvataggio della Banca del Fucino, una banca privata fondata a Roma nel 1923 dai principi Torlonia, da tempo in difficoltà (ha archiviato il 2017 con 47,5 milioni di euro di perdite), operazione che avviene dopo la cessione di 314 milioni di NPL alla Società per la gestione di attività (SGA S.p.A., che dal 19 settembre 2019 è diventata AMCO, Asset management company S.p.A.), società interamente partecipata dal Ministero dell'economia;

come direttore generale della RAI, Masi è stato condannato in via definitiva per danno erariale proprio nei confronti della televisione pubblica e ha dovuto risarcire l'azienda per 100.000 euro. Da direttore generale, infatti, nel 2009 Masi favorì l'esodo dell'ex direttrice del telegiornale regionale, Angela Buttiglione, e dell'ex direttore di Radio RAI, Marcello Del Bosco, facendo sborsare alla RAI 680.000 euro, cifra che la Corte dei conti ha giudicato come danno erariale, sentenza confermata dalla Cassazione il 16 ottobre 2018 (verdetto n. 25937),

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti;

se ritenga che l'incarico di presidente della CONSAP ricoperto da Mauro Masi sia compatibile con quello di presidente di Banca Igea, considerando che la concessionaria dei servizi assicurativi pubblici gestisce anche il FIR, e quali eventuali iniziative di competenza intenda adottare qualora in tale doppio incarico possa ravvisarsi un nocumento per risparmiatori, lavoratori, soci, utenti, depositanti;

se ritenga opportuno attivare le procedure ispettive e conoscitive previste dall'ordinamento, verificando i presupposti di permanenza in carica dello stesso Masi al vertice della CONSAP.

(4-04750)

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